Prosegue l’indagine dell’Asl Centro per fare chiarezza sull’iter delle vaccinazioni al Mandela

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Vaccino Coronavirus
Pixabay

A seguito della comunicazione dei giorni scorsi l’Asl Centro ha proceduto ad approfondire l’indagine relativamente alle notizie uscite in questi giorni sui media, riguardanti l’attività di vaccinazione presso l’HUB Mandela Forum.

Nella giornata di ieri l’azienda sanitaria ha proceduto ad intervistare il dottor Paolo Galli, medico in pensione, operante presso il Mandela Forum, reclutato dall’elenco dei sanitari presenti nel bando del Commissario Arcuri. Durante la conversazione il medico ha dichiarato che alcune sedute scorse, come da prassi, è stata rilevata un’eccedenza di dosi di vaccino, a seguito della non presentazione di alcuni cittadini prenotati. E’ stata pertanto avviata la ricerca, come da prassi, di ulteriori soggetti facenti parte delle categorie previste dal DPCM del Governo e ribadite dalle disposizioni della Regione Toscana. Tale operazione ha avuto esito negativo. Pertanto in tale occasione il dottor Galli ha proposto di vaccinare tra gli altri il proprio figlio.
Dall’indagine successiva, effettuata dall’Azienda, è emerso che tale operazione è stata autorizzata dal referente aziendale. L’Azienda si riserva comunque di procedere con ulteriore approfondimento di tale comportamento sotto il profilo della sua coerenza con le procedure aziendali.

“Per quanto riguarda il giorno di domenica 21 febbraio, ci siamo trovati alla chiusura della sessione del mattino (non se ne sarebbe seguita alcuna nel pomeriggio in quanto mancavano vaccini) con poche dosi di vaccino Moderna avanzate (circa metà flacone). Abbiamo cercato telefonicamente soggetti da vaccinare appartenenti alle categorie previste ma non è stato possibile in quanto non sono arrivate risposte positive (era l’ora di pranzo della domenica) e poiché si era in chiusura per non gettare un vaccino nella spazzatura, ho deciso di chiamare mio figlio e vaccinarlo. L’ho fatto personalmente ed ho redatto relativo certificato e l’ho registrato – così ha dichiarato il dottor Galli.”

Nella medesima intervista il dottor Galli conferma inoltre di aver parlato con il consigliere regionale Torselli nella serata del 5 marzo scorso. In tale circostanza afferma di aver proposto la somministrazione del vaccino al consigliere per due precisi motivi: il primo è legato al fatto di non essere riuscito a reperire alcun sostituto all’interno del modello “last minute” per effettuare la vaccinazione in eccesso; la seconda motivazione riguarda invece l’appartenenza del consigliere Torselli alla fascia di età di riferimento per il vaccino Astrazeneca. Il consigliere Torselli ha affermato piu’ volte a mezzo stampa di aver rifiutato. Nel proseguo della stessa serata, mediante ulteriori telefonate, sono stati identificati i volontari che hanno saturato le uniche dosi eccedenti quel giorno. La suddetta dichiarazione è stata raccolta e sottoscritta dal dottor Galli.

Il dottor Alessandro Pescitelli, medico di famiglia in pensione, ora vaccinatore volontario, dichiara inoltre alla Asl: “E’ successo solo di rado di trovarsi la sera con una dose avanzata e di chiamare qualcuno per vaccinarlo e non sprecare così quel che rimasto in una fiala aperta. Ma si è sempre trattato di persone appartenenti a categorie che ne avevano diritto”.

“L’Azienda sta proseguendo con la verifica delle attività di vaccinazioni a partire dal giorno 11 febbraio scorso ed effettuare i necessari accertamenti affinché venga fatta massima chiarezza sulle procedure ed i comportamenti assunti per la salvaguardia innanzitutto della salute di tutti i cittadini aventi diritto. Ritengo doveroso sottolineare come sia stato profuso un grande impegno da parte di tutto il personale coinvolto a cui va comunque il riconoscimento della professionalità e dello spirito di dedizione- conclude il dottor Paolo Morello, direttore generale Asl Toscana Centro- Tengo a ribadire che nessuna dose è andata sprecata, che l’eccedenza risulta non superiore all’1% delle vaccinazioni effettuate giornalmente e che sono sempre salvaguardati i cittadini facenti parte delle categorie previste. Quindi anche nella circostanza di dosi eccedenti l’obiettivo è di somministrarle agli aventi diritto”.

Ausl Toscana Centro

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