Sesto: Pietro Cavallo si dimette da consigliere comunale del M5S

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Scossone nella politica sestese. Pietro Cavallo ha, infatti, deciso di dimettersi dalla carica di consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Di seguito il suo comunicato stampa:

Dal Risorgimento in poi, un “modus operandi” ha caratterizzato spesso, salvo rare eccezioni, tutta la politica italiana, cioè, quello di tradire la volontà del popolo espressa tramite regolari elezioni.

Questa volta è toccato al Movimento 5 Stelle confermare questa prassi.

Dopo aver ottenuto un ottimo risultato alle lezioni del 2018, con il 33 %, in questi ultimi mesi, i vertici (ma anche i parlamentari) di questa forza politica hanno deciso di buttare alle ortiche anni di impegno e fatiche, regalando il risultato conseguito all’odiato PD, un partito che negli ultimi anni ha visto sempre più ridursi il proprio consenso da parte del suo elettorato.

Il risultato è che questo partito, con il solo 18% si ritrova a guidare l’attuale governo, con un numero alto di ministri, peraltro in ministeri chiave.

I cittadini, nelle ultime elezioni, avevano palesemente rifiutato la politica volutamente disastrosa portata avanti dal PD negli ultimi anni, ma ecco, all’improvviso, arrivare il benefico quanto inaspettato aiuto da parte del “nemico” M5S.

A questo punto viene da chiedersi: Il progetto, nascosto, del M5S, era forse quello di raccogliere un congruo serbatoio di voti da offrire poi ai vecchi partiti, al vecchio sistema, nel caso in cui fossero stati “mandati a casa” dagli elettori ?

Gli avvenimenti recenti sembrerebbero confermarlo.

Nell’ultimo anno di malgoverno il M5S ha tradito i suoi elettori, ribaltando totalmente i punti del suo programma che aveva promosso con decisione fino alla fine del 2017.

Dall’ambiente, alle infrastrutture, alla sanità (scelta peggiore della Grillo non si poteva fare) e, peggio ancora, ai rapporti con l’Europa.

Proprio in questo ultimo ambito abbiamo potuto constatare il “disinteresse” da parte del M5S nei confronti del comportamento, a dir poco unilaterale, che Conte e Tria hanno tenuto nelle trattative economiche con i vertici di Bruxelles, non tenendo conto degli indirizzi indicati dalle forze di governo e soprattutto, dagli ottimi consigli di bravi economisti come Bagnai, Borghi e Nino Galloni.

Il risultato lo abbiamo visto nelle ultime elezioni europee, quando 6 milioni di italiani hanno sfiduciato il M5S insieme al suo capo politico, che si è ben guardato dal fare autocritica.

6 milioni di italiani che ora vengono messi in naftalina, grazie a delle antidemocratiche alchimie politiche.

Dal 2014, quando ho iniziato l’attivismo nel M5S, non ho mai creduto ai principi che erano alla base del movimento, troppo utopistici per essere applicati nella realtà.

La molla che maggiormente mi ha spinto ad attivarmi, quindi, è stato il constatare, quotidianamente, il disastro in cui i diversi governi di sinistra avevano gettato il nostro Paese……qualcosa bisognava pur fare.

Inconsapevoli di stare lavorando, in realtà, per il PD, abbiamo realizzato, in questi anni, numerosi banchini e tanta propaganda a favore del M5S, con la speranza che qualcosa di buono scaturisse da tanto impegno.

Invece eccoci qua, con un governo particolarmente gradito a nazioni come Francia e Germania, che, dal dopoguerra, hanno sempre temuto il forte sviluppo economico del nostro Paese e che per questo lo vogliono azzerare.

Ed eccoci a “glorificare” il voto del M5S a favore della commissaria europea Von der Leyen, un’altra perla nel repertorio, a dir poco kafkiano, di questo movimento.

Tenuto conto di quanto ho appena esposto e delle possibili politiche disastrose che ci aspettiamo da questo governo, “benedetto” dal M5S, ho deciso di dimettermi dalla carica di consigliere comunale, in quanto non posso più rappresentare una forza politica che, in breve tempo, è diventata simile ai partiti che si era preposta di combattere.

Ringrazio gli elettori che mi hanno votato nel 2016 e i tanti cittadini con cui ho collaborato in questi anni.

Una Precisazione :

La decisione di dimettermi l’ho presa a luglio, quindi, non è una conseguenza del CS di sfiducia presentato da un sedicente meetup “amici di Beppe Grillo” di Sesto, in data 17-8-2019 sulla pagina FB di TS. (naturalmente ho chi può testimoniarlo)“.

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1 COMMENTO

  1. “Dal 2014, quando ho iniziato l’attivismo nel M5S, non ho mai creduto ai principi che erano alla base del movimento, troppo utopistici per essere applicati nella realtà.”
    SE NON HA MAI CREDUTO NEI PRINCIPI DEL MOVIMENTO PERCHÉ SI È CANDIDATO? RIDICOLO!!

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