Sesto verso le elezioni, intervista a Damiano Sforzi: “Candidato sindaco? Primarie strada da considerare”

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Le elezioni regionali hanno completamente stravolto il panorama politico di Sesto Fiorentino. Trascinata dal sindaco Lorenzo Falchi, Alleanza Verdi Sinistra ha ottenuto un risultato che appare sorprendente solo a chi non abita in città.

Dieci anni di battaglie politiche sull’inceneritore, sull’aeroporto, sull’acqua pubblica, sulla multiutilty e molto altro hanno fatto guadagnare al primo cittadino un grande consenso che ha trainato quello di Sinistra Italiana, il suo partito.

La sua elezione nel Consiglio della Regione Toscana crea però, con un certo anticipo, un vuoto politico che dovrà essere rapidamente colmato dalle forze che lo hanno sostenuto.

Di questi argomenti abbiamo parlato con Damiano Sforzi, assessore all’urbanistica del Comune di Sesto Fiorentino, uno dei fondatori della lista civica “Per Sesto” che fin dal 2016 ha sostenuto Lorenzo Falchi.

Da qualche anno le elezioni a Sesto ci regalano sorprese. Dalla impensabile sconfitta elettorale del Pd nel 2016 fino ai successi di Sinistra Italiana e poi AVS che vanno ben oltre alle medie nazionali. Il denominatore comune è Lorenzo Falchi, prossimo consigliere regionale. Proviamo ad analizzare questo voto.
“Viene sottolineato da tutti che il primo tema da analizzare sia l’affluenza al voto. Con il 58,25% Sesto Fiorentino si conferma il Comune in cui partecipano più elettori rispetto alla media regionale che si ferma al 47,73%. Anche questo è un dato. Mi preme ricordare che nel 2015, con Rossi al secondo mandato, a Sesto Fiorentino l’affluenza è stata del 51,24%. Eugenio Giani e la coalizione che lo ha sostenuto prende il 68,59%, oltre due terzi dei votanti, mentre la destra si ferma, per l’ennesima volta, al 25% circa. In qualunque democrazia mi pare una vittoria indiscutibile. Guardando all’interno del centrosinistra c’è un’affermazione straordinaria di Lorenzo Falchi e di AVS (37,67%), quindi della sinistra. Io e tutta Per Sesto lo abbiamo sostenuto convintamente fin dall’annuncio della sua candidatura e siamo contenti di vedere rispecchiato nel nostro il giudizio dei sestesi”.

È vero, ma ormai da diversi giorni a Firenze e nella Piana mi pare ci sia grande discussione sui risultati del PD?
“Non vorrei commentare i risultati delle altre forze politiche. Mi pare, tuttavia, che ci sia una discussione in corso nel PD della quale ho grande rispetto e che si pone l’obiettivo, anche leggendo le dichiarazioni del Segretario Fossi, assolutamente condivisibile, di rinforzare e rilanciare la proposta politica sul territorio della Piana. Non dimentichiamoci, tuttavia, che a livello regionale il PD ha ottenuto un risultato molto positivo con oltre il 34% dei consensi all’interno di una coalizione vera ed ampia”.

A questo punto si aprono nuovi scenari. Le elezioni, previste per la primavera 2027, con il nuovo scenario saranno anticipate alla primavera 2026. Cambia qualcosa per l’attuale giunta di Sesto Fiorentino?
“Per l’attuale giunta cambia il fatto che Falchi, dal momento in cui verrà convalidata ufficialmente la sua elezione in Regione, decadrà dalla carica di sindaco, ma la Giunta e la maggioranza resteranno in carica in Consiglio che nel giro di qualche mese porterà alle nuove elezioni amministrative. Consapevoli del fatto che in questi anni è stato molto apprezzato il lavoro fin qui svolto, come ci dimostrano i risultati alle regionali, continueremo a lavorare come sempre, al meglio, per la nostra città”.

Manifestazione antifascista a Prato

Qual è, invece, il futuro politico che si prospetta ai sestesi? Stessa alleanza a quattro (AVS, Per Sesto, Ecolò e Pd)?
“Io credo che questa sia la coalizione migliore da cui ripartire per ‘allargare il campo’ a tutte quelle forze che, insieme a noi, vorranno condividere l’idea di città per i prossimi anni a cominciare dalla pace, al no aeroporto, alla ripubblicizzazione dell’acqua, alla multiutility, alla piena realizzazione del Parco della Piana”.

Come si arriverà alla designazione del candidato sindaco della coalizione?
“Visti i consensi che il centrosinistra ha ottenuto nelle recenti elezioni abbiamo tutti insieme la responsabilità di proporre rapidamente ai sestesi un percorso serio e condiviso, quindi prima si dovrà definire il programma, poi la coalizione e infine le modalità di selezione del candidato sindaco”.

Con le primarie?
“Certamente è una strada che potremo prendere in considerazione. Ovviamente prima va affrontato il percorso che definisca la nostra idea di città da realizzare, poi parleremo della modalità di selezione. Nel caso in cui la coalizione non riesca a convergere su un nome condiviso, come Per Sesto, riteniamo che le primarie di coalizione potrebbero anche essere lo strumento giusto. L’importante è scegliere un percorso che sappia coinvolgere al meglio nelle scelte la cittadinanza”.

STEFANO NICCOLI

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