La Richard Ginori di Sesto Fiorentino ha annunciato 87 esuberi ai sindacati in un incontro per la presentazione del nuovo piano industriale triennale. Dopo l’incontro, si legge in una nota della Femca-Cisl, i sindacati hanno riferito ai lavoratori la situazione in un’assemblea:
immediata la decisione per lo sciopero, che verrà ripetuto domani, quando alle 10 verrà anche attuata una manifestazione a Firenze, sotto la presidenza della Regione Toscana, dove era giaà in programma un incontro tra azienda e Regione.
Quella sugli esuberi è “una decisione irricevibile – sostiene Mirko Zacchei, della Femca-Cisl di Firenze e Prato -. Non possiamo accettare che un piano di ristrutturazione dell’azienda si basi solo su un numero di persone che devono uscire, piuttosto che su un vero piano industriale. Anzi, il progetto che ci è stato presentato è fumoso. Ma non devono essere ancora una volta i lavoratori a pagare gli sbagli del passato e la sciagurata gestione fino ad oggi“.
I lavoratori riassunti dall’azienda di porcellane di Sesto Fiorentino, al momento del salvataggio dal fallimento nel 2013 da parte del gruppo Kering, erano stati 230, ma nuove assunzioni erano state effettuate in questi anni. Ed è ancora in ponte la trattativa fra Kering e i liquidatori di Ginori Real Estate per l’acquisizione del terreno su cui sorge lo stabilimento: lo scorso 8 novembre istituzioni e sindacati hanno sfilato per le vie di Sesto chiedendo uno sblocco dell’affare, considerato fondamentale per l’implementazione dei progetti di rilancio produttivo della Richard Ginori.
Ansa