Pd, espulsi gli otto ex consiglieri firmatari della mozione di sfiducia a Biagiotti

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La notizia era nell’aria, adesso è ufficiale. La Commissione di Garanzia del Pd metropolitano ha espulso gli otto ex consiglieri comunali di Sesto Fiorentino, firmatari, a luglio, della mozione di sfiducia nei confronti di Sara Biagiotti. Tre i voti favorevoli all’espulsione, due quelli contrari. Diana Kapo, Antonio Sacconi, Giulio Mariani, Laura Busato, Maurizio Ulivo Soldi, Aurelio Stera, Andrea Guarducci e Gabriella Bruschi (quest’ultima presidente del consiglio comunale) dovranno, quindi, rendere la tessera del partito.

Come riportato dalla Commissione, presieduta da Giancarlo Bracaglia, gli otto dissidenti hanno rifiutato qualsiasi tentativo di riconciliazione messo in atto dagli organi del partito democratico, dal gruppo consiliare, dalla segreteria metropolitana e regionale e dal commissario del Pd sestese Lorenzo Becattini. Come dice il testo della sentenza, gli ex consiglieri “con le loro azioni sono andati ben oltre il disposto dell’art. 22 comma 1 dello Statuto, creando un danno all’immagine del Partito Democratico tutto“.

Un disposto chiaro – ha detto il Segretario metropolitano Fabio Incatasciato – che conferma in pieno le ragioni del deferimento. È una sconfitta per tutta la politica e un momento di grande amarezza. Ma la commissione ha giustamente valutato come un atto grave quale è una mozione di sfiducia ad un Sindaco, in assenza di questioni amministrative di rilievo, non abbia avuto nessun passaggio negli organi di Partito e soprattutto nel gruppo consiliare. Si è trattata di un’operazione politica tutta costruita con SEL, a Sesto forza di opposizione sin dalle elezioni del 2014, che ha visto l’ostinato rifiuto a qualsiasi tentativo di mediazione che prima il sottoscritto con Segretario regionale, poi il commissario Lorenzo Becattini, avevano portato avanti. Non si può trincerarsi dietro una crisi politica evidente e non banale: c’era tutto il tempo affinché si ragionasse, si rimettesse in piedi il Partito locale e si chiarissero molti punti. Si è invece scelto di andare da soli, accompagnati dalla sola opposizione, mandando il Comune al commissariamento e chiudendo per un intero anno il Consiglio comunale. Ci sono tutte le condizioni per rilanciare il PD sestese, costruire un’ampia consultazione in città e preparare poi le future primarie. Con Becattini e il Partito regionale stiamo già lavorando per costruire un quadro coeso e con programmi chiari per la prossima primavera“.

STEFANO NICCOLI

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