Tommaso Buti, Tommy per gli amici del jet set internazionale, è un imprenditore fiorentino della ristorazione e degli orologi di lusso, noto anche per aver fondato nel 1995 a New York la catena dei Fashion Cafè con socie come Claudia Schiffer e Naomi Campbell. Il modello venne poi replicato a New Orleans, Londra, Manila, Mexico City e Barcellona. E’ proprio per il fallimento di questa catena e per il mancato pagamento di creditori che Buti fu arrestato in Italia a fine 2000 su richiesta della magistratura di New York per riciclaggio e truffa aggravata. Ma l’imprenditore non è mai stato estradato negli Stati Uniti.
Le cronache, più che sui reati che avrebbe commesso e per i quali ha ottenuto la grazia da Trump, sono ricche dei suoi flirt e delle love story con donne famose e bellissime. Ma anche per le sue amicizie con Flavio Briatore e Adrian Mutu. Oltre all’ex moglie Daniela Pestova, ex Miss Universo dalla quale ha avuto il figlio Yannick Fausto, tra i suoi amori vengono ricordati quelli con Claudia Galanti, Beatrice Borromeo, Rita Rusic, Manuela Arcuri, Martina Stella, Anna Falchi e Luisa Corna.
In Italia, Buti è stato condannato dal Tribunale di Firenze a cinque anni e dieci mesi di carcere per bancarotta fraudolenta per distrazione per il fallimento della “Sfere”, una società che avrebbe dovuto fornire consulenza e progettazione per gli orologi a marchio “TB Buti”, e infedele dichiarazione dei redditi nel 2012, 2013 e 2015. Per l’accusa non avrebbe dichiarato redditi per oltre 2,3 milioni di euro. Condannato anche suo fratello maggiore, Francesco, a quattro anni e mezzo. La società “Sfere” è stata fondata nel 2010 e dichiarata fallita nel 2016.
Proprio allora è iniziato l’intervento della guardia di finanza, che ha aspettato Buti al ritorno da Parigi con un provvedimento del gip che ne ordinava gli arresti domiciliari. A provocare lo scoperto sarebbero state le spese dei fratelli Buti che avrebbero usato i soldi della società a uso personale e ai quali si imputa di aver sottratto alle casse dell’azienda circa 3 milioni di euro dal 2011 al 2015. L’accusa cita vacanze in resort super lussuosi, i noleggi di macchine costosissime, decine di migliaia di euro puntati in una sala scommesse di Sesto Fiorentino e tutto quanto contribuisce a uno stile di vita al massimo del lusso.
(Brt/AdnKronos)