No moschea: continua la raccolta firme della Lega

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Moschea
Pixabay

Sabato 2 marzo dalle 9 alle 19 in P.zza del Mercato, angolo P.zza della Chiesa, si terrà il gazebo della Lega per portare avanti il lavoro già iniziato lo scorso 16 febbraio in merito alla raccolta firme per dire“No alla costruzione della Moschea a Sesto Fiorentino, all’Islamizzazione del nostro territorio e alla svendita dell’Occidente”.

La Lega – affermano Daniela Pancani, responsabile Lega di Sesto Fiorentino, Filippo La Grassa, coordinatore Lega della Piana Fiorentina e Alessandro Scipioni, segretario provinciale Lega – è ferma nel ritenere importante l’iniziativa ed intende contrastare il radicamento della Comunità Musulmana nel territorio Sestese, preservarne il sistema valoriale ed identitario che caratterizza la nostra Comunità Cristiana.

Non siamo disponibili ad avvallare investimenti di denaro, creare spazi sul nostro territorio ed integrare chi non ha stabilito alcun accordo con lo Stato Italiano, non condividendone evidentemente il relativo ordinamento civile e penale del nostro paese.

Non di meno, il concetto di “reciprocità” come premessa di base per ogni qualsivoglia accordo, negoziazione ed integrazione possibile.

Ossia, “quando la comunità Musulmana firmerà un accordo con lo Stato Italiano, così come previsto dall’Art.8 della Costituzione e consentirà di aprire le chiese nel loro paese, sarà possibile una forma di integrazione”. Fino a quando tutto questo non accadrà, evidentemente e al di là di ogni ragionevole dubbio, è evidente che i tempi non sono per cosi’ dire maturi. Inutile pertanto fare forzature ed investire denaro in assenza delle premesse di base, per di più non consentendo alla cittadinanza di esprimersi in merito.

Per dirla in modo semplice, “cosi’ come per andare all’estero ci vuole il passaporto e senza di esso non si ha alcun titolo per restare perché illegali, per venire in Italia ed integrarsi la Comunità Musulmana deve fare un accordo con lo Stato”.

Questo è per noi il vero rispetto dei “diritti umani”, la “reciprocità ed il rispetto delle regole”, che non prevede certamente la persecuzione verso la Comunità Cristiana, ideologie che legittimano l’odio e la violenza, la morte dei miscredenti, degli infedeli , degli apostati, degli adulteri e degli omosessuali attraverso preghiere che impartiscono “ordini” da ottemperare letteralmente ed integralmente.

Tutto il resto sono solo speculazioni politiche che attraverso un sistema di connivenze mettono a rischio la nostra libertà, la nostra emancipazione, la nostra sicurezza nazionale e i nostri valori identitari.

Per tutti questi motivi vi aspettiamo numerosi al gazebo per firmare contro la costruzione della Moschea a Sesto Fiorentino e per illustrare le ragioni del NO.

 

 

 

 

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