Sanquerin (Sinistra Civica Ecologista): “Consiglio regionale rappresenta Toscana spostata a destra”

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Le elezioni regionali del 20 e 21 settembre hanno decretato la vittoria di Eugenio Giani davanti a Susanna Ceccardi del centrodestra e a Irene Galletti del Movimento 5 Stelle.

Nonostante la vittoria di Giani, Andrea Sanquerin, candidato nella Piana per Sinistra Civica Ecologista (a favore del governatore eletto) è dispiaciuto perché nessun membro della lista è riuscito a entrare in Consiglio regionale alla luce dei 2,96% dei voti ottenuti (soglia di sbarramento al 3%). Questo il suo commento:

Abbiamo perso la nostra scommessa politica più importante: riuscire a qualificare con la nostra presenza in Consiglio Regionale la maggioranza di centro sinistra guidata da Eugenio Giani. Le costanti e interminabili divisioni della sinistra, che solo in parte la costituzione della lista Sinistra Civica Ecologista era riuscita tardivamente e parzialmente a ricomporre, hanno portato alla scomparsa di una sua qualsiasi rappresentanza in Consiglio Regionale.

Sono ovviamente e sinceramente felice che Giani abbia vinto così chiaramente la sfida contro questa destra impresentabile, ed è verosimile che lo abbia fatto a partire da questa paura: essa però non ci ha lasciato parlare delle cose da fare e del come farle. Ora in me prevale la preoccupazione per un Consiglio regionale che rappresenta una Toscana oggettivamente spostata a destra, e non per colpa dei toscani.

Per quanto riguarda la lista Sinistra Civica Ecologista, che è stata l’unica che “diceva cose di sinistra” sapendo di cosa parlava, ha ottenuto i risultati migliori dove è stata espressione di un minimo di organizzazione e di candidati radicati nel territorio, segno che il rapporto continuo con l’elettorato è fondamentale se si vuole rivendicare la rappresentanza delle istanze delle fasce di popolazione più deboli e più esposte agli effetti della crisi economica e sociale che stiamo passando, e se si vuole spiegare un progetto di sviluppo della Toscana che non si esaurisce in uno slogan.

Mi pare essenziale ripartire prestissimo e con una forte visione unitaria (perché è questo che ci chiedevano le persone con cui siamo riusciti a parlare e che il voto ha confermato), se vogliamo pensare di poter recuperare un ruolo nelle nostre Comunità.

Dal punto di vista personale ringrazio Sinistra Civica Ecologista che mi ha chiesto la disponibilità per questa candidatura e per il supporto ricevuto durante questa breve campagna elettorale: è stata l’occasione per apprezzare una volta di più il senso dell’attività politica volontaria che accompagna una insostituibile idea di comunità. Un ringraziamento anche a Marie Fall, Alessio Biagioli e Sara Nocentini, compagni di lista, nei quali accanto alla competenza personale ho trovato quella partecipazione disinteressata (sapevamo tutti della probabilità molto bassa di “passare”) che ha reso più divertente la fatica fatta.

Non per ultimi ringrazio naturalmente quanti hanno espresso un giudizio positivo sulle competenze che avrei potuto portare in Consiglio e quanti poi hanno scelto il mio nome sulla scheda. Mi sento impegnato, prima di tutto nei loro confronti, a cercare i modi e le soluzioni perché le idee su cui ci siamo confrontati possano trovare una “comunità politica” che le porta avanti”.

 

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