Sesto: le osservazioni delle associazioni al Piano operativo comunale

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OSSERVAZIONI AL PIANO OPERATIVO COMUNALE DI SESTO FIORENTINO DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI:

– Club Alpino Italiano

– La Racchetta

– Legambiente

– Pro Loco di Sesto Fiorentino PRO SESTO

 

MONTE MORELLO

 

Monte Morello costituisce un grosso polmone per l’area metropolitana e soprattutto nell’ultimo anno, in epoca COVID, è diventato attrattivo anche per i cittadini che in passato l’avevano ignorato.

Opportuno e strategico per la valorizzazione del territorio è integrare il Parco di Monte Morello con l’area di Cercina e dell’ANPIL Terzolle, al fine di rendere omogene sia azioni di salvaguardia, che azioni di promozione turistica e di valorizzazione ambientale.

 

MORELLO: LA RETE SENTIERISTICA

 

Strategico per una fruibilità ecologica e sostenibile della Piana e di Monte Morello l’integrazione tra sentieristica e percorsi bike a Monte Morello e quelli del Piana, Integrazione che deve trovare una sua adeguata sistemazione nel POC.

 

Lo sviluppo di rete di percorsi per bike deve comunque essere sostenibile per il territorio e compatibile con la tutela e salvaguardia ambientale di tutta l’area di Monte Morello

La rete sentieristica di Monte Morello e Cercina deve, inoltre, essere connessa alle principali vie e cammini che incidono sull’area nord ovest di Firenze, dalla Via degli Dei, al recente Cammino di San Jacopo in Toscana, alla via Romea germanica imperiale.

 

MORELLO: TUTELA DEL TERRITORIO

 

Fondamentale è la conservazione delle aree agricole e il recupero dei vecchi insediamenti, dei muri a secco e delle ulivete al fine del mantenimento del paesaggio tradizionale.

Deve essere garantito il mantenimento e la sistemazione della viabilità stradale forestale e della viabilità minore su strade bianche, ma devono essere consentiti interventi di consolidamento e sistemazione per facilitare gli accessi alle aree abitative senza incremento e sviluppo di nuovi percorsi

La sistemazione e la tutela delle fonti storiche a Monte Morello è un elemento coordinatore importante per una corretta gestione del territorio.

 

LA PIANA DI SESTO FIORENTINO E IL SUO PARCO

 

La Piana di Sesto Fiorentino deve necessariamente essere quel territorio spesso definito “Parco agricolo naturalistico” di cui la città e tutta l’area metropolitana hanno assoluto bisogno.

Sono necessità non più procrastinabili: organizzare, regolare, rendere socialmente utili alcuni appezzamenti di terreno per uno sviluppo agricolo sociale, ma anche stimolare le aziende agricole attualmente presenti a incrementare le produzioni a Km 0 con una forma agricola a basso impatto ambientale; mantenere la tutela di alcune aree per scopi naturalistici e recuperarne altre per realizzare un sistema di aree umide fondamentale per la salute del territorio e dei suoi abitanti; organizzare e regolare l’uso dell’area per chi fa sport all’aria aperta, anche solo cammina o si sposta in bicicletta.

 

SESTO FIORENTINO: SVILUPPO SOSTENIBILE E TURISMO

 

Nel corso dell’ultimo decennio si è incrementata la presenza e gli arrivi di turisti nelle strutture ricettive del Comune di Sesto Fiorentino, tanto da far prendere consapevolezza alle Amministrazioni Comunali in modo crescente della vocazione turistica di questo territorio, non come possibile destinazione, ma come parte integrante di un’offerta turistica della Città Metropolitana Fiorentina.

 

La pandemia si è abbattuta come un ciclone sul turismo, in particolare sulle città d’arte. Nel periodo che si apre dopo la pandemia saranno diverse, almeno nei primi anni, le domande del settore turistico, privilegiando spazi aperti, natura, rigenerazione, luoghi minori. In questo contesto una politica attenta può valorizzare il territorio di Sesto Fiorentino, che ben risponde alle nuove domande, offrendo proposte sinergiche con tutta l’area metropolitana.

Necessario il sostegno allo sviluppo di un’offerta turistico ricettiva, che favorisca la creazione di Agriturismo e B&B, specialmente tra le Aziende Agricole presenti nel territorio. L’agriturismo può essere un valido sostegno alle attività delle aziende agricole esistenti, facilitando una loro resistenza alle domande del mercato, integrando le risorse a disposizione delle singole aziende, come già da anni realizzato in aree a noi vicine (Colline del Chianti, Monti Pisani).

Per quanto riguarda il patrimonio archeologico, fondamentale che il POC prevede azioni di intervento per la valorizzazione del sito archeologico La Montagnola, con la realizzazione di un accesso svincolato dalla scuola primaria Pascoli attraverso un ponte sul torrente Zambra; la realizzazione di un’area di accoglienza nei giardini di via Biondi, la messa in rete con gli altri siti archeologici come la tomba etrusca Della Mula, la Necropoli Villanoviana di Palastreto, la Villa Romana presso il Centro Commerciale Coop.

Quindi siamo favorevoli a un’attività di recupero di attività produttive e un miglioramento dall’ospitalità. Possono essere incentivate anche attività agricole nuove. Questo può contribuire alla maggior cura del territorio, alla sua conservazione e alla prevenzione del dissesto idrogeologico.

Agevolazione ai proprietari per la sistemazione e il recupero di edifici, con la creazione di punti attrezzati come agriturismo, bed and breakfast, ospitalità diffusa sempre e solo nell’ottica dei volumi zero.

Una valorizzazione turistica della città di Sesto Fiorentino, non può prescindere da azioni di rigenerazione urbana, in particolare del centro cittadino.

Riqualificare gli spazi pubblici, piazze (in particolare quelle del centro cittadino), vie cittadine, parchi è fondamentale per rendere Sesto Fiorentino una città ospitale. Come del resto devono essere previste azioni di recupero del patrimonio architettonico storico partendo dai luoghi identitari quali il Palazzo Pretorio, la sede della ex Polisportiva.

Si devono prevedere anche interventi normativi che favoriscano la riqualificazione del patrimonio storico architettonico privato, quali le ville storiche, un “biglietto da visita” integrabile con l’offerta turistica della nostra città.

Il POC deve prevedere una mobilità integrata tra ferrovia (stazione di Sesto Fiorentino, Fermata del Neto e della Zambra), piste ciclabili, tramvia (che deve arrivare nel centro della città. Una mobilità che agevoli gli spostamenti dei cittadini sia sull’asse Firenze – Prato, ma anche tra Osmannoro e Colonnata/Quinto, una mobilità che favorisca gli eventuali “ospiti” (sia residenti dei Comuni limitrofi, che turisti presenti nelle strutture ricettive) nel raggiungere il centro città e i luoghi di interesse.

 

 

Alessandro Baldi – Pro Loco di Sesto Fiorentino

Simone Guidotti – Legambiente

Gianni Panunzi – La Racchetta

Stefano Rolle – CAI – Sesto Fiorentino

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