Sta facendo discutere la pronuncia della Corte dei Conti, pubblicata giovedì 23 gennaio, sui rendiconti 2015 e 2016 del Comune di Campi Bisenzio (per leggere la relazione, clicca qui).
Non si è fatta attendere la reazione dell’ente. Di seguito la nota stampa di risposta:
“La deliberazione deriva dalla ordinaria attività di controllo della sezione, con l’unica differenza, rispetto al passato, di un esame congiunto di due annualità dei rendiconti (2015 e 2016).
Occorre precisare, che in maniera del tutto fuorviante ed erronea, è stato riportato da alcuni organi di stampa che la “Corte dei Conti avrebbe rilevato un buco da oltre 5 milioni….”.
Questa affermazione è del tutto falsa in quanto il disavanzo di amministrazione, dovuto al riaccertamento straordinario residui del 2015, pari ad euro 6.467.410,98, è stato deliberato dall’ente, come per altro evidenziato dalla Corte stessa, con le delibere di approvazione delle annualità 2015 e 2016, riducendo il disavanzo, a inizio 2017, ad euro 4.229.617,83.
L’unica difformità rilevata dalla Corte rispetto alle risultanze deliberate dall’ente è relativa al quadriennio di riferimento della media per calcolare la quantificazione del fondo crediti dubbia esigibilità che sposta in negativo di euro 690.820,56 le risultanze 2015 e di euro 128.262,87 le risultanze 2016.
Tale difformità è già stata recepita dall’ente nella quantificazione del risultato presunto 2018 approvato con il bilancio di previsione 2019/2021.
L’attenzione della Corte sul disavanzo era già stata evidenziata e spiegata in Consiglio Comunale nel 2016 in occasione della approvazione delle misure correttive di recepimento della pronuncia specifica della Corte dei Conti relativa al Consuntivo 2014 e non stupisce il fatto che sia stata posta anche sui Consuntivi 2015 e 2016.
L’ente procederà al ripiano nella misura e nelle modalità disciplinate dall’ordinamento, con 30 rate annuali, secondo quanto già deliberato dal Consiglio comunale stesso nel 2015.
Per quanto riguarda la percentuale di indebitamento, anche questa era già stata certificata dall’ente come parametro deficitario nelle risultanze dei rendiconti 2015 e 2016 (per altro unico parametro deficitario su 10; occorre precisare che un ente, per essere considerato deficitario, deve presentare almeno la metà dei parametri come deficitari quindi almeno 5).
Il rilievo della Corte è finalizzato a porre attenzione al livello di indebitamento dell’ente, recepimento che è già stato effettuato dall’ente stesso visto lo scarso ricorso all’indebitamento degli ultimi anni.
Stupiscono le affermazioni del tutto fuorvianti circa il mancato risanamento dell’ente, considerato che il percorso avviato nel 2015 sta portando i suoi risultati evidenziati già nel preconsuntivo 2018 che fanno presagire un quasi totale riassorbimento del disavanzo e che smentiscono le false affermazioni circa la paventata “paralisi” dell’ente “con rischio dissesto…”.
Occorre precisare poi che la recente pronuncia sarà oggetto di recepimento da parte dell’ente secondo le ordinarie procedure previste e con le conseguenti azioni correttive, adottando le necessarie misure, che verranno illustrate in Consiglio comunale“.
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