Quattro ex sindaci in appoggio a Maria Arena

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Prestini-Arena

Mauro Martini, Riccardo Gori, Alessio Biagioli e Riccardo Prestini hanno voluto prendere posizione in questa ultima parte della campagna elettorale. Quattro ex sindaci, sui cinque ancora in vita, hanno deciso di schierarsi a favore di Maria Arena candidata del Centrosinistra alla carica di sindaca di Calenzano, rivendicando un percorso di continuità nella buona amministrazione della città.
Di seguito le loro dichiarazioni.

MAURO MARTINI (1985-1990)
Voterò Maria Arena, prima donna Sindaca del comune di Calenzano. Una novità positiva, nel segno della tradizione di continuità e buon governo progressista che ha caratterizzato il nostro comune dalla Liberazione e fino ai giorni nostri.
Maria ha tutte le caratteristiche per attuare il ricco programma amministrativo condiviso dalla compagine elettorale che la sostiene, sapendo innovare quanto necessario rispetto all’evoluzione dei tempi.
La candidatura di Giuseppe Carovani rappresenta solo un tentativo di rivalsa politica ed anche personale con motivazioni spesso pretestuose e inconsistenti.

RICCARDO GORI (1990-1995)
Ecco le mie ragioni di adesione alla candidatura a sindaca di Maria Arena.
La grande soddisfazione di poter vedere alla guida dell’amministrazione comunale di Calenzano dopo 80 anni di presenza maschile una figura di donna.
La convinzione che Maria abbia la passione, la determinazione e la capacità per governare il nostro comune, insieme all’umiltà di sapere quanto impegnativo sia questo compito.
La certezza che la sua attitudine e la sua visione politica sia la più idonea a valorizzare la tradizione di buongoverno di sinistra e di centrosinistra di Calenzano e a cercare sempre, per il futuro, le ragioni che uniscono piuttosto che quelle che dividono.

ALESSIO BIAGIOLI (2009-2019)
Calenzano merita di mantenere la propria tradizione di buon governo dando a una donna la responsabilità di amministrarla. La risposta migliore che possiamo dare alla destra è una vittoria netta già dal 9 giugno.
Le nostre amministrazioni sono sempre state capaci di fare sintesi delle necessità dei cittadini, del mondo del lavoro e delle aziende avendo un progetto e una visione che parte dal locale e guarda al mondo. Calenzano è un comune che ha sostenuto l’associazionismo e promosso politiche di inclusione: dobbiamo difendere quanto di buono abbiamo costruito, l’immagine del nostro comune e avere la forza di realizzare quel progetto positivo di città che abbiamo raccontato nel programma elettorale.
Maria Arena è una candidata pragmatica e preparata ed è affiancata da una grande squadra. E la squadra fa sempre la differenza.
Credo che siano buoni motivi per chiedere la fiducia degli elettori

RICCARDO PRESTINI (2019-2024
Calenzano ha l’occasione di avere la prima sindaca donna e ritengo che questa sia un’opportunità da cogliere, perché le pari opportunità non si fanno con le statistiche e i bilancini, ma riconoscendo finalmente una piena rappresentatività alle donne nei ruoli decisionali. Sostengo la candidatura di Maria Arena perché rappresenta la tradizione di buon governo che ha fatto crescere e prosperare Calenzano e l’esperienza istituzionale maturata in questi anni le permette di avere la preparazione giusta per la guida di un ente complesso come quello del Comune. Ritengo che, grazie alla sua determinazione, alla sua capacità di proporre soluzioni, Arena rappresenti un progetto dinamico e proiettato verso il futuro per lo sviluppo sostenibile ulteriore di Calenzano, al contrario delle proposte di altri candidati che vorrebbero congelare la città o addirittura tornare indietro.

La candidata sindaca Maria Arena ha commentato con soddisfazione la presa di posizione dei quattro ex sindaci: “Calenzano è un modello di buona amministrazione del centrosinistra, una storia di sviluppo e di crescita sociale e civile che ha portato alla Calenzano di oggi, con un alto livello di qualità della vita e dei servizi pubblici. Ebbene, quel centrosinistra siamo noi, non esiste una divisione nella sinistra di Calenzano: c’è solo che una persona si è chiamata fuori, dopo 40 anni, proponendo schemi vecchi di conservazione e chiusura ideologica. Pur riconoscendo che ci sono tante cose da aggiustare, dobbiamo difendere il nostro patrimonio”.

Ufficio stampa Centrosinistra insieme

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