Sinistra per Calenzano prende posizione sulla carenza di mezzi di trasporto pubblici, anche a fronte delle dichiarazioni del Sindaco metropolitano, Dario Nardella.
“Nei giorni scorsi si era sentito parlare di potenziamento del servizio per i trasporti extraurbani nella Città Metropolitana di Firenze.
Le premesse erano apprezzabili: conferenza stampa tematica del Sindaco Metropolitano Nardella e del Consigliere delegato Casini, un piano dettagliato e promesse precise; persino un comunicato apparso poco più di una settimana fa sui siti dei trasporti dove si annunciava che si sarebbe passati all’orario feriale non scolastico.
Poi nel fine settimana la retromarcia silenziosa: comunicato sparito, ma nessuna rettifica, con lo smarrimento di chi non sa più quali corse saranno attive e quali no.
Con una percentuale di rientri al lavoro superiore al 50%, il mantenimento dell’orario del sabato non scolastico non è accettabile: su alcune linee le corse sono così poche da scoraggiare l’uso del mezzo pubblico anche per chi ha già pagato l’abbonamento e sarebbe tornato sui mezzi.
Siamo in una situazione già delicata per la crisi indotta dalla pandemia: occorre che istituzioni e aziende del Trasporto chiariscano al più presto qual è il piano per aumentare le corse, visto che il distanziamento sociale riduce la capacità dei mezzi, e gli orari delle medesime, con una attenzione particolare ai pendolari ora che le aziende stanno progressivamente riaprendo.
Attualmente, su alcune linee di bus le corse sono talmente poche da scoraggiare l’uso del mezzo pubblico anche agli abbonati.
È una situazione che si ripercuote anche nel nostro Comune, ed in particolare nelle sue frazioni extraurbane, come possiamo già leggere nelle testimonianze sui social e sulla stampa.
Chiediamo che l’Amministrazione comunale si attivi per verificare se si tratta di inadempienze delle aziende di trasporto o di altre responsabilità: la prospettiva dovrebbe essere di rafforzare il trasporto pubblico per offrire un servizio efficiente ai cittadini e contribuire all’abbassamento dei tassi di inquinamento nella Piana Fiorentina cercando di ridurre l’uso del veicoli privati.
Disfunzioni come queste non fanno altro che screditare il servizio pubblico, che dopo le difficoltà del regime di chiusura rischia di subire effetti dai quali sarebbe difficile riprendersi”.