Di Seguito il comunicato stampa di Americo D’Elia, capogruppo Movimento 5 Stelle a Calenzano, riguardo il poligono di tiro de Le Croci:
“Direi di moderare i festeggiamenti da parte dei proprietari del poligono di tiro alle Croci in quanto la sentenza che abbiamo letto dice poco. Solo il 2 sera durante il consiglio comunale di maggio dove abbiamo chiesto il ripristino dell’area abbiamo saputo che il giorno dopo c’era l’udienza al TAR per la sospensione del provvedimento in autotutela.
La mattina stessa l’avvocato del comitato si è precipitato al Tar per spiegare le ragione dei cittadini che a quanto pare il Comune non ha saputo evidenziare al meglio. Le richieste non sono state ammesse perché fuori tempo massimo, ma siamo sicuri che quell’intervento abbia rimandato la decisione del Tar che altrimenti forse sarebbe stata scontata. Infatti nel provvedimento si legge testualmente “RITENUTO alla luce di una sommaria delibazione degli atti di causa che nella fattispecie non emerge quale sia l’interesse pubblico concreto che giustifica l’intervento in autotutela”, il Tar accoglie l’istanza cautelare e per l’effetto “SOSPENDE ” il provvedimento in autotutela e fissa per la trattazione in merito al 16.01.2018 compensano le spese.
Quindi cosa festeggiano ?
Il Tar sospende e non annulla il provvedimento.
Abbiamo già trasmesso gli atti all’associazione ambientalista che ha fatto partire l’indagine penale ancora in corso presso il tribunale di Prato, inviando anche gli atti ai nostri senatori che sollecitarono il ministero dell’ambiente che è stato chiaro nella sua nota trasmessa qualche mese fa al Comune di Calenzano e alla Regione Toscana, ritenendo nulli quei permessi mancanti del documento principe, ovvero la valutazione di incidenza ambientale in zona SIC e stiamo predisponendo azioni mirate che facciano prevalere non solo l’interesse pubblico ma soprattutto l’interesse e la tranquillità negata da anni ai tanti residenti che lo stesso comune non ha saputo tutelare. Quindi direi di frenare l’entusiasmo e per usare un termine caro al partito democratico gli dico ‘state sereni‘”.