Mancano ancora alcuni mesi alle elezioni comunali, ma a Calenzano il clima politica è già aspro. In particolare modo all’interno del Partito Democratico. Il 22 dicembre scorso Stefano Poni, rappresentante della Ripartenza, dichiarava di non condividere il percorso intrapreso dal partito. Non si è fatta attendere la risposta di Paolo Santini, segretario del Pd di Calenzano. Finita qui? Neanche per sogno. Ecco la controreplica della Ripartenza:
“Carissimo Santini,
forse non ti rendi conto, ma sei solo il segretario di te stesso. Ormai ti sei circondato di personaggi e situazioni gattopardesche, col paravento che tutto cambi ma con gli stessi personaggi che da tempo perturbano i territori nell’affannosa ricerca di proprie ricollocazioni personali perenni.
La maggioranza che dichiari è ormai superata dai fatti. Come si evince nelle ultime votazioni delle direzioni, non c’è una maggioranza a tuo sostegno. Ormai è chiaro a tutti che ci sono due PD e accusare noi di fare caminetti è scorretto: abbiamo fatto tutto alla luce del sole.
I caminetti, hai ragione, ci sono e li stai frequentando tu, ma non te ne rendi conto. Questa tua debolezza in futuro sarà sempre più evidente. Noi continueremo nel nostro percorso di salvaguardia di scelte autonome rappresentative della buona politica con proposte costruttive e inclusive e collaborative, non potendo certo avvallare il tuo debole, incerto e oscillante percorso. Ci stiamo organizzando, creando una propria unione di Ripartenza Democratica, consapevoli delle difficoltà, ma intenzionati ad avviare un percorso alternativo di scelta per la comunità calenzanese”.