Il Parco del Neto è chiuso per un periodo di tre mesi per lavori di manutenzione straordinaria agli stagni.
Niente da obiettare, ci mancherebbe, fatto salvo che, come nel caso di Villa Solaria appena un anno fa, il periodo scelto per i lavori coincide con la stagione riproduttiva – marzo/agosto – della fauna ivi stanziale.
La legge tutela le aree di nidificazione e riposo.
Pertanto, come un anno fa, abbiamo dovuto inviare al Comune, stavolta di Calenzano e ai Carabinieri Forestali una formale e urgente richiesta di sospensione lavori.
Perché il principio di DNSH (Do No Significant Harm, non arrecare danno significativo) che il Comune dichiara nella delibera di voler rispettare durante i lavori resta un principio discrezionale?
La legge è legge: la normativa nazionale ed europea vieta tassativamente e punisce una qualsivoglia azione di seppur minimo disturbo in questa delicatissima stagione.
Per evitare di violare la legge, occorre fermarsi. STOP.
Ci auguriamo che il Comune accolga questa nostra istanza, che poggia su dati sostanziali incontrovertibili, sospendendo immediatamente i lavori previsti. Una moratoria di pochissimi mesi, per tutelare l’ambiente e che fa onore alla Politica, quando, in tal senso sollecitata dai cittadini, sa rivedere certe sue posizioni incongrue e lesive del bene comune più importante, la Natura.
Assieme al Pavone che non vuole essere disturbato e al mondo che gli ruota attorno, attendiamo con fiducia prima che anche lui decida di sloggiare.
Comitato per la tutela degli alberi di Sesto Fiorentino