Taglio degli alberi: flash mob in viale XX Settembre

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Alberi tagliati in viale XX Settembre

Il Comitato per la tutela degli alberi di Sesto Fiorentino organizza, per mercoledì 12 febbraio alle 15 in viale XX Settembre, un flash mob a un anno di stanza dall’abbattimento dei 52 tigli.

Questa la nota stampa del Comitato:

Era il 12 febbraio 2019 quando le motoseghe inviate dal Sindaco e dalla sua giunta, alle ore 8.30 cominciarono ad abbattere 50 tigli sul lato est e due sul lato ovest di Viale XX Settembre. Un intervento che in quattro giorni ha consentito di distruggere la storia, l’identità e la cultura che quel viale, con i suoi caratteristici tigli, rappresentava. Decine di anni per costruire tanta bellezza, decantata anche in alcuni libri storici, e solo quattro giorni per cancellarla.

Il giorno 8 febbraio in una assemblea a Casa del Guidi, alla quale parteciparono poche persone perché, nonostante l’importanza del progetto e l’impatto ambientale che avrebbe generato, l’amministrazione scelse di dare informazione con un semplice volantino online dal titolo “Interramento dell’elettrodotto” senza far trapelare né l’ambito progettuale né che l’inizio dei lavori sarebbe stato quattro giorni dopo. Durante l’incontro fu chiaramente specificato che per interrare l’elettrodotto si dovevano sacrificare i tigli del lato est, che alternative non ve ne erano visto che la scelta era della società TERNA S.P.A. conduttrice del progetto.

Per “alleggerire” il peso del taglio degli alberi, il progetto fu presentato come parte di un programma e con tanti proclami:

  • –  interramento elettrodotto per eliminare l’inquinamento elettromagnetico;
  • –  rifacimento marciapiede per permettere a pedoni, disabili, passeggini un sicuro e possibiletransito;
  • –  creazione di una strada “ad anello” attraverso il Parco degli Etruschi che da via Gramsci,passando da via Fratelli Rosselli, permettesse la trasformazione del viale a senso unico;
  • –  realizzazione della cosiddetta “autostrada delle acque” passante da Viale I Maggio peragevolare i cittadini residenti sui colli;
  • –  realizzazione di una pista ciclabile.Quale è il bilancio di questo programma dopo un anno?
  • –  52 tigli sani cancellati e un contesto del viale snaturato
  • –  l’elettrodotto interrato parzialmente;
  • –  i tralicci non saranno dismessi e l’alta tensione continuerà a passare sui condomini e vicino alla scuola materna;
  • –  il nuovo marciapiede lato est, in alcuni punti, è talmente stretto e occupato dai lampioni cheuna carrozzina per disabili non ci passa e al momento in cui si percepisce l’ostacolo non risulta possibile scendere dal marciapiede perché il cordolo è troppo alto ma è necessario andare a marcia indietro fino al primo dislivello utile per proseguire direttamente in strada;
  • –  nel viale la circolazione è sempre a doppio senso;
  • –  della data di avvio del progetto della strada “ad anello” non si sente più parlare così come diquello dell’ ”autostrada delle acque” che in realtà è solo un tubo di maggior diametro che verrà interrato chissà quando nel viale della Repubblica, ben distante dal viale XX Settembre;
  • –  la pista ciclabile tanto declamata con inizio lavori a settembre 2019 è ancora un miraggio.Sono iniziate da subito le richieste da parte dei cittadini per conoscere lo stato di avanzamento del progetto e del programma ma né la giunta né il Sindaco hanno dato mai nessuna comunicazione né formale sul sito istituzionale del Comune né informale sul profilo social.
    Chi poi ha provato a informare sui social dell’evoluzione dei lavori è stato espulso dai gruppi facebook i cui amministratori ricoprono anche cariche in enti collegati al Comune di Sesto Fiorentino o gestiti dai simpatizzanti della maggioranza. Tutto per non mettere mai in discussione il bilancio “positivo” dell’attuale amministrazione.Per sapere qualcosa di questo progetto, osannato e mai realizzato, è stato necessario far presentare più di una interrogazione in Consiglio Comunale da tutti i gruppi di opposizione.

    L’amministrazione ha scelto di non rispondere neanche alla petizione presentata dai cittadini con oltre 1400 firme raccolte nella quale veniva chiaramente richiesto di valutare le alternative all’abbattimento dei 52 tigli; stessa sorte hanno avuto la diffida, gli esposti, le numerose richieste dei cittadini presentate e protocollate.

    Alla fine del progetto i cittadini stanno verificando una realtà diversa, fatta di parole vuote ma ricamate, un ambito progettuale realizzato che scosta notevolmente da quello descritto ad inizio progetto, una gestione della comunicazione a canale unico dall’amministrazione verso i cittadini, un mancato coinvolgimento dei cittadini nelle scelte nonostante siano gli utilizzatori finali, l’assoluta assenza di ascolto, di rispetto delle minoranze politiche, di confronto e di negoziazione per il bene comune, di Democrazia.

Tutto deve sopire come il centro cittadino, candidato naturale alla desertificazione e condannato dalla prevista realizzazione dell’ennesimo centro commerciale nella Piana Fiorentina che stavolta coinvolgerà l’area Ginori.

Sono imbarazzanti anche le parole dell’assessore con delega ai lavori pubblici, Kalmeta, che fiero ha dichiarato in Consiglio Comunale del 28 gennaio scorso: “(…) sembra che sia stato ignorato il piccolo particolare che il marciapiede non esisteva; quindi per la problematica di deambulazione o di passaggio (…) con questo intervento avremo un primo miglioramento della fruibilità e che con la risistemazione definitiva del viale invece interverremo studiando l’abbattimento completo delle barriere architettoniche.”

Oltre a constatare che l’assessore ignora che il marciapiede esiste fin dal 1986, ci inquieta il fatto che, dopo aver tagliato 52 alberi, l’amministrazione sia riuscita soltanto ad apportare “un primo miglioramento della fruibilità del marciapiede” quando invece, e basta percorrerlo, non c’è neppure lo spazio minimo per il passaggio di carrozzine per disabili a causa della presenza dei lampioni.

Non si può affermare: “è meglio di prima”.
Caro assessore non stiamo giocando a un videogame creando al momento le mosse necessarie. Un progetto ha bisogno di ben altro e non possiamo sopportare certe affermazioni.

Il basso grado di qualità della gestione della comunicazione per il progetto di interramento ha sicuramente creato una discrepanza tra l’amministrazione comunale e i cittadini e, nonostante siano anche evidenti errori di realizzazione, si tenta ancora di mascherare il non saper cosa fare né come fare per fronteggiare le conseguenze sulla viabilità derivanti dall’ inarrestabile colata di cemento su Doccia e, prossimamente, sul suo parcheggio pubblico.

La società TERNA S.P.A. sulla quale è stata scaricata la responsabilità per l’abbattimento dei tigli, nell’assemblea pubblica del 13 maggio 2019, ha invece ribadito che avrebbe potuto procedere con l’interramento dell’elettrodotto mantenendosi con gli scavi alla distanza prevista dal “Regolamento del verde urbano del Comune di Sesto Fiorentino” proprio per tutelare gli alberi come richiesto espressamente dal Commissario prefettizio con una nota del novembre 2015.

Dai documenti è stato pertanto facile risalire alla volontà dell’amministrazione attuale che ha scelto di procedere all’abbattimento dei tigli per realizzare una pista ciclabile, in concomitanza con i lavori di interramento dell’elettrodotto, che a tutt’oggi non è stata neanche progettata.

Una comprovata assenza, quindi, di una descrizione precisa di cosa un progetto deve realizzare e un mancato monitoraggio dell’avanzamento dei lavori per verificare che quanto sia stato realizzato sia conforme a quello che era l’obiettivo iniziale.
Tutto appare improvvisato, senza una linea razionale di conduzione, tutto vago, senza definizione di date e di tempi.

Tenendo conto che per l’iniziativa comunale “Bilanciamoci” i cittadini hanno presentato un progetto per la sistemazione dell’area nord del viale XX Settembre e che questo progetto è risultato anche vincitore, questo è prova che su questo viale non esiste nessuna progettazione.

Mentre nel mondo la temperatura si sta innalzando e le città sono sempre più invase dallo smog, a Sesto Fiorentino si continuano ad abbattere gli alberi che con la loro capacità di assorbimento dell’anidride carbonica, con la loro produzione di ossigeno, con la loro ombra potrebbero certamente contribuire a ridurre questo problema planetario.

Invece hanno raso al suolo anche i 33 pini di viale Machiavelli e si apprestano ad abbatterne altri 29 nel giardino della Lucciola “ per esigenze di progetto” e poi, quando saranno pronti a cementificare l’area Ginori, falceranno anche i pini del viale Giulio Cesare…

Eppure nel programma elettorale la #bellasesto decantata non era certo questa! Ecco la #bellasesto che avevano in mente. Veramente una #bellaballa.

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