“Non è la burocrazia, non è un complotto, non è una congiura contro lo pseudo-sviluppismo targato Renzi-Carrai-Nardella ma la definitiva conferma che la realizzazione del nuovo aeroporto si basa su un castello di forzature e che nella piana la nuova pista non ci può stare, essendo un”area iperurbanizzata, fra le più inquinate d”Europa, satura di complessi produttivi e opere impattanti di ogni genere, autostrade comprese. Lì non potrebbe entrarci uno spillo, figuriamoci il nuovo aeroporto“.
Lo dicono in una nota Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, commentando – scrive l’Ansa – la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso presentato da comitati, associazioni e Comuni della piana fiorentina.
Per i due consiglieri regionali a creare tutto questo, a “trascinarci in un vicolo cieco” è stata “l’ostinazione di Renzi e Rossi” e “senza che il ministro Toninelli abbia mosso un dito per cambiare direzione“. “Un progetto irrealizzabile se non a costi economici folli e con insostenibili ricadute di tutti i tipi“, aggiungono, dai problemi idrogeologici all”aumento dell’inquinamento, compreso quello acustico, della viabilità per le aree di Sesto Fiorentino e l’Osmannoro, “per non dire delle mancanze di approfondimenti sui rischi di incidente aereo e di bird-strike“, continuano Fattori e Sarti.
“Non si ricorda un’opera con un simile numero di prescrizioni. Né, come abbiamo ripetuto per anni, un semplice masterplan poteva essere spacciato per progetto definitivo – concludono Fattori e Sarti -. Adesso basta forzature, nella piana il nuovo aeroporto non può stare”.