Sciopero Amazon, la risposta dell’azienda

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Riportiamo di seguito la posizione diffusa da Amazon in merito allo sciopero proclamato dal sindacato Filt Cgil presso il deposito di smistamento di Calenzano e previsto per la giornata di lunedì 30 marzo 2020.

Sin dal primo momento, abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità locali per rispondere in modo proattivo alla situazione di emergenza, continuando a garantire il nostro servizio ai clienti e preservando allo stesso tempo la salute e la sicurezza di tutti i nostri dipendenti. In quest’ottica abbiamo introdotto una serie di misure preventive in tutti i nostri centri logistici per salvaguardare i nostri dipendenti ed i dipendenti dei fornitori di servizi: abbiamo aumentato le operazioni di pulizia dei siti, introdotto la distanza di sicurezza minima e richiesto ai corrieri di restare a distanza di almeno un metro dai clienti quando effettuano le consegne.

Stiamo inoltre supportando i fornitori di servizi di consegna nell’igienizzazione dei furgoni dotando giornalmente gli autisti di salviette igienizzanti per la pulizia del volante e delle parti del mezzo che entrano in contatto con le mani e anche di una boccetta di disinfettante per l’igienizzazione delle mani dell’autista stesso.

Così come i clienti utilizzano l’e-commerce come strumento utile ai loro sforzi di distanziamento sociale, anche noi abbiamo adottato misure specifiche di distanziamento all’interno dei nostri siti affinché i nostri dipendenti possano lavorare in sicurezza. La combinazione di questi due elementi ci ha portati a concentrare la nostra capacità disponibile sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire dal 22 marzo, abbiamo smesso temporaneamente di accettare ordini su Amazon.it relativamente a molti prodotti non ritenuti prioritari per i nostri clienti. Questa decisione consente ai nostri dipendenti e ai dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna di focalizzarsi sulla ricezione e spedizione di quanto i clienti hanno più bisogno in questo momento.

Il Comitato previsto dal Protocollo del 14 marzo è stato implementato in ogni sito così come richiesto all’art. 13 del Protocollo stesso. Specificamente nel sito di Calenzano si è già tenuto un incontro il 23 marzo e un altro è programmato per il 31 marzo con l’obiettivo di individuare ulteriori processi per il miglioramento della sicurezza del sito e delle persone e valutare l’efficacia delle azioni intraprese. Per quanto concerne le ditte esterne, abbiamo tempestivamente invitato anche loro ad osservare la prescrizione relativa al Protocollo.

Alle misure di cui sopra è stato dato riscontro alle organizzazioni sindacali tramite risposta formale inviate tramite posta certificata in data 28 marzo”.

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