Rientro in classe: l’istituto Calamandrei risponde alle critiche della Rete Studenti Medi

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Istituto Tecnico Commerciale-Piero Calamandrei 1
TuttoSesto

I dirigenti della scuola Calamandrei di Sesto Fiorentino sono stati criticati su Facebook per la gestione dell’emergenza Coronavirus. Il Consiglio d’Istituto ci ha fatto pervenire la lettera di risposta alla Rete degli Studenti Medi Firenze in merito alle linee guida sul rientro in classe per l’anno scolastico 2020-2021.

L’Istituto Calamandrei nella persona del Preside e dei suoi collaboratori si sono adoperati, fin dall’inizio dell’emergenza Covid per garantire la didattica nel rispetto delle disposizioni ministeriali e delle esigenze degli studenti.

 

Basti pensare all’acquisto di PC e router che sono stati concessi in comodato d’uso a chi ne ha avuto bisogno.
Terminato l’anno scolastico, è iniziato il lavoro di preparazione in vista di un possibile rientro in classe a Settembre.

  • Misurazione dei locali dei plessi scolastici
  • Acquisto di ulteriori PC e router
  • Acquisto dei disinfettanti e colonnine dispenser
  • Acquisto termoscannerDetto questo è necessario replicare alle inesattezze e alle accuse infondate riportate nella pagina Facebook.

E’ vero che alcuni studenti (A ROTAZIONE) dovranno seguire le lezioni con la DAD, ma non si capisce perché in questo modo gli studenti perderebbero “significative parti del programma” considerato che le lezioni saranno in sincrono con il resto della classe e gli strumenti multimediali permetteranno l’accesso ai materiali didattici in egual misura tanto per gli studenti in remoto quanto per quelli in presenza.

Un’altra argomentazione fumosa è quella relativa alle disparità sociali che le modalità didattiche introdurrebbero, visto che l’autore del post non ha voluto (o potuto) spiegare la sua affermazione. Come già detto e come già accaduto per lo scorso anno, l’Istituto garantisce alle famiglie che ne hanno i requisiti, la dotazione informatica necessaria grazie al sistema del comodato d’uso gratuito.

 

Riguardo all’introduzione dell’utilizzo del badge per la rilevazione delle presenze, si tratta di una misura organizzativa già deliberata in precedenza, che non ha niente a che vedere con le linee guida Covid e non è uno strumento di controllo ma una miglioria gestionale che non toglie nessuna responsabilità ai ragazzi.

 

In merito al contestato mancato coinvolgimento del corpo studentesco del Consiglio di Istituto, questa dichiarazione è semplicemente falsa: le rappresentanze studentesche sono state regolarmente invitate a tutte le riunioni e la loro non partecipazione è stata una loro scelta.

 

Per quanto riguarda infine la richiesta di elezioni dei rappresentati si ricorda che fino a nuove consultazioni rimane in carica il vecchio consiglio e non sussiste vacanza rappresentativa. La scuola da sempre agisce nell’esclusivo interesse e tutela degli studenti e non per tornaconto personale o per immagine dell’Istituto.

 

Considerato tutto quanto sopra argomentato, percepiamo quanto pubblicato, come polemica infondata utile solo a fomentare malcontento negli studenti e nelle famiglie. Il Consiglio di Istituto continua a essere a disposizione per ogni confronto civile nello spirito del miglioramento continuo“.

 

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