Associazione Pinocchio a casa sua: “Salviamo il Museo di Doccia”

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Museo doccia richard-ginori
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa dell’Associazione Pinocchio a casa sua. Si parla del Museo Richard-Ginori:

L’associazione “Pinocchio a casa sua” ha nel suo statuto la valorizzazione non solo dell’immagine della popolare marionetta senza fili nei luoghi in cui è stata pensata ed immaginata dal suo creatore, ma anche quella dell’intera famiglia Lorenzini, che ha avuto nel fratello del “Collodi”, Paolo, il direttore della Manifattura di Doccia che l’ha resa grande e famosa nel mondo.

Per questo raccoglie e rilancia l’appello reso pubblico pochi giorni fa dalla Società di Mutuo Soccorso Richard-Ginori, associazione con cui abbiamo provveduto a dare piena disponibilità alle Amministrazioni del territorio nel compiere quei passi necessari per rendere fruibile il Museo di Doccia alla società civile nel più breve tempo possibile.

Si sostengono quindi tutte le forme di lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro che operai ed associazioni sindacali vorranno compiere affinché la vertenza tra proprietà e banche venga superata nel più breve tempo possibile: primo passo da compiere in vista di un superamento in poco tempo anche dell’impasse che tiene chiuso ancora il Museo di Doccia.

Si stimola la proprietà Richard-Ginori 1735 perché compia ogni atto concreto e fattibile per il superamento delle divisioni che oggi rendono di fatto impossibile qualsiasi accordo soprattutto di carattere economico.

Si sostiene ogni atto che le Amministrazioni del territorio stanno compiendo e compieranno per ricomporre una vertenza che vede lo Stato soccombere alle volontà di banche che sono state più volte sostenute con i soldi dei cittadini.

Si stigmatizza il comportamento di DoBank, che, unilateralmente, ha interrotto il lavoro compiuto negli ultimi mesi anteponendo il proprio solo interesse a quello della collettività che dovrebbe, in quanto banca, tutelare.

Si cerca l’appoggio di tutta la società civile, non solo sestese, nel sostenere ogni iniziativa che possa in qualche modo, far capire alla banca interessata che continuare a mantenere questa sua presa di posizione potrebbe pesantemente essere controproducente, causando un effetto boomerang, a livello di immagine ed anche finanziario, che potrebbe pesare oltre ogni possibile riscontro finanziario immediato.

In questa ottica la nostra associazione condividerà questo messaggio con i propri soci che inviterà a girare ad amici, sostenitori e a quanti vorranno condividere questo nostro modo di pensare. Mettiamo quindi a disposizione il nostro profilo facebook “Sesto Fiorentino: città della ceramica e non dimentichiamolo” e contiamo nell’hashtag #salviamoilmuseodidoccia per dar voce a tutti coloro che vorranno esprimere la propria opinione su quanto sta accadendo tra l’indifferenza di troppi”.

 

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