Moschea, Zambini (Pd): “Scelta dell’amministrazione maturata di nascosto e sotto silenzio”

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Giorni caldi, caldissimi a Sesto Fiorentino tra Museo di Doccia, Richard-Ginori, aeroporto e moschea. Per quanto riguarda quest’ultimo punto vi abbiamo riportato la notizia circa la trattativa fra un privato e la comunità islamica per la realizzazione della struttura a Sesto (LEGGI QUI). Di seguito il commento di Lorenzo Zambini, capogruppo del Partito Democratico:

 

Scopro della possibile realizzazione di una moschea a Sesto Fiorentino dopo aver letto stamani alcune ipotesi giornalistiche su alcuni quotidiani. È sconcertante scoprire scelte così importanti in questo modo, senza uno straccio di riflessione, di dibattito pubblico, di comunicazione piccola o grande in Consiglio comunale. Ma Falchi pensa davvero di governare le cose in questa maniera? Questa è l’amministrazione aperta al confronto e all’approfondimento? Maturando scelte di nascosto, nel silenzio, quasi in clandestinità. Le scelte vanno governate sempre.

 

Le moschee sono luoghi di culto, sono luoghi di preghiera, ma sono anche luoghi pubblici, hanno funzioni pubbliche urbane. Lo scorso anno sono stato nella moschea di Parigi (la seconda più grande d’Europa), situata nel Quartiere Latino. Uno spazio pubblico, luogo di preghiera, ma anche di studio, d’incontro e di accoglienza. Quella più grande d’Europa è a Roma, luogo di aggregazione, di convegni, con servizi culturali e sociali connessi. La prima pietra fu posta nel 1984 alla presenza di Sandro Pertini, Presidente della Repubblica dell’epoca, tanto per dire il rilievo che veniva dato.

Trovo imbarazzante apprendere di queste scelte con questa modalità. Vorrei conoscere il pensiero del sindaco Falchi (al di là di preclusioni e non preclusioni), Vorrei che si aprisse una riflessione, una condivisione in città. Capire la collocazione più idonea, integrata e collegata. Entrare nel merito del progetto. Spero che ci dica qualcosa, spero non ci dica che sono questioni tra privati. Sarebbe troppo“.

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