Si scalda il clima politico a Calenzano a pochi mesi dall’elezioni amministrative. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Stefano Poni, consigliere comunale del Partito Democratico, portavoce del gruppo “Ripartenza” alternativo all’attuale segreteria del Pd.
“All’assemblea del 12 novembre nella votazione i favorevoli alle primarie sono stati 6 e i contrari 5 e 3 si sono astenuti. Quindi i favorevoli non sono stati nemmeno la maggioranza. Questi numeri indicano secondo noi della Ripartenza che fare le primarie sarebbe una decisione sbagliata, approssimativa, fortemente divisiva.
Inoltre nell’assemblea si è manifestata una grande divisione sul punto nella stessa segreteria.
Oltre alla profonda frattura nel partito, il segretario e i suoi collaboratori mostrano carenza di reali capacità e volontà nel costruire qualsiasi tipo di alleanze. Ora dividendosi addirittura fra loro, incapaci di trovare un minimo di sintesi, promuovono le primarie, salvo poi vedere gli sviluppi e gli ipotetici ripensamenti.
Noi nell’assemblea abbiamo fortemente contestato questa perseveranza del segretario nel non riconoscere il fallimento delle scelte divisive fatte e accentuate in seguito, non valutando l’opportunità di un azzeramento della segreteria: un atto di umiltà nel riconoscere la necessità di far riemergere una condivisione smarrita. Ciò rivela una volontà più di durare che di decidere, un’incapacità di autocritica e di assumersi responsabilità.
Mentre si approva un documento programmatico molto dettagliato, anche se evasivo su punti fondamentali, si lanciano le primarie. A quale scopo? I contendenti alle primarie dovrebbero essere vincolati al documento? E allora la scelta fra loro, essendo già scritto il programma, in base a che cosa dovrebbe avvenire?
Davanti a tutte queste contraddizioni sembra che non ci sia la capacità di ritornare indietro sulle scelte fatte. Che si sia rimasti vittima di errori iniziali? Un minimo di coerenza e decoro nel rappresentare un grande partito lo impongono.
Noi siamo a porre una progetto alternativo a queste primarie mascherate e incipriate, cioè una candidatura unitaria, lontana da conflitti di interesse e con provata esperienza sia politica sia amministrativa nella persona di Gianluca Ferretti. Ci appelliamo a tutti coloro che si identificano nella nostra posizione, che porteremo anche a livello metropolitano e regionale, dove alcuni membri al nostro interno sono i rappresentanti calenzanesi.
Non parteciperemo quindi a eventuali primarie proposte con metodi discutibili e vuote di contenuti. Non per pura ideologia contraria allo strumento delle primarie, ma in questo caso per la cattiva gestione, applicazione ed uso delle stesse.
Ci riteniamo compiaciuti che riemergano tutte le esperienze e auspichiamo che ci affianchino nella battaglia contro la deriva autoreferenziale del pacchetto pre confezionato, stabilito a monte dall’attuale segreteria PD, che ci sta separando dal mondo progressista calenzanese“.