Dopo gli incontri già svolti a Capalle e nella frazione di San Lorenzo è arrivato a San Donnino #Confrontiamoci il ciclo di incontri sul territorio promosso da Maria Serena Quercioli candidata sindaco per il centrodestra e la civicità locale. Davanti a tanti cittadini Quercioli ha presentato gli impegni di programma per Piazza Costituzione e l’ex Piazza del Mercato, la passerella sull’arno e il trasporto pubblico, avvalendosi, come già fatto a Capalle della proiezione di veri e propri rendering.
Una piazza capace di restituire al borgo la sua identità, una piazza che sia luogo d’incontro all’uscita di chiesa o da scuola; Piazza Costituzione è dal 1994 che attende questa promessa. Per la passerella ciclopedonale Badia a Settimo-stazione di San Donnino l’attesa dura, addirittura, da ben 47 anni. Un record per Campi Bisenzio.
“San Donnino, dopo Capalle, è un’altra frazione dimenticata da tutte le amministrazioni comunali, ha esordito Quercioli. I residenti sono circa 6500 e il centro storico col passare degli anni ha perso buona parte dei negozi, causando disagi in particolare alla popolazione anziana. Le strade sono in pessime condizioni: da via Pistoiese a via Trento, lesionati o distrutti molti marciapiedi e nel tratto dal campo sportivo alla stazione FS tutto è completamente da mettere a posto (asfalto, marciapiedi, illuminazione). “Liberi di cambiare” insieme agli partiti di centrodestra ha dedicato nel programma elettorale particolare attenzione a San Donnino per una questione di dignità e rispetto nei confronti dei residenti. La vicenda della passerella sull’Arno è surreale: dopo 40 anni di discussioni, nel 2011 fu sottoscritto un accordo e l’opera sarebbe stata finanziata dalla ex provincia di Firenze per 3,5 milioni di euro, compreso il parcheggio scambiatore a Badia. Solo a dicembre 2017 si è arrivati alla progettazione esecutiva ma i cantieri non sono mai partiti. Non appena saremo alla guida di Campi riprenderemo subito in mano la questione visto che la passerella permetterà ai cittadini di Badia a Settimo di raggiungere la stazione di San Donnino e di conseguenza poter avere più treni in fermata poiché per Santa Maria Novella il viaggio dura 13 minuti. I tempi, peraltro, ora dovranno essere velocizzati anche perchè dalla passerella dipende la riorganizzazione della linea 303. Tornando a piazza Costituzione, la nostra proposta prevede l’abbattimento del giardino pensile e un nuovo disegno capace di coniugare la sosta dei veicoli, il verde e la fruibilità per il mercato e per i sandonninesi in generale.
Nella piazza è situato un edificio che in passato ospitava le Poste e sarà destinato al nuovo “distaccamento” del Comune, adatto ad ospitare una sezione dell’Urp e della polizia municipale per offrire una maggior presenza delle pattuglie nella fascia di territorio che comprende San Donnino e San Piero a Ponti.
Piazza Costituzione oggi è quasi tutta a parcheggio e la “ricucitura” prevede la rimozione del giardino pensile poichè di fatto non “parla” con le altre micro-aree ed è importante rivedere le aree pedonali: davanti alla chiesa, e in corrispondenza del fontanello, in un punto “nodale” che potrebbe segnare la continuità tra questa piazza e i giardini intitolati a “Luciano Martelli” e poi anche alla Fratellanza Popolare e da lì al polo sportivo, allo Spazio Reale e finalmente anche a via Erbosa attraverso la nuova passerella.
Avvieremo le procedure per consentire che l’ex Piazza del Mercato trovi un suo nome e al contempo procederemo ad una riqualificazione della piazza, ricavando un numero maggiore di posti auto con inserimento di alberi al centro per l’ombreggiatura nella stagione estiva.
La targa che ricorda i caduti posta al centro della rotonda all’interno del giardino sarà spostata nello spazio verde adiacente al fontanello e la rotonda abbellita con fiori poichè allo stato attuale vi è solo la presenza di erba che cresce a dismisura e che è segno di degrado ed incuria.
Una delle caratteristiche del borgo di San Donnino sono le “corti” dove nei secoli sono nate molte abitazioni. Al riguardo introdurremmo forme di sostegno con incentivi fiscali del restauro delle corti, delle facciate e delle aree di pertinenza alle abitazioni secondo dei canoni estetici concordati mediante apposito regolamento.
Il parco Chico Mendes, ha continuato ancora Quercioli, è una vera e propria rarità nella piana fiorentina e necessita di una maggiore valorizzazione e rendendolo maggiormente fruibile dai cittadini. La gestione da parte delle associazioni dovrà essere rivista nell’ottica di mantenere decoroso e pulito il parco prevedendo che durante i week end il parco non possa essere solo ad uso e consumo di alcuni soggetti che, a detta dei frequentatori, occupano con i loro barbecue quasi tutti gli spazi. Ci adopreremo, ancora, perché il museo di arte sacra di piazza Costituzione sia tutelato e valorizzato e avvieremo un necessario percorso con la Parrocchia per capire i motivi che hanno portato alla chiusura al pubblico e per poter contribuire a ridargli slancio e visibilità.
Certo, ha concluso Quercioli, non si può essere il Sindaco di tutti, ma si può essere invece a servizio di tutti, perchè il ruolo del sindaco è quello di servire la comunità, senza fare distinzioni.
Campi il 10 giugno 2018 ha l’opportunità di un cambiamento di portata storica, per guardare al futuro con occhi diversi, sapendo di contare su qualcuno che da 25 anni lavora sul territorio.
Su questo, ha concluso Quercioli, non ho dubbi: resterò sicuramente un “sindaco-giornalista” perchè è il mio punto di forza grazie alle relazioni coltivate, la conoscenza del territorio, l’indipendenza politica che riescono a farmi superare ostacoli ed omertà potendo guardare al futuro con autonomia e senso di responsabilità: quella verso gli elettori. Insieme possiamo far voltare pagina alla nostra città“.