“Sull’aeroporto siamo perfettamente d’accordo con il governatore Enrico Rossi , con cui abbiamo appena finito un incontro programmatico: avanti tutta, non si molla” dice ieri mattina a nome del Pd toscano il numero due Antonio Mazzeo. E se non fosse che proprio mentre lo dice imprenditori, artigiani e commercianti, a decine, sono scesi in strada a Peretola per chiedere – scrive Repubblica Firenze – certezze sul potenziamento di quello stesso aeroporto – atteso da decenni e ancora al palo tra burocrazia e veti incrociati – sarebbe persino da prendere sul serio quelle parole. Quasi fossero un rinnovato, ennesimo patto di governo regionale tra il gruppo dirigente renziano dei dem toscani guidati da Dario Parrini e il governatore scissionista e fondatore di Mdp, Rossi. Responsabilità e realpolitik in salsa toscana proprio mentre il frullatore del centrosinistra a livello nazionale sembra esser stato appena acceso, verrebbe da dire.
Eppure la vertigine del dubbio sulla solidità di quel patto affiora subito se nello stesso giorno, tanto nel Pd quanto alla sua sinistra, convinzioni e linee si sgretolano e si mescolano, si confondono e si annacquano. “Rossi è per l’aeroporto? Lui è uno, nella mia parte politica abbiamo le idee chiare” tiene a dire su Facebook Alessio Biagioli, sindaco Mdp di Calenzano. “Il Pd toscano è per l’inceneritore e l’aeroporto? Forse Parrini farebbe bene ad ascoltare di più i sindaci deiterritori, che peraltro fanno critiche con toni e contenuti ragionevoli, sia sull’aeroporto che sull’inveneritore. Anzichè andare contro un muro si può anche frenare o svoltare, la politica è anche questo” esorta da Campi Bisenzio il sindaco Pd Emiliano Fossi, della minoranza orlandiana, che tra qualche mese si gioca il secondo mandato alle elezioni amministrative.
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