Sesto Bene Comune: resoconto di cinque anni in Consiglio Comunale

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Si conclude in questi giorni il mandato amministrativo del Consiglio Comunale eletto nel 2016.

Il gruppo Insieme Cambiamo Sesto-per Sesto Bene Comune ritiene opportuno presentare un rendiconto dell’attività svolta in questi cinque anni all’interno dell’assemblea consiliare.

“Pur avendo contribuito in maniera determinante all’elezione del sindaco uscente in sede di ballottaggio, siamo stati parte della minoranza e pensiamo di aver svolto in questa veste un ruolo efficace di stimolo e di proposta sui temi della qualità del territorio e dei beni comuni in piena coerenza con il nostro programma elettorale.

Abbiamo presentato 34 atti (10 insieme ad altri gruppi consiliari e 24 a nome del solo nostro gruppo): di questi 6 sono stati respinti e gli altri approvati, a volte con emendamenti di altre forze politiche anche di maggioranza. 

Abbiamo inoltre presentato 29 interrogazioni per avere chiarimenti, sollecitare posizioni dell’Amministrazione e coinvolgere il consiglio su tanti temi della vita della nostra città.

A nostro avviso questi anni potevano essere occasione per un cambiamento profondo delle politiche locali e per impostare le basi di uno sviluppo diverso per il futuro, forti di un segnale chiaro venuto dal voto delle passate elezioni. 

La battaglia contro la nuova pista aeroportuale e l’inceneritore sottintendeva il dovere di indicare strade nuove e decisioni alternative di governo del territorio ribaltando l’idea di sviluppo che sosteneva quelle scelte sbagliate.

Ci sembra che questa Amministrazione avrebbe dovuto fare molto di più sul tema dei rifiuti, del parco della piana, della difesa dei beni comuni, del rapporto democratico con i cittadini e con le forze politiche, del rilancio culturale del territorio, del consumo di suolo, dello sviluppo del verde urbano pubblico e privato.

Su tutti questi temi abbiamo operato in questi anni lavorando sul territorio e presentando atti specifici in discussione e approvazione al consiglio comunale.

Politica dei rifiuti

La prima mozione in assoluto da noi presentata è stata la proposta di adesione del Comune alla strategia Rifiuti Zero (discussa e approvata il 29/7/2016).

Nel corso dei mesi successivi abbiamo insistito con mozioni che attuassero nello specifico le linee in essa contenute: quindi mozione per passare alla raccolta porta a porta su tutto il territorio (discussa e approvata il 22/12/2016 ma attuata in parte solo dopo molto tempo), per l’uso di materiale riciclabile nelle manifestazioni cittadine (14/3/2017), per uscire dalla presenza del comune di Sesto nel Consiglio di QThermo (27/4/2017). 

Dopo una iniziativa pubblica e di confronto con i cittadini e con le associazioni, abbiamo lanciato l’idea della costituzione di un Centro del Riuso e del Riciclo che coinvolgesse l’Amministrazione, le associazioni e i singoli cittadini nella diffusione del recupero e nella redistribuzione di numerose tipologie di rifiuti, secondo l’esempio di Amministrazioni anche a noi vicine. (La mozione è stata discussa e approvata il 9/11/2017, ma non è mai stata attuata).

Infine altre proposte per rendere sempre più efficace la raccolta differenziata: raccolta dei rifiuti al cimitero (3/7/2018) e installazione di eco-compattatori sul territorio comunale (anche questa discussa e approvata il 29/11/2018 ma non attuata).

Il tribunale ha bocciato la costruzione dell’inceneritore di Case Passerini e ci ha liberato di un enorme pericolo, ma la politica dei rifiuti che spetta alle Amministrazioni ha bisogno di idee chiare e alternative all’incenerimento. 

La questione rifiuti deve tornare ad essere una priorità per chi governa il comune.

La raccolta porta a porta attuata, in ritardo e con forti limiti, dall’Amministrazione Comunale, ha bisogno di cambiamenti di qualità: va incentivata attraverso sconti nella bolletta per chi produce meno indifferenziata e sostenuta con miglioramenti nelle modalità e nel coinvolgimento dei cittadini. Il porta a porta è una scelta virtuosa ma se non è gestita bene, se non produce rifiuti differenziati di qualità, può provocare un aumento delle bollette. E’ necessario quindi rilanciare la cultura del riciclo e del valore dei rifiuti recuperando il ritardo di questi anni.

Crediamo obbligo della nuova Amministrazione anche la realizzazione del Centro del Riuso e del Riciclo mettendo in esecuzione la delibera del 9/11/2017 approvata in Consiglio e mai attuata, così come sarebbe opportuno promuovere lo sviluppo delle fabbriche dei materiali anche nella nostra zona.

E’ in discussione in questo periodo il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti: sarebbe necessario un contributo attivo anche dei sestesi affinché prevalgano le idee Rifiuti Zero e nuove modalità di trattamento del Rifiuto Urbano Residuo (la parte non differenziata).

Parco della Piana e Aeroporto

Consapevoli che la battaglia contra la nuova pista aeroportuale si fonda su una visione alternativa dell’uso del suolo e dell’intero rettangolo che forma la nostra piana, la nostra iniziativa in Consiglio Comunale si è espressa con atti conseguenti.

La seconda mozione presentata da noi dopo quella sui rifiuti Zero, era relativa all’aeroporto di Peretola nella quale chiedevamo una iniziativa verso la Regione Toscana perché non reiterasse il permesso per la costruzione della nuova pista: fu occasione per un costruttivo dibattito contro le scelte fiorentine nella nostra Piana. (mozione del 22/9/2016 approvata) In quella occasione fu approvata anche un’altra nostra mozione che impegnava il comune a dare sostegno concreto al “Comitato No aeroporto-No inceneritore”. Deciso e convinto è stato anche il nostro contributo per contrastare la proposta di Masterplan presentata da ENAC e da Toscana Aeroporti in previsione della Conferenza di servizi prevista a Roma pochi giorni dopo (discussa e respinta il 4/9/2018).

In seguito abbiamo formulato la proposta per la nomina di una Commissione Straordinaria del Consiglio Comunale con l’obbiettivo di discutere del Parco della Piana approfondendo tutti i problemi aperti sul lato naturalistico, sportivo, economico e di rapporto col Polo Scientifico e tutte le idee per una sua concreta realizzazione.

Lo ritenevamo un metodo per coinvolgere tutte le forze su un tema basilare per la nostra città, un contributo sostanziale ad uno sviluppo di qualità del nostro territorio.

La maggioranza ha rifiutato questa proposta arroccandosi ancora una volta in un ottusa chiusura autoreferenziale.

Difesa dell’ambiente e qualità dello sviluppo

Siamo consapevoli che il futuro della vita umana sulla terra e quindi nelle città è legato ad uno sviluppo diverso, ecologicamente sostenibile. La qualità dell’ambiente, l’equilibrio ecologico in ogni territorio, non possono essere considerati una variabile, ma gli ordinatori di ogni scelta.

Ci siamo mossi in questi anni cercando di valutare o di proporre ogni atto amministrativo secondo questa priorità.

Abbiamo presentato alcune mozioni su temi specifici ma esemplari quali quella per il divieto di utilizzo del diserbante glifosato ( mozione del 29/6/2017 approvata all’unanimità) e quella relativa alle azioni da compiere per la definitiva sostituzione delle tubature in cemento amianto nella rete idrica (presentata insieme a Sinistra italiana, discussa il 18/1/2019 approvata e non ancora attuata).

Abbiamo ritenuto opportuno che anche a Sesto si discutesse e si prendesse posizione sul tema fondamentale della nostra epoca emerso grazie all’impegno di Greta Thunberg e dei giovani del “Friday for Future”: la crisi del clima e la catastrofe che essa significa per tutto il mondo. Abbiamo quindi presentato la mozione per una Dichiarazione di Emergenza Climatica. (Discussa e approvata il 15/10/2019). Con essa si impegnano gli amministratori di Sesto a operare considerando una priorità in tutti gli atti “..la salvaguardia e la valorizzazione di uno sviluppo urbano che metta al centro il contrasto al cambiamento climatico, il rispetto dell’ambiente…e la promozione di buone pratiche individuali e collettive nella vita della nostra città” (alla luce del fatto che in questi anni il nostro comune è stato tra quelli a maggior consumo di suolo).

Abbiamo poi proposto l’adozione di un Piano Comunale del Verde urbano pubblico e privato. Questo a seguito dei numerosi errori compiuti dall’Amministrazione comunale nella gestione del verde, il più eclatante dei quali è stato il taglio indiscriminato e ingiustificato di 52 alberi sani in viale XX Settembre. La mozione (discussa e approvata il 19/2/2020) invita a organizzare il lavoro per definire il Piano del Verde contestualmente all’elaborazione del POC con la consapevolezza che “il verde … può produrre importanti benefici per l’ambiente condizionando la qualità dell’aria, il clima locale, i livelli di rumore e la stabilità del suolo” e che “il verde urbano rappresenta una risorsa strategica per orientare alla qualità e alla resilienza le politiche di sviluppo locali”. Non abbiamo ancora saputo niente dell’attuazione di questa delibera.

In questa logica abbiamo presentato altre due mozioni: una per il potenziamento della Rete Ciclabile urbana anche in relazione alla crisi della pandemia ed una che sollecitava ladesione al Bando regionale Carbon Neutral che finanziava progetti per la piantumazione di alberi nelle città presentata insieme al PD (discusse il 30/7/2020)

Un futuro fondato sull’etica del bene comune

Abbiamo voluto che il nostro Consiglio Comunale affrontasse anche tematiche generali in difesa dei beni comuni.

Il 30/3/2017 abbiamo presentato una mozione di adesione alla giornata europea in difesa della Sanità Pubblica, denunciando la progressiva privatizzazione di parti importanti della sanità e la contemporanea tendenza dello Stato a ridurre le spese e gli investimenti nella sanità territoriale. La mozione è stata approvata con l’invito ad operare per una drastica inversione di tendenza verso il rafforzamento della sanità per tutti. Il valore di questa mozione emerge in tutta la sua evidenza in questi anni di pandemia quando è apparso chiaro la difficoltà di rispondere al virus con adeguate strutture di base, indebolite proprio da quella politica che denunciavamo.

Abbiamo presentato anche una mozione per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato: l’acqua è un bene comune di prima necessità, non deve essere gestito con fini di guadagno né privato né pubblico: il referendum del 2014 aveva mostrato con chiarezza la volontà del popolo italiano, ma ancora si pensa di usare la gestione dell’acqua per produrre utili. La mozione (approvata il 30/5/2018) impegna il comune e il Sindaco “a operare politicamente in tutte le sedi per un superamento dell’attuale regime privatistico” e ad esprimere la contrarietà a “proposte di proroga delle attuali concessioni”. Il contenuto dell’intera mozione indica anche ogni contrarietà alla costituzione di Società pubbliche di gestione dell’acqua che operino con fini di ottenere utili: quindi anche contro le ipotesi che adesso si prospettano di costituzione di Utility pubbliche quotate in borsa.

Nel gennaio 2017 la nostra Associazione lanciò l’iniziativa per il recupero dell’ex Polisportiva in piazza IV Novembre: chiedemmo ai cittadini con un questionario idee e proposte per il recupero di un bene comune di tutta la città e importante volano per il rilancio della vitalità del centro cittadino: migliaia furono le risposte che ci arrivarono, segno di un vero interesse collettivo. (Comunicazione del 31/1/2017). Al termine dell’iniziativa consegnammo tutto il materiale nelle mani del Sindaco, ma ci vollero ancora tre anni prima che partisse un intervento su quei locali.

Nella logica del bene comune abbiamo presentato anche una mozione per l’uso di  prodotti biologici nelle mense scolastiche (approvata il 13/10/2016 e attuata in seguito da “Qualità e Servizi”).

Una mozione per l’attivazione di una scuola per l’infanzia nell’ex scuola Bortolotti (discussa il 23/2/2017 e respinta); una mozione per laumento dei parcheggi nella zona di Querceto (26/4/2018 insieme a PD, M.5Stelle e FI) che è stata respinta; una mozione per interventi del comune per la vivibilità nel quartiere adiacente l’uliveta in Camporella (30/10/2020 con PD e M.5Stelle) anch’essa respinta.

Attenzione al lavoro e ai diritti del lavoro con una mozione su clausola sociale per i lavoratori nei bandi pubblici al fine di cercare di limitare il ricorso al precariato (23/5/2017). 

Sul lavoro abbiamo discusso e approvato molti altri Ordini del giorno di solidarietà per le crisi in corso: ovviamente tutti atti votati all’unanimità dai gruppi consiliari.

Una politica culturale sul territorio

La storia dello sviluppo di Sesto ci insegna che abbiamo un grande patrimonio culturale da recuperare e qualificare rendendolo parte integrante della vita dei sestesi e mezzo per un rilancio del turismo di qualità. 

La nostra associazione ha dedicato un impegno diretto per il recupero del Museo Ginori facendo proposte concrete per la sua gestione (elaborate in convegni e riunioni con Associazioni del territorio e studi legali specializzati) e sollecitando l’Amministrazione con comunicazioni del gruppo e con specifiche interrogazioni in Consiglio (4/9/2018 e 14/5/2019). 

Grazie anche al contributo di Tomaso Montanari e alla disponibilità del Ministero che ha acquisito il Museo, il sindaco ha portato in approvazione lo schema di Statuto della Fondazione di gestione del Museo Ginori approvato il 12/12/2019.

Il nostro gruppo ha anche svolto una campagna per il recupero e la valorizzazione della Chiesa San Bartolomeo a Carmignanello proponendo alla fine una mozione (discussa e approvata il 22/3/2018) e chiedendo con una interrogazione, nell’anno seguente, lo stato di attuazione di quelle decisioni. Purtroppo ad oggi l’Amministrazione non sembra aver impegnato appieno tutta la sua determinazione e il problema rimane aperto: la chiesa è sempre più in pericolo di crollo. 

Abbiamo inoltre presentato una mozione per corsi di lingua, cultura e civiltà rumena nelle scuole superiori per contribuire ad una maggiore integrazione di questa numerosa comunità presente sul territorio e come indicazione più generale di una politica di incontro ed integrazione. (discussa e approvata il 6/6/2017).

Rapporti tra istituzioni, cittadini e gruppi consiliari

Crediamo che questa Amministrazione abbia espresso un deficit nel rapporto necessario tra le forze politiche del Consiglio e con i cittadini singoli o associati. 

In più di una occasione, di fronte a decisioni importanti, si è deciso di procedere senza ascoltare e senza coinvolgere: il momento più eclatante si è avuto in occasione del taglio di 52 alberi in viale XX Settembre quando, non solo non si è discusso la decisione con i cittadini organizzati, ma non si è neppure accolto la richiesta di rinvio effettuata in Consiglio da tutte le forze di minoranza. 

Pensiamo che, al di là delle regole scritte, sia importante che tra le forze di maggioranze e minoranza sia mantenuto un dialogo ed una apertura costante: questo troppo spesso non è avvenuto.

Abbiamo presentato una mozione sull’accessibilità e visibilità di documenti e iniziative dei gruppi consiliari (approvata il 27/9/2018) che ha regolamentato meglio il rapporto tra istituzioni e cittadini, ma che non può certo sostituire la volontà politica.

Abbiamo anche proposto con una specifica mozione per la revisione dello Statuto e del regolamento del Consiglio Comunale (discussa e approvata il 12/5/2021) con l’obbiettivo di dare maggiore possibilità di rapporto costruttivo tra maggioranza e minoranza in occasione dell’elezione del Presidente del Consiglio comunale”.

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