Sesto, studenti americani a tu per tu con i profughi

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”Perché hai lasciato il tuo paese?”, ”Cosa accade in Libia?” e dall’altra parte, ”Come sono le politiche di Trump?”, ”Che succede oggi negli Stati Uniti?”. Poi scambi di foto e una bandiera in regalo per suggellare un momento di incontro tra coetanei con le stesse passioni e sogni, ma con una storia profondamente diverse.

Da una parte 8 studenti americani provenienti da New York, California, Illinois, Pennsylvania e Connecticut accompagnati da Vera Haller, professoressa di giornalismo alla Cuny’s Baruch College di New York, e dall’altra 4 ragazzi profughi provenienti da Bangladesh, Pakistan, Burkina Faso e Turchia ospitati dal centro di accoglienza di Sesto Fiorentino, Il Gerlino, gestito dalla cooperativa Il Girasole aderente al consorzio Co&So.

Il luogo dell’incontro è stato il Comune di Sesto Fiorentino, in una sala messa a disposizione dall’Amministrazione. Ha partecipato anche l’assessore comunale alla Politiche Sociali, Camilla Sanquerin. L’incontro è stato coordinato da Dalila de Pasquale, della cooperativa Il Girasole, promotrice e organizzatrice dell’evento. Gli studenti, tutti tra i 15 e i 17 anni, sono a Firenze per studiare il fenomeno della migrazione in Europa e il funzionamento delle politiche pubbliche, nazionali e europee. Un incontro che è diventato subito scambio di esperienze, spostandosi poi sulle politiche dell’immigrazione e le posizioni del Governo italiano e quello del presidente Trump.

‘Un dibattito di altissimo livello tra ragazzi più o meno della stessa età, ma con un vissuto molto diverso – spiega Emanuele Vignozzi, della cooperativa Il Girasole – Le domande sono sempre state molto pertinenti, la curiosità intelligente. Uno scambio bellissimo e intenso. Ci ha colpito la naturalezza con cui i giovani si porgevano verso l’altro, il rispetto con cui accoglievano le loro storie. I ragazzi statunitensi hanno chiesto dettagli del viaggio, la situazione in Libia, e poi c’è stato questo parallelismo tra le politiche di immigrazione italiane, europee e statunitensi. Il tempo non è bastata. Ringraziamo il Comune di Sesto Fiorentino per la collaborazione e soprattutto per sostenere e promuovere progetti belli come questo”

La giornata si è conclusa con una sosta a un bar del centro dove i giovani hanno continuato a conoscersi, mostrando le foto dei parenti e dei luoghi di nascita.

”E’ stato un incontro che farebbe bene a molti, per ridimensionare quella che è la percezione dell’immigrazione – ha detto l’assessore comunale Camilla Sanquerin – Sono emersi aspetti diversi, profondi. Molto interessante anche il confronto con gli Stati Uniti, dove si sta affrontando in maniera molto critica il fenomeno. Il Comune di Sesto affrontando in maniera molto critica il fenomeno. Il Comune di Sesto Fiorentino continuerà ad impegnarsi affinché agli stranieri presenti sul territorio siano riconosciuti dignità e rispetto, promuovendo momenti di incontro per conoscersi e fare emergere le storie che stanno dietro alle persone. Lo facciamo attraverso le tante associazioni presenti sul territorio, da sempre attive nell’integrazione. Grazie alla cooperativa Il Girasole per proseguire con progetti come questo, che vanno ben oltre la normale gestione dell’accoglienza”.

AdnKronos

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