Tre giorni di eventi a Sesto Fiorentino a cominciare venerdì 31 dall’evento principe, l’inaugurazione all’interno del Parco di Quinto (ore 16, via Fabrizio De Andrè, 4) dell’installazione artistica “La stella è la radice dell’albero”, a cui seguiranno sabato 1 e domenica 2 aprile spettacoli e performance teatrali al Teatro della Limonaia (ore 21, via Gramsci, 426). Si tratta dell’opera permanente realizzata per il loro parco dai cittadini di Sesto e dai partecipanti di “Quinto Paradise: in omaggio a Joseph Beuys”, il progetto che sotto il nome dell’artista tedesco Beuys e nella doppia dimensione teatrale e sociale, ha tenute impegnate a ideare e realizzare oltre una cinquantina di persone tra cittadini di Sesto, partecipanti anche da fuori regione, registi e conduttori dei laboratori.
A renderlo possibile è stata la Fondazione CR Firenze grazie a un contributo sulla partecipazione culturale. Da gennaio a oggi questa azione artistica collettiva di cittadinanza ha portato in città un fermento di creazioni laboratoriali che hanno fatto delle basi operative del Teatro della Limonaia, in centro a Sesto, della sede di Atto Due, in via Matteotti, e del Circolo Unione Operaia, nel quartiere di Colonnata, il loro fulcro creativo. Preziosa è stata anche la collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della Usl Toscana Centro e con il Comune di Sesto Fiorentino.
I laboratori sono stati ideati e portati avanti da Teatro Come Differenza, l’Associazione e Coordinamento di compagnie e registi di teatro sociale che ha condiviso il progetto con tante altre realtà del teatro e del mondo artistico come Atto Due, Mi chiamo Viscardo, Spazio Ipotetico, Fra(m)menti di Luna Verde. Proprio grazie a questa condivisione, il progetto si conclude con un valore aggiunto che va oltre l’azione artistica e di cittadinanza da cui era partito: l’inserimento lavorativo socio terapeutico di un utente del Centro diurno Luna Verde e che in questi mesi ha preso parte al laboratorio artistico “Stratificazioni naturali”. Sarà questa persona d’ora in avanti a prendersi cura dell’installazione che per le sue caratteristiche necessita di essere periodicamente manutenuta attraverso interventi di annaffiatura e attenzione al verde.
“Abbiamo dato subito la nostra disponibilità per questo inserimento che dà la possibilità a questa azione collettiva di mantenersi oltre il progetto, grazie a una persona che si dedicherà all’opera, tenendola in vita” spiega Francesca Sanità di Teatro Come Differenza.
All’inaugurazione a cui sono invitati tutti i cittadini di Sesto, ci sarà l’assessore alla cultura del Comune di Sesto Fiorentino, Jacopo Madau che in questi mesi ha seguito gli sviluppi dell’opera. Da un elemento preesistente all’interno del Parco di Quinto – un grande tubo del diametro di quasi 3 metri residuo di cantiere messo in sicurezza – nasce l’installazione “La stella è la radice dell’albero” intorno alla quale si dipaneranno delle aiuole dove saranno piantumate decine di piante. Nei mesi scorsi nei locali del Circolo Unione Operaia di Colonnata i partecipanti al laboratorio artistico “Stratificazioni naturali”” condotto da Marco Ulivieri, hanno lavorato all’installazione ispirata all’opera di Joseph Beuys. Saranno proprio loro i primi venerdì a fare la piantumazione. In un secondo momento l’opera permanente accoglierà anche le piante degli spettatori che il 2 aprile saranno al Teatro della Limonaia dove potranno acquistare una piantina da portare al Parco di Quinto.
“All’interno abbiamo dipinto il tubo di nero trasformandolo in un cielo con stelle dorate – spiega Marco Ulivieri – La volta esterna sarà tutta coperta in foglia oro. Tutt’intorno ci saranno le aiuole”. Dopo l’inaugurazione dell’opera, ci sarà il Laboratorio di Circo “Tutto all’Aria”, dedicato ai bambini e alle bambine che venerdì saranno presenti al parco e a chi si vorrà unire a loro. Giocolerie, equilibrismi, acrobazie in aria e a terra saranno alla portata di tutti e tutte grazie al supporto degli operatori del Laboratorio che renderanno l’esperienza accessibile. Il titolo si rifà all’aria sia come elemento naturale sia coma richiamo al ribaltamento di ogni prospettiva, proprio come accade al funambolo.
Seguirà la merenda buffet preparata dagli utenti dei Servizi territoriali di Salute Mentale del Centro diurno Luna Verde di Sesto Fiorentino.
Gli spettacoli teatrali: sabato 1 e domenica 2 aprile al Teatro delle Limonaia a Sesto F.no
Sabato 1° aprile, toccherà a “Anima Mundi”, per la regia di Luca Dal Pozzo e Giada Magagnoli, lo spettacolo finale del laboratorio teatrale condotto con gli utenti della comunità terapeutica di Pieve di Cento in Emilia Romagna, ospiti a Sesto Fiorentino per la prima volta.
Al Teatro della Limonaia porteranno in scena, ispirandosi al termine filosofico utilizzato dai platonici, il tema dell’anima del mondo ovvero la vitalità della natura nella sua totalità. “Quando Teatro Come Differenza ci ha chiesto di partecipare abbiamo subito accettato. Si tratta di 13 ragazzi – spiega il regista, Luca Dal Pozzo – che oltre alla parte drammaturgica, hanno curato anche le scenografie e i costumi in un lavoro costante di interazione con il territorio”.
Domenica 2 aprile conclude il weekend di eventi ispirati a Joseph Beuys “7000. Tentativi di Paradiso”, lo spettacolo finale di Teatro Come Differenza in collaborazione con Atto Due, per la regia di Paolo Biribò, Francesca Sanità e Elena Turchi ([email protected]). I partecipanti ai laboratori di teatro dal titolo “La Rivoluzione siamo Noi” tornano in scena, questa volta come attori, al Teatro della Limonaia dove in questi mesi, in alternanza con la vicina sede di Atto Due, si è tenuta l’attività laboratoriale, volta attraverso la relazione con la natura alla ricerca collettiva interiore.
“Si è formato un gruppo eterogeneo di 24 persone tra i ragazzi dei Servizi che fanno teatro con noi, gli allievi del Laboratorio Nove e le nuove adesioni della cittadinanza – dice la regista Elena Turchi che ha curato, insieme a Paolo Biribò e Francesca Sanità, anche i laboratori teatrali – Abbiamo lavorato all’improvvisazione, studiato le opere di Beuys, drammaturgicamente abbiamo cercato gli elementi che lui amava, il miele, il farro, l’orzo. 7000 è un numero per Beuys ricorrente e abbiamo voluto dedicare il titolo dello spettacolo a questo numero e al paradiso che nel gesto artistico legato alla natura, il Parco di Quinto aspira a diventare”.