“Dopo anni di attendismo e tira e molla del capoluogo toscano, di grandi annunci subito “bruciati” dall’alto con incommentabili brutte figure, ecco la
dimostrazione di come la realta’ superi ogni calcolo di una politica ormai abituata solo a quello. La moschea nascera’ a Sesto Fiorentino, per volere della Curia fiorentina, dell’Universita’ di Firenze e di un Comune della Piana Fiorentina che sa guardare evidentemente piu’ avanti“.
Cosi’ interviene sulla vicenda il deputato di Leu Filippo Fossati. “Sono bastati sei mesi di un dialogo finalmente serio tra Comunita’ Musulmana, Chiesa Cattolica e Istituzioni e 260.000 euro per dare la certezza di un luogo di culto degno di questo nome – aggiunge – al posto dello scantinato da cui l’intera citta’ di Firenze non riusciva evidentemente a uscire. Nonostante la buona volonta’ dialogante dell’Imam fiorentino, i ripetuti appelli del Cardinal Betori e un pezzo cruciale del centro storico della citta’ sofferente sia per le condizioni inadatte alla preghiera per il centro di Piazza dei Ciompi e ai diritti negati di una comunita’ fortissima come quella mussulmana“.
Sulla questione interviene anche la collega di partito Tea Albini: “Liberi e Uguali, a capo dell’Amministrazione del Comune di Sesto Fiorentino, non puo’ che registrare con soddisfazione l’accordo raggiunto e la dimostrazione, con questo, che i problemi si possono affrontare e risolvere con la serieta’ e la costruttivita’ di un nuovo percorso a sinistra“.