Sinistra Italiana: “Quale e come la fase 2 a Campi Bisenzio?”

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Sinistra Italiana

Il 4 maggio dovrebbe iniziare la cosiddetta fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Pier Natale Mengozzi, coordinatore di Sinistra Italiana Campi Bisenzio, ha inviato una lettera all’amministrazione comunale e ai gruppi consiliari (Campi a Sinistra, Campi Progressista, Emiliano Fossi Sindaco, Forza Italia, Lega, Liberi di Cambiare, Partito Democrico, SI-Fare Città) nella quale esprime il suo pensiero come contributo unitario, oltre a dichiararsi pronto a condividere iniziative che possano essere proposte per un dibattito collettivo.

Ormai è certo che dal 4 maggio saremo in applicazione della Fase 2 di questo pesante, ma doveroso, percorso per uscire nel miglior modo possibile da questa immane tragedia mondiale. Credo che i campigiani come tutti gli italiani – nella quasi totalità – abbiano osservato il principio dello stare in casa come indicazione opportuna ed utile a proteggersi e a proteggere anche l’incolumità degli altri. Certamente non è stato facile, sicuramente impegnativo e difficoltoso, vissuto in maniera diversa secondo la propria sensibilità, la condizione economica ed abitativa oltre a quella familiare nel senso dei rapporti precedenti, presenti e futuri. Siamo con i tempi ben oltre quelli di una classica quarantena ed ancora non è finita.

Saranno gli psicologi e gli psichiatri, i sociologi, il personale sanitario (che non finiremo mai di ringraziare per il sacrificio messo a disposizione di tutti, ben oltre un normale lavoro) a dover produrre un ulteriore sforzo nei prossimi mesi. Quando conosceremo i dati e le somme, sanitarie, sociali, economiche di questo disastro ricordiamoci che avrebbe potuto essere molto peggio se non ci fosse stata anche la nostra volontà di cittadini osservanti delle regole e l’abnegazione di tanti volontari che sono stati il filo di unione e anche la riuscita positiva delle azioni necessarie nel momento dato. Non dimentichiamolo mai.

Ringrazio altresì per il comportamento e l’azione dell’amministrazione comunale nel comunicare, essere presente e, questa volta sì, dimostrare che si può essere comunità vera, coesa e responsabile. Il nostro Partito, anche se di opposizione, sarà sempre disponibile, con in prima fila chi lo rappresenta in Consiglio Comunale, ad operare – nella nuova e prossima fase di questa pandemia – per offrire un contributo di idee e di azioni.

Credo che non sfugga a nessuno il pericolo di vanificare il lavoro fin qui fatto.

La riapertura di attività produttive, commerciali e professionali, se pur parziale, potrebbe essere vissuta come elemento liberatorio, una ritrovata possibilità di muoversi ed un automatico allentamento delle cautele. I responsabili sanitari, gli esperti impegnati nei vari campi, la protezione civile, in Italia e nel mondo, ci dicono che una ricaduta nel contagio sarebbe probabilmente più pericolosa del periodo fino ad ora vissuto. Mi sembra ovvio che affrontare la prossima fase non possa essere un compito da caricare sulle spalle del volontariato organizzato o dei singoli: si tratterà di governare davvero una situazione non facile con la dovuta consapevolezza.

Per questo come forza politica ci permettiamo di avanzare pubblicamente alla vostra attenzione alcune osservazioni e proposte utili a garantire questo territorio. Nello specifico:

  •   Un costante e condiviso rapporto con le rappresentanze datoriali, sindacali e sociali. Quasi un tavolo permanente che accompagni le scelte istituzionali con la pressione, i suggerimenti e le conoscenze dei diretti interessati. Riferimento specifico va fatto anche ad un rapporto e confronto nuovo e continuo con i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta.
  •   Una indagine sociale immediata dello stato della popolazione più debole – oltre la normalità della gestione ordinaria – con una intensificazione nei rapporti con il servizio sociale e la sanità distrettuale della Società della Salute che è, ricordiamocelo, il soggetto gestionale delegato dagli Enti Locali e non il titolare della responsabilità politica e delle scelte.
  •   In questa ottica, ferma restando la mancanza – di fatto il sostanziale blocco ad oggi della Casa della Salute – chiedere, da parte del Sindaco, come autorità sanitaria locale, un intervento straordinario alla Regione Toscana, da definire con la USL Centro, per dotare subito Campi Bisenzio di un livello di risposta sanitaria pubblica e servizi pari a quanto attualmente presente nei Comuni della nostra consistenza demografica: forse con minori problematiche sanitarie, sociali e abitative.
  •   Questa richiesta, se non può essere da subito soddisfatta praticamente dalle istituzioni preposte, lo si faccia nell’immediato attraverso modalità innovative, che vedono a Campi Bisenzio nella importante presenza sanitaria del privato sociale (Fratellanza Popolare, Misericordia, Pubblica Assistenza) una opportunità – istituendo rapporti convenzionali o modificando quelli in essere – per rendere le prestazioni attualmente erogate ai cittadini residenti nei loro presidi parificate ad accessi di valenza pubblica, in carico e responsabilità del Servizio Sanitario regionale.
  •   In ultimo confermiamo disponibilità politica a supportare le scelte che l’Amministrazione Comunale volesse compiere in merito alla individuazione di risorse da assegnare ad un capitolo specifico, per questa emergenza – attraverso una verifica dei capitoli di bilancio dai quali attingere per erogarle a specifici soggetti destinatari individuati dai servizi. Non basta la distribuzione delle risorse attuali, è tempo di scelte prioritarie.

Sono alcune annotazioni suggerite dalla situazione che ci aspetta, per un tempo ad ora indeterminabile. Il diritto alle pari opportunità fra cittadini è imprescindibile e costituzionalmente previsto. Non dobbiamo più accettare una insufficienza di risposte che ci penalizza da anni. La nostra disponibilità a collaborare è completa, come la nostra determinazione a perseguire questi obiettivi anche attraverso una costante iniziativa politica.
Dopo questa pandemia probabilmente il mondo non sarà più lo stesso. Non è possibile capirne gli sviluppi ad ora ma su molti determinanti del vivere quotidiano, della vita reale, del muoversi, del lavorare e studiare, del relazionarsi tutto non sarà come prima.

Ci auguriamo che il principio della solidarietà e dell’equità rimanga e contribuisca a rendere migliore la nostra vita e la comunità nella quale tutti operiamo. Un buon modo per affrontare la “Fase 2”.

La nostra disponibilità deve essere intesa, nella differenza dei ruoli, sia collettiva che personale. Buon lavoro”.

 

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