Confesercenti Firenze ha fatto ieri richiesta al prefetto per prendere parte al tavolo per la prevenzione e lo spaccio. Non solo: l’associazione di categoria ha annunciato una raccolta firme tra i commercianti per inasprimento e certezza della pena.
“Davvero impressionanti i dati diffusi ieri dalla Prefettura durante il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – scrive Confesercenti in una nota stampa – sul numero complessivo di interventi di contrasto allo spaccio di stupefacenti eseguiti, in zona Stazione e aree limitrofe, da Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Municipale”.
“Questo accade a Firenze, scrivono in una nota Paolo Gandola, capogruppo Forza Italia a Campi, e Maria Serena Quercioli, capogruppo Liberi di Cambiare, ma la situazione relativa alle problematiche di degrado e spaccio di stupefacenti è la stessa anche a Campi Bisenzio. Con la differenza che Confesercenti Campi Bisenzio in questi anni non ci pare abbia mai preso una posizione ufficiale e dura sulla questione micro-criminalità.
Campi è la città dove in proporzione avvengono gli stessi reati che si consumano a Firenze: spaccio nelle piazze, atti di vandalismi notturni ai danni degli autoveicoli, aggressioni verbali e materiali da parte di gente nullafacente che staziona in piazze e giardini. Se a questo tavolo della sicurezza era presente anche il Comune di Campi Bisenzio non è dato saperlo, in quanto per l’amministrazione il degrado e lo spaccio quotidiano sarebbero soltanto “percezioni”.
I consiglieri di centrodestra nella nota ringraziano Confesercenti Firenze per la presa di posizione, le iniziative messe in programma quanto meno a testimonianza che per i negozianti di Firenze i problemi non sono percezione, ma drammaticamente realtà.
“Confesercenti Campi, chiedono Gandola e Quercioli, avrebbe il coraggio di lanciare una raccolta firme di questo tipo? Confesercenti Campi come intende tutelare i propri associati?
Confesercenti Firenze, nel comunicato inviato peraltro dettagliato di proposte, auspica giustamente che “occorre fare una vera e propria battaglia culturale, nelle scuole, nei luoghi di aggregazione giovanile, sui social e canali di informazione per far capire l’estrema pericolosità del fenomeno. Ottima dunque la proposta di insediare, già dai prossimi giorni, in Prefettura, il “tavolo permanente per la prevenzione e il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti”. A Campi, rincarano Gandola e Quercioli, si avrà lo stesso zelo nel cercare soluzione analoghe a problemi simili e sovrapponibili? Abbiamo qualche dubbio considerato che la città viene impropriamente catalogata come isola felice della Toscana”.