Richard-Ginori, ora scatta la seconda fase degli investimenti

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Foto tratta da Sesto com'era

Da Toscana24 apprendiamo alcuni dettagli dell’operazione che ha finalmente condotto il gruppo francese Kering all’acquisto dei 100mila metri quadrati di terreno su cui si trova la storica manifattura di porcellane Richard-Ginori.

La complessa acquisizione ha visto come protagonista anche Unicoop che ha acquistato, per 3,5 milioni, i restanti 30mila metri quadrati. Quando sarà approvata la variante urbanistica vi potrà costruire un supermercato.

Per Kering (gruppo Gucci) può scattare ora la seconda fase degli investimenti che prevede il riposizionamento del marchio nel segmento lusso.

In una nota Richard-Ginori esprime “soddisfazione per tale risultato, raggiunto dopo oltre cinque anni di negoziazioni, rese ancor più complesse dai molti attori in gioco e dagli articolati aspetti giuridici da risolvere che hanno di fatto rallentato le attività necessarie per il rilancio del brand“. L’azienda, che fa parte dello stesso gruppo di Gucci, sottolinea anche che “l’acquisizione del sito produttivo di Sesto Fiorentino assume una connotazione ancor più significativa nell’attuale contesto economico italiano, in cui molte società sono costrette a chiudere disperdendo così posti di lavoro e professionalità“. L’esempio di Richard Ginori va nella direzione opposta «con l’obiettivo di valorizzare la produzione interamente ‘made in Italy’» e la scelta di “salvaguardare la sua base produttiva in Italia“.

 

 

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