Serre cinesi a Campi: nuovo blitz

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Nuovo controllo dei carabinieri forestali in uno dei tanti orti-dormitorio, serre issate su ettari e ettari di terreni affittati dai proprietari italiani a imprenditori cinesi che sfruttano la manodopera, al lavoro per troppe ore, pagata a nero e in molti casi clandestina. Serre fino a oggi risultate abusive dal punto di vista edilizio, al di là delle condizioni igieniche e di sicurezza alquanto precarie. Ma non sono gli unici problemi: le esalazioni di fumi maleodoranti subite, e segnalate dai cittadini in più punti (insieme a frequenti roghi di materiali plastici) derivano dalla produzione di ortofrutta poco salubre. Con sementi importate dalla Cina, illegali, e che il servizio fitosanitario della Regione sta accuratamente ‘marcando’.

 
Dopo i primi blitz dei mesi scorsi, culminati in sequestri delle aree, denunce e sanzioni, ieri i militari – scrive La Nazione – sono stati in via Fornello, nella zona di Capalle, proseguendo secondo il piano fissato dalla polizia municipale del comandante Di Vecchio. Il blitz è scattato alle 7, nelle serre non è stato trovato nessuno a dormire, ma evidenti sono i segni di un nucleo abitativo: un divano letto, una cucina. Due camion hanno trasportato la manodopera. Quattro i lavoratori su 10 senza documenti, più altre irregolarità. Tre i cinesi che gestiscono il lavoro. Ritrovata una confezione di sementi sequestrata durante un altro controllo: violati i sigilli, i cinesi se l’erano tranquillamente ripresa, incuranti di ogni regola. Sono stati denunciati. L’area stavolta non è stata posta sotto sequestro.

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