Richard-Ginori, Falchi: “Chi pensa di speculare ha sbagliato indirizzo. Le banche lancino un segnale di discontinuità”

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Falchi sul palco del Primo Maggio a Sesto

DoBank, una delle banche creditrici della Ginori Real Estate, ha respinto la proposta di acquisto formulata da Richard-Ginori per il terreno della fabbrica (LEGGI QUI). Su questo tema il sindaco di Fiorentino, Lorenzo Falchi, si è espresso così:

 

Rifiutando l’offerta di acquisto dei terreni della Richard-Ginori, doBank si assume una responsabilità enorme davanti alla comunità di Sesto Fiorentino, ai lavoratori, alla storia della Manifattura di Doccia e a tutto il Paese. Siamo sconcertati per l’esito di questa trattativa che sembrava avviarsi verso una conclusione positiva, prima della doccia fredda di queste ore.

Ci sfugge la logica che sta dietro ad una decisione che mette a rischio occupazione e sviluppo in nome di calcoli incomprensibili. Chi pensa di poter distruggere tre secoli di storia per speculare sui terreni ha sbagliato indirizzo: la città di Sesto Fiorentino ha respinto già in passato tentativi di questo tipo, riaffermando la centralità del lavoro, dell’arte, della bellezza di cui la Ginori è sinonimo nel mondo, e li respingerà in futuro. Dal punto di vista urbanistico la destinazione dell’area non è e non sarà oggetto di discussione.

 

Da parte delle banche dopo anni di salvataggi con denaro pubblico ci saremmo aspettati un comportamento ben diverso, specie quando ad essere coinvolte sono società, come doBank, legate per storia e business a Unicredit, uno dei più grandi gruppi bancari europei.

In queste ore difficili e piene di incertezza, siamo solidali con i lavoratori della Ginori e seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione. Abbiamo appreso che l’azienda intende confermare fino al 30 settembre l’offerta e i giochi sono ancora aperti: le banche non si lascino sfuggire l’opportunità di lanciare un segnale, di dimostrare con i fatti di essere al servizio delle persone e non del profitto“.

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