Teatro Della Limonaia – Teatro di Residenza Artistica Multipla: stagione 2024/25 completa

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Foto ECLETTICA_ph Gianpaolo Becherini

T.R.A.M Teatro di Residenza Artistica Multipla
TEATRO LIMONAIA di Sesto Fiorentino (FI)

Atto Due Ets – Teatro della Limonaia Ets – Company Bly
presentano
STAGIONE 2024-2025

Il larice
albero cosmico lungo il quale scendono il sole e la luna

Koinonia
il popolo degli alberi

“La civiltà alpina comincia con l’uomo che taglia gli alberi”. Mario Rigoni Stern aveva poco più di 40 anni quando cominciò a piantare gli alberi intorno a casa sua, in montagna, con un gesto che se in città appare gentile in montagna diventa sovversivo. “Perché rovinare un prato mettendo giù pini e betulle che non danno nemmeno frutto?”
Pensando a L’arboreto salvatico di cui ci racconta Rigoni Stern ci siamo fatti l’idea che il nostro teatro assomigli proprio a quell’arboreto. La compresenza nello stesso luogo di più realtà artistiche, che per spazi e stili, senso e sensi ma soprattutto per incroci tra mezzi e persone, tra linguaggi e cose, genera quel bosco che pur differente in superficie comunica in profondità, condividendo il cibo e le risorse in un’azione di scambio e cura reciproca.
Continuiamo a parlare del teatro nel suo senso civico di comunità, e la nostra multi residenza è già una piccola comunità. Rimaniamo convinti della necessità di un senso orizzontale della comunità che non si basa sulle gerarchie ma sull’idea che l’umanità si promuove e si emancipa attraverso la collaborazione di ciascuno secondo le proprie possibilità. Ogni persona ha in sé un seme- è un albero- che contiene un valore e una dignità. E continuiamo a parlare della scena come uno spazio aperto in cui allenare, allenarci alla relazione e allo sguardo plurale che ci permette ogni volta di rimettere in gioco ogni cosa, noi stessi per primi.
Presentiamo una stagione in cui ogni evento performativo, sia esso danza o prosa, o mostra o concerto, costituisce un elemento del nostro ‘arboreto’ che va ad arricchire quella biblioteca di sensi e informazioni che ogni oggetto artistico porta.
Vi consegniamo quindi una multi stagione che è fatta delle nostre piccole e diverse piante col gesto per noi ‘sovversivo’ di credere che proprio la diversità contenga un valore, che non toglie ma aggiunge e che offre al singolo una dimensione collettiva.
“Insomma dall’albero singolo si passa al gruppo, dal gruppo al bosco …. alla foresta”.

Domenica 27 ottobre 2024 – ore 17:00
[rassegna a cura di Atto Due]

Strada Maestra
NARDINOCCHI/MATCOVICH
di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich
scena Bruno Soriato e Giuseppe Frisino
sound design Dario Costa
light design Chiara Saiella
foto Simone Galli
produzione Florian Metateatro

con il supporto di Sementerie Artistiche, Ass. Ippocampo, Ferrara OFF, Laagam-ORA | IntercettAzioni Centro di Residenza della Lombardia, Teatri di Vita, Elsinor / Teatro Cantiere Florida, TRAC – Centro di Residenza Pugliese, Theatron 2.0

progetto vincitore Bando CURA 2023, Life is Live – un progetto di Smart e Fondazione Cariplo, Bando Verdecoprente 2022, Bando OFFline 2023
progetto finalista Premio Cantiere Risonanze 2022

Esiste un patto tra noi e la natura? Riusciamo ad osservarla? Noi siamo città o natura?
A queste domande non avevamo una risposta.
Per questo, con Strada maestra, siamo “usciti” dalla città in cui viviamo e abbiamo esplorato nuovi territori e incontrato molteplici umanità, che vivono e lavorano a contatto stretto con la natura.
Nel rapportarci ai luoghi attraversati e alle persone incontrate ci siamo dati un obiettivo: osservare tutto in modo oggettivo, sospendendo l’io e il giudizio. Le regole dell’osservazione oggettiva vengono condivise anche con il pubblico, in quanto lo spettacolo si apre proprio con una breve camminata d’ osservazione oggettiva del territorio in cui ci si trova.

Da mercoledì 6 a domenica 10 novembre 2024 – ore 20:30
[rassegna a cura di Atto Due]

Le Case del Malcontento
Dal romanzo di Sacha Naspini
Drammaturgia Simona Arrighi e Luisa Bosi
Regia Simona Arrighi
Con Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri, Roberto Gioffrè, Francesco Mancini
Creazione sonora Isabelle Surel
Disegno luci Roberto Cafaggini
Cura dei movimenti Giulio Santolini
Costumi Francesca Leoni
Assistente alla regia Angelo Castaldo
Tecnico Brando Nencini
Produzione Atto Due/Murmuris

Le Case è un borgo millenario nell’entroterra maremmano.
Gli abitanti di questo sprone di roccia perduto tra le nebbie e scosso dai terremoti, annaspano nella vita e cercano di mettere a riparo dalle sventure le loro goffe esistenze. Sono immobili e folgorati nel loro destino, intrappolati gli uni con gli altri e con un feroce bisogno di andare a fondo tutti insieme.
La lingua è dura e sferzante come una frusta, rafforza un immaginario potente e sanguigno. A volte si sorride ascoltando certe espressioni che rivelano la brutalità di questi personaggi grazie all’ironia spietata propria di quelle terre.
Lo spettacolo si muove come la ballata festante di un paese intero e segue queste creature che confessano le terribili vicende di cui si fanno protagonisti. Protagonisti sì, ma inconsapevoli, barbari al comando di vite miserabili. Le loro storie disegnano un universo sospeso tra il reale e il fantastico, metafora della nostra parte più oscura.

Sabato 16 novembre 2024 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

H2O
danza, musica, immagini video e virtuali
Ian Birse, Laura Kavanaugh, Charlotte Zerbey, Alessandro Certini
co-produzione di Company Blu / Instant Places
(prima assoluta)

Un sistema formato da molte molecole può disporsi in varie configurazioni a seconda della sua energia totale. A temperature più alte (energie più elevate), le molecole hanno più configurazioni, sono più disorganizzate e possono muoversi più liberamente (fase gassosa). A temperature basse, le molecole hanno un numero più limitato di configurazioni (liquido). Se la temperatura scende, si dispongono in configurazioni specifiche, solide.
In un recente articolo, dei ricercatori hanno misurato proprietà fisiche sorprendenti dell’acqua a 50°, normali condizioni atmosferiche. Come è possibile?
Una molecola d’acqua, H2O, può essere raffigurata come una punta di freccia: due atomi di idrogeno fiancheggiano l’atomo di ossigeno.
La scoperta è un entusiasmante esempio di come la sostanza più familiare abbia ancora segreti. Comprendere l’H2O a diverse temperature potrebbe far luce sul funzionamento dei sistemi biologici.

Sabato 23 novembre 2024 – ore 20:30
[rassegna a cura di Atto Due]

Varietà Nazionale
TEATRO ELETTRODOMESTICO
testo Eleonora Spezi
scena e figure Eleonora Spezi
con Matteo Salimbeni ed Eleonora Spezi
produzione Atto Due ETS

Benvenuti al Varietà Nazionale, una serata che offre numeri di arte varia, con star di fama tricolore e attrazioni di vario genere. I personaggi che si esibiranno sono accomunati dall’essere italiani, mostruosi e dal non provarne vergogna. Coloro che presentano queste caratteristiche non sono pochi ma il nostro presentatore è riuscito a convocarne un bel gruppetto. Non sono di primo pelo, sono forse un po’ démodé, polverosi, non abbastanza da essere nei libri di storia ma sufficientemente da essere nei nostri peggiori incubi. Spunteranno da un’insolita baracca e saranno maschere, marionette, pupazzi e burattini.
Nel frattempo i nostri elettrodomestici si inceppano, si rompono e vanno a morte sicura grazie all’obsolescenza programmata, ricordandoci che tutto ha i giorni contati.
Una serata in cui il teatro di figura incontra il politico e l’assurdo, e ci permette di salvare dalla discarica qualunque rottame.

Teatro di figura per adulti.

Venerdì 6 dicembre 2024 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Red Carpet
danza e coreografia Valentina Sechi
voce Felicita Busoni
produzione Versiliadanza in collaborazione con Università di Malmö (Svezia)
Red Carpet è un concerto per corpo e voce che spaziando tra presente e passato, indaga forme per esorcizzare la repressione nel Femminile, partendo da una riflessione sulla politicizzazione del privato della donna contemporanea. “Il femminile” inteso come archetipo collettivo, ha dovuto da sempre escogitare modi e maniere per manifestarsi e sopravvivere nella sua essenza. Sul Red Carpet sfilano immagini di Donne che incarnano l’utilizzo del corpo e delle tecniche estese della voce, le grida di un “trauma collettivo” che soffoca l’espressione del sé. Corpo e voce sono i protagonisti, simboli di censura ed espressione per eccellenza e vengono utilizzati come mezzo di esplorazione individuale e come espressione collettiva. Su questo tappeto rosso, metafora di esposizione pubblica formale, la cantante cerca di dare voce a coloro cui viene detto di tacere e la danzatrice di dare corpo alla catarsi, in un susseguirsi di anarchiche fragilità e feroci desideri di sopravvivenza.

a seguire

Affinità
coreografia Ricky Bonavita
interpreti Valerio De Vita e Ricky Bonavita
musica originale Michelangelo Lupone
Produzione PinDoc in collab. con il C.R.M. di Roma con il contributo del MiC e Regione Sicilia

Siamo in un’epoca in cui il turbine tecnologico è sempre più incalzante e dirompente, eppure le relazioni umane continuano a riproporre le tematiche, i giochi, le dinamiche e le problematiche di
sempre; cambiano solo le modalità di accesso e di connessione, come ci si approccia e ci si rapporta. Tutto ciò diventa pretesto per un’esplorazione coreografica che traduce i tentativi
relazionali tra le persone mediante simboliche lotte tra i performer.
Avvicinamenti e allontanamenti vengono percorsi nella logica della dipendenza “with and without you” e dei giochi di potere. Nel frattempo, la ricerca dell’altro, espressa come tentativo di riempire il vuoto dato dalla propria incostanza e fragilità, sembra mettere in luce una faticosa mediazione tra la difficoltà all’abbandono dell’essere umano, il desiderio e l’amore. In Affinità ci troviamo di fronte a una traccia narrativa molto forte che si svolge tra situazioni ironiche e al tempo stesso drammatiche, rivelandosi allo spettatore nel pieno delle proprie emozioni.

Sabato 7 dicembre 2024 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Star
con Teri Weikel
drammaturgia e regia Rita Frongia
co-produzione Artisti Drama, Versiliadanza, Fondazione Armunia, Teatro delle Moire

Talvolta, coi miei quattro pensieri e le mie tante ossa, a rimirare il cielo sto.
Fuck! Il bicchiere non si stacca, non si stacca.
Concludo che il bicchiere non si stacca.
E ora che ho concluso, che cosa ho concluso?
Balletterò un po’. Un ballettino fra me e me.
I’m great. I’m a tiger. Grrrr. E dopo che ho ruggito? What now?
Toh!
Guarda un po’ cosa si nasconde nelle mie mutande: una caramella.
La mangio tutta tutta la caramella e la carta mi incarta, non si stacca non si stacca!
Che far? Come Star? Star bene o star male? Nel dubbio faccio un balletto.
E quanti dialoghi amazing faccio fra me e me. Rido tantissimo. Tantissimo.
Con tutto il corpo rido. Tantissimo. Fa quasi male.
Star dentro o fuori? Star in or out?
Esco. Mi avvicino a voi. Avvicino le tante ossa delle mie mani, porgo il mio lungo scheletro.
Posso star così vicina a dire quel che danzo o a danzare quel che dico?
Think about it people.
Fuck people.
You are out people.
I’m great.
Talvolta.

Sabato 7 dicembre 2024 – ore 21:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Io lei me
coreografia e regia Patrizia Cavola, Ivan Truol
performer Valeria Loprieno
Voce registrata Patrizia Hartman
musiche originali Epsilon Indi
costumi Medea Labate
luci Danila Blasi
Produzione: Atacama con il supporto del MiC – Ministero della Cultura

Io, lei, me. Lo sguardo mette a fuoco… dentro. Una donna. Galleggiare tra sentimenti contrastanti. Le infinite e innumerevoli sfaccettature dell’animo umano, che può passare dalla gioia al dolore, dalla paura allo stupore, dal piacere alla vergogna in un frangente di secondo.
Svelare le contraddizioni dell’animo umano, slanci e cadute, repentini cambiamenti e contraddizioni
insanabili.
La destrutturazione dei movimenti, la loro segmentazione e frammentazione, navigare nella propria natura, nella propria condizione esistenziale.
Forza e fragilità, coraggio e paura come stati legati e coesistenti, indagine su uno stato di svelamento spirituale, ricerca performativa sul corpo eroico femminile, nudo nella propria esposizione, senza pelle né difese.

Domenica 8 dicembre 2024 – ore 17:00
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Fall
Di e con Sara Capanna
musica Pietro Borsò
produzione Company Blu

La ricerca avrà come punto di partenza gli elementi dello specchio e dell’acqua in relazione al corpo e al movimento, allo sguardo e le relative prospettive e prossemiche. I temi da sviluppare sono la frammentazione del corpo, la perdita dei margini e dei confini rispetto agli elementi dell’ambiente circostante con l’intento di creare altri corpi; Indagare l’esposizione allo sguardo dell’altro e quindi la fragilità e la vulnerabilità. Un percorso che va dalla ricerca dell’animalità, del corpo che sta nel contatto con la fatica della durata e la trasformazione fino alla ricerca di una identità attraverso l’incontro con l’alterità. Gli elementi centrali saranno il dialogo costante tra la vita e la morte, il sogno, il ricordo e l’immaginazione, la percezione e il riconoscimento dell’altro da sé.

Sabato 14 dicembre 2024 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Hope
Idea e regia Ariella Vidach, Claudio Prati
Danzatori Sofia Casprini, Roberta Di Serio, Carmine Dipace, Francesca
Linnea Ugolini, Giuseppe Zagaria
Creative technologist VR Simone Verduci
Operatore regia mediale Simone Assi
produzione AiEP Avventure in Elicottero Prodotti, in collaborazione con MIC – Ministero della Cultura, Comune di Milano, MEET Digital Cultural Center e DECS Divisione Cultura Canton Ticino/Swisslos

Con l’avvento dei social media e della realtà virtuale, si sta definendo un nuovo concetto di corpo, un corpo spinto ben oltre la sua forma fisica e biologica tradizionale, un corpo che può interagire e comunicare attraverso immagini, testi e video, e che sfugge completamente l’esperienza fisica, sensoriale corporea, fondamentale per consolidare e radicare le esperienze.
HOPE intende affermare l’importanza della materialità del corpo e, per estensione, quella dell’esperienza fisica, anche in relazione ai nuovi corpi che il progetto scruta nei diversi aspetti: dal corpo sociale a quello tecnologico, dal corpo biologico al corpo politico. Il progetto mira a riconoscere in ognuno di questi una parte fondamentale dell’esperienza del nostro presente, fornendo spunti per comprendere come il concetto di corpo si stia evolvendo.

Domenica 15 dicembre 2024 – ore 17:00
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Eclettica
Progetto di Alessandro Certini e Charlotte Zerbey
Musica Silvia Bolognesi, Nicola Vernuccio, Griffin Rodriguez, Spartaco Cortesi
Danza Claudia Catarzi, Nicola Cisternino, Sara Sguotti, Fabio Bergaglio, Charlotte Zerbey, Alessandro Certini
Produzione Company Blu

Eclettica indaga largamente le teorie prelinguistiche: intuizione ed apprendimento, trasmissione ed empatia, i collegamenti immateriali ed innati del linguaggio. Una “grammatica universale” direbbe Noam Chomsky, un omaggio a quell’organo latente prelinguistico che costituisce il 95% della facoltà di linguaggio prima che essa venga esternata e strumentalizzata. Una capacità stupefacente che tra tutti gli esseri viventi non solo gli umani possiedono.
Gli umani immagazzinano esperienze, informazioni, fiutano, smistano e individuano nell’atto della creazione espressiva. Consapevoli di essere consapevoli, capaci di pensare e contemplare, fanno tutto ciò da un’origine totalmente animale. Tuttavia spesso temiamo di essere animali, essere parte di una relazione divisa, avendo ordinato un sistema attorno al nostro sé razionale.

Domenica 22 dicembre 2024 – ore 17:00
[LINEA_R Teatro Ragazzi]

Scimmiotto e Tripitaka
drammaturgia e regia Giordano V. Amato
con Amandine Delclos e Andrea Chiapasco
produzione Il Mutamento Zona Castalia
In collaborazione con Accademia dello Spettacolo

Lo spettacolo è liberamente ispirato all’omonimo romanzo cinese Il viaggio in Occidente, scritto attorno al 1570 da Wu Cheng’en. Quest’opera è ritenuta una delle maggiori della letteratura cinese, e ha ispirato numerosi prodotti popolari, da Dragon Ball al recente videogioco Black Myth: Wukong.
Il lungo racconto prende spunto dal viaggio, realmente compiuto nel VII secolo dal monaco buddhista Xuanzang, dalla Cina all’India, alla ricerca dei testi sacri del buddhismo Mahayana o “del Grande Veicolo”.
Le avventure di Scimmiotto avvicinano i ragazzi alla conoscenza di culture e tradizioni distanti dalla nostra, quindi ai temi dell’integrazione, della tolleranza, della pacifica convivenza, dell’incontro e dello scambio tra differenti culture, nel rispetto delle singole identità.

Adatto al pubblico di qualsiasi età.

Domenica 12 gennaio 2025 – ore 17:00
[LINEA_R Teatro Ragazzi]

Pelle d’Asino
testo e regia Riccardo Rombi
coreografia di Roberto Sartori
con Giorgia Calandrini
danzatrice Letizia Filippucci
suoni e live electronics Giovanni Magaglio
costumi Manuela del Panta
una produzione Compagnia Catalyst
in collaborazione con Kaos Balletto di Firenze

Pelle d’Asino è una fiaba di trasformazione. Una giovane ragazza è chiamata a fronteggiare le sfide della crescita: la protagonista si ribella al padre e cerca nella fuga la propria salvezza dall’autoritarismo senza giustizia, lottando con coraggio per la propria libertà. La consapevolezza di sé e del proprio valore è il punto di arrivo di questo viaggio di trasformazione.
Il racconto indaga le radici delle relazioni familiari più ancestrali e i sentimenti che li governano e si apre così a diversi piani di lettura: dal fondamento della fiaba nelle intense sfaccettature di cui Giorgia Calandrini colora i personaggi, alle emozioni che emergono dai suoni di Giovanni Magaglio e dalla danza di Letizia Filippucci. Sensazioni che si uniscono e parlano alla parte più interiore dello spettatore.

Adatto al pubblico di qualsiasi età.

Venerdì 17 gennaio 2025 – ore 17:00
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Peer Coaching
Company Blu accoglie il progetto Erasmus della
Compagnia “GRAND BAL” di Tolone (F) con le
coreografe-tutor Isabelle Magnin, Micheline Lelièvre

In questo progetto sono gli artisti di diverse generazioni che «conducono le danze». Il territorio pensato come un’alchimia costituita dalla sua geografia stessa, dai viventi di oggi, ieri e domani, dall’identità degli abitanti, fino alle cooperazioni e alle tensioni esistenti tra persone che ci vivono: un insieme di fattori che ne fanno la sua identità.

Composition N.1 What’s Next?
performer Giulia Pardi, Pietro Borsò, Alice Milani, Sara Capanna, Andrea Kreisel, Giuls Paoli, Claudia Tura.

Cosa viene dopo? Cosa troveremo in quel luogo indefinito che sarà? Quale sarà il nostro prossimo passo, come individui, come gruppo, come esseri danzanti, come esseri umani?
Ascoltiamo lo spazio che fisicamente occupiamo, lo percepiamo e prendiamo decisioni. Dove ci condurranno?
Il collettivo DOP.O è nato dalla formazione DOP 2023/24 di Company Blu, vuole sperimentare pratiche e tecniche d’improvvisazione per dare vita ad una composizione istantanea che condurrà inevitabilmente verso quel che sarà dopo. Durante il training del peer to peer DOP.O intende portare le prospettive individuali a contatto con un gruppo, condividere, ascoltare e accogliere per far emergere composizioni nel qui ed ora.
Il prossimo passo? Vedremo.

a seguire

Poetic Ground
Gruppo di ricerca sull’improvvisazione
nato all’interno del progetto Landscapes for Composition

(Organismi di pelle) in movimento. Uniti da un ramo d’edera invisibile. Ascoltano, accolgono, trasformano, parlano. Nessuno sa quale sarà il prossimo gesto. Respiro. Attraversati, complici del cambiamento dello spazio e del tempo. Come politica, la presenza; come mezzo, la cura.

Sabato 18 gennaio 2025 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Fermentazioni 18012025
Julyen Hamilton, Alessandro Certini, Charlotte Zerbey, Claudia Catarzi…
Musica dal vivo Edoardo Ricci, Nicola Vernuccio
produzione Company Blu

Nel panorama delle arti performative l’improvvisazione, per la sua caratteristica di non fissità, è creata direttamente in scena. Essa necessita di un particolare contatto con lo spazio, di un forte rapporto di collaborazione tra gli interpreti, di capacità comunicative con il pubblico. Tra le modalità della composizione istantanea questo formato partecipativo, sorprendente e provocatorio, si nutre della mobilità del pensiero e delle tecniche di movimento, stimola l’intelligenza collettiva, il dinamismo, la creatività.

Domenica 19 gennaio 2025 – ore 17:00
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Trip
[LINEA_R Teatro Ragazzi]
(Performance interattiva per bambini da 2 a 5 anni e famiglie)
Progetto a cura di Agnese Lanza, Martina Francone, Sara Campinoti
Produzione Fika

TRIP è una performance di danza interattiva per bambini e famiglie che vuole intercettare la fascia di età dei più piccoli (2-5 anni).
La performance vuole essere un’occasione per i più piccoli per mettersi in relazione con gli altri, con la musica e con il corpo, ma vuole essere anche un’occasione per i genitori per partecipare ed osservare i propri figli interagire in uno spazio protetto e pensato per loro.
Come la produzione precedente anche questa si basa sulla relazione con lo spazio scenico, uno spazio creato ad hoc per i piccoli spettatori, che propone un immaginario fatto di forme astratte e geometrie da comporre utilizzando la propria fantasia. L’ispirazione di partenza è il libro per la primissima infanzia “Pezzettino” di Leo Lionni, in cui viene efficacemente raccontato un viaggio alla ricerca dell’identità tramite il confronto con l’altro.

Domenica 19 gennaio 2025 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Grape Juice Dop
Evento speciale
con gli iscritti alla formazione DOP – Danza d’Origine Personale di Company Blu

Questo lavoro esplora i percorsi insoliti che i nostri movimenti interiori hanno da offrire e l’interesse del percorso desiderato da ogni persona coinvolta, creando una rete di potenzialità. Il movimento più minuto può creare il più grande effetto a catena e come raggiunge molti angoli nascosti.
Come possono i movimenti microcosmici evolversi in ampie linee di energia?

Da una prospettiva di accoglienza delle imperfezioni e dell’impermanenza, invito me stesso, le partecipanti DOP e gli spettatori a una danza di cambiamento e di mobilità profonda. Come possiamo creare mobilità tanto tra le parti del corpo quanto tra le idee e lasciare che l’attrito e la dissonanza prendano il loro posto all’interno della performance?

Sabato 25 gennaio 2025 – ore 20:30
[rassegna a cura di Atto Due]

Piaf
con Veronica Rivolta
scritto e diretto da Federico Malvaldi
costume di Marta Montanelli
luci di Federico Malvaldi
produzione Remuda Teatro ETS

Un viaggio nella vita della cantante de’ La Vie En Rose. Una storia tormentata che inizia su un marciapiede di Parigi, davanti al numero 72 di rue Belville: meno di due chilometri dalla tomba del Père Lachaise dove adesso riposa in un trionfo di fiori.
Una donna troppo piccola, per una voce così grande. Questo dicevano di lei. E da questo aneddoto si sviluppa un racconto fatto di musica, amore, autodistruzione, disperazione e momenti di intensissima felicità.
Al centro di tutto, oltre alla vita, ci sono le sue canzoni più celebri – Je Ne Regrette Rien, Padam Padam, Hymne A L’Amour – e soprattutto la sua voce vibrante e potente, capace di raggiungere picchi di intensità così alti da dimenticare che il corpo che la contiene sta lentamente morendo a causa di un’esistenza sregolata. Un’esistenza che solo i più grandi e i più disperati si possono permettere di vivere.

Domenica 26 gennaio 2025 – ore 17:00
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Trip
[LINEA_R Teatro Ragazzi]
(Performance interattiva per bambini da 2 a 5 anni e famiglie)
Progetto a cura di Agnese Lanza, Martina Francone, Sara Campinoti
Produzione Fika

TRIP è una performance di danza interattiva per bambini e famiglie che vuole intercettare la fascia di età dei più piccoli (2-5 anni).
La performance vuole essere un’occasione per i più piccoli per mettersi in relazione con gli altri, con la musica e con il corpo, ma vuole essere anche un’occasione per i genitori per partecipare ed osservare i propri figli interagire in uno spazio protetto e pensato per loro.
Come la produzione precedente anche questa si basa sulla relazione con lo spazio scenico, uno spazio creato ad hoc per i piccoli spettatori, che propone un immaginario fatto di forme astratte e geometrie da comporre utilizzando la propria fantasia. L’ispirazione di partenza è il libro per la primissima infanzia “Pezzettino” di Leo Lionni, in cui viene efficacemente raccontato un viaggio alla ricerca dell’identità tramite il confronto con l’altro.

Sabato 1 febbraio 2025 – ore 20:30
[rassegna a cura di Teatro della Limonaia ETS]

Tondelli Reading
a cura di Bruno Casini e Cricket’s Lullaby
Ingresso gratuito su prenotazione

Tondelli Reading è un appuntamento annuale di Intercity Winter 2025 dell’associazione culturale Teatro della Limonaia ETS.
Tondelli Reading è una serata di letture e non solo, un happening dedicato allo scrittore emiliano, in occasione della 3a edizione rivista e ampliata di Tondelli e la musica, colonne sonore per gli anni ’80 a cura di Bruno Casini.
I Cricket’s Lullaby sono una band fiorentina nata tre anni fa. Ha all’attivo un album d’esordio apprezzato in tutta Europa.
Sto per ore e giorni e notti a inseguire una parola, quella sola parola. Non mi interessano le trame, i plot, quelle stronzatine lì. Roba da televisione, io non perdo tempo dietro a delle sceneggiate da terzo mondo, che roba! Io vado con l’orecchio. Cerco semplicemente di far sì che le parole mute della pagina diffondano il loro suono, la loro voce…..
Pier Vittorio Tondelli

Domenica 2 febbraio 2025 – ore 20:30
[rassegna a cura di Teatro della Limonaia ETS]

Le voci della sera
dall’omonimo romanzo di Natalia Ginzburg – per la prima volta in teatro
adattamento per la scena, regia e con Silvia Frasson
musiche originali Guido Sodo
abito di scena Elena B Vintage Torino
disegno luci Andreas Froeba
foto di scena Antonio Viscido
foto promozionali Valentina Fontanella
produzione Archètipo

Un paese e le sue voci. Una madre, una figlia e le vite degli altri. Una struggente storia d’amore, come tutte. La vita così com’è, senza fronzoli. Lo sguardo nudo di Natalia Ginzburg si incontra con il teatro di emozione di Silvia Frasson. Nella narrazione de “Le voci della sera” – che arriva in teatro per la prima volta- Silvia Frasson veste i panni e lo sguardo di Elsa, protagonista a cui la Ginzburg affida il racconto di questo struggente e veritiero romanzo sulle relazioni, sui rapporti umani, sulle abitudini e disabitudini d’amore, sui sentimenti da cui non tutti si lasciano travolgere, sui pensieri che troppo spesso vengono sotterrati per poter continuare a vivere. Ritratto perfetto di un modo indeciso e impermeabile di vivere la propria vita e le relazioni con gli altri. Tutti i personaggi passano attraverso il corpo di una sola attrice: alcuni di loro animano scene e momenti esilaranti, dialoghi pieni di ironia, strappano sorrisi e leggerezza, altri riempiono lo spazio scenico di travolgente sentimento, per cui si rimane senza fiato.

Domenica 9 febbraio 2025 – ore 17:00
[rassegna a cura di Teatro della Limonaia ETS]

Irlanda in Fabula 2
La Furia di Banshee!
[LINEA_R Teatro Ragazzi]
Intercity Young/ Pupi di Stac
di e con Enrica Pecchioli
arpa Stella Cecchi
elementi scenici Davide Lazzarini e Simone Zini
fascia di età 4-10 anni

Banshee (ossia donna del colle delle fate) è uno spirito molto conosciuto sull’isola color smeraldo, si dice appaia in svariate forme e sia riconoscibile per le sue urla penetranti; questa creatura affascinante, originaria del folklore celtico appartiene al “piccolo popolo”, gli abitanti del mondo magico irlandese.
Nella verde Erin, paese di incantesimi, la Banshee è la più potente delle fate, la signora delle magie, dei sortilegi, di tutte le meraviglie. Nessun uomo, neppure un druido, può lottare contro i suoi poteri. In Irlanda In Fabula 2 Banshee è una piccola fata bambina, splendida nel suo abito d’oro ma arrabbiata, tremendamente arrabbiata. La sua ira si gonfia e cresce a dismisura manifestandosi in atti concreti e magici: Banshee cammina sull’erba e il suolo prende fuoco, Banshee solleva una mano e non vi è alcuna pietà per i neri scogli scaraventati nel cielo, né per le onde dell’oceano costrette a gonfiarsi, né per i pesci, né per gli uccelli, né per i marinai.

Da venerdì 14 a domenica 16 febbraio 2025 – ore 20:30
[rassegna a cura di Teatro della Limonaia ETS]

Il bacio della donna ragno
di Manuel Puig
scene, costumi, luci e regia Dimitri Milopulos
con Samuele Picchi e Gabriele Giaffreda
e la partecipazione straordinaria di Teresa Fallai
produzione Teatro della Limonaia ETS

La storia di due detenuti il cui destino si incrocia all’interno di una piccola cella in un carcere. Valentin, incarcerato e torturato perché leader di un movimento politico di opposizione e Molina, omosessuale, arrestato per atti osceni. Per evadere con la mente, unico appiglio di libertà per entrambi, dalla ingiusta e pesante prigionia, Molina trasporta Valentín in un mondo immaginario, attraverso il racconto di intrecci di trame di film e delle loro protagoniste. Ma allo stesso tempo mentre i due trovano modi per coesistere, lasciando spazio alla propria libertà, rivalutando possibilità di amicizia e di desiderio, frustrazione e appagamento carnale e morale, dietro le loro spalle il potere del Potere intreccia una ragnatela che li sterminerà. Il testo è diventato famoso negli anni 80/90 per via della versione cinematografica con William Hurt nei panni di Molina.

Sabato 1 e Domenica 2 marzo 2025 – ore 20:30
[rassegna a cura di Teatro della Limonaia ETS]
Domenica 2 marzo anche alle 17.00 per i ragazzi

Lettera del soldato e Lettera di bambola
di Barbara Nativi
scene, costumi, luci e regia Dimitri Milopulos
cast da definire
produzione Teatro della Limonaia ETS

Il progetto Lettere è stato ideato da Barbara Nativi alla fine del millennio scorso… Si tratta di un progetto di scrittura e di spettacolo aperto che la Nativi ha basato su vere lettere – o richieste di lettere – forma antica di corrispondenza, per esplorare attraverso questa via privata la natura umana.
Lettere di bambole, macellai, giovani solitari, parrucchiere, anziani, soldatini zoppi: oggetti o persone, giocattoli o umani che si trovano ai margini, fuori delle linee di interesse di una società dalle orecchie piccole e atrofizzate. La lettera resta, con la sua straordinarietà e la sua immagine un po’ antica e demodé, l’unico strumento a loro disposizione per mandare un messaggio -diretto, forte e mai lamentoso- al loro interlocutore privilegiato. A distanza di tanti anni della creazione del progetto originario, il Teatro della Limonaia ETS nel 2025 ridà vita nuova a questi due bellissimi esemplari di lettera / spettacolo, per piccoli e grandi spettatori.

Da venerdì 7 a domenica 9 marzo 2025 – ore 21:15
[rassegna a cura di Teatro della Limonaia ETS]

Sesto Jazz Festival
Dodicesima Edizione
a cura della Scuola di Musica di Sesto Fiorentino “Bruno Bartoletti”
in collaborazione con Music Pool- Network Sonoro e Teatro della Limonaia ETS
Dal 7 al 9 marzo 2025 torna Sesto Jazz Festival, la rassegna organizzata annualmente dalla Scuola di Musica di Sesto Fiorentino “Bruno Bartoletti” per offrire agli appassionati della musica afro-americana una panoramica di proposte di grande qualità e attualità. Anche la prossima edizione si snoderà lungo il tradizionale arco di 3 giorni prefigurandosi come una delle più ricche di sempre: una carrellata di eventi in cui si susseguiranno grandi concerti con artisti di caratura internazionale, con un occhio di riguardo al Jazz italiano e ai migliori talenti delle nuove generazioni. Una imperdibile occasione anche per chi voglia avvicinarsi per la prima volta alla magia del Jazz, la cui suggestione troverà ancora una volta nel Teatro della Limonaia uno spazio ideale, un luogo capace di rendere la fruizione sonora un’occasione per vivere un’esperienza di grande coinvolgimento emotivo.

Sabato 15 marzo 2025 – ore 20:30
[rassegna a cura di Atto Due]

Disastri
di e con Silvia Lemmi, Marco Fiorentini, Matteo Ceccantini
cura, messa in scena e scrittura scenica Francesco Cortoni
produzione Pilar Ternera

Disastri si interroga sull’utilità di avere una voce quando non abbiamo messaggi da trasmettere, parole da dire o verità da rivelare. Quattro performer intrappolati in una serie infinita di situazioni grottesche, circondati da apparati tecnologici come cellulari, cavi, telecamere e microfoni che nascono e piangono come bambini o crescono come foreste e piante carnivore, pronti a fare tutto tranne amplificare il suono e la voce di chi ci si avvicina. Disastri vuole esplorare la complessità dell’era contemporanea e la difficoltà di trovare
orientamento nel diluvio e nelle inondazioni continue di informazioni. Prima tappa di un lavoro triennale della Compagnia Pilar Ternera, Disastri apre la trilogia dedicata agli Eroi Perdenti, al tema della fine e della perdita di senso che stiamo vivendo.

Domenica 16 marzo 2025 – ore 17:00
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Dawns from Tomorrow
Score di Max Barachini e Elena Giannotti
Evento speciale
con gli iscritti alla formazione DOP – Danza d’Origine Personale di Company Blu

Quando si giunge all’inizio: l’alba.
Il vuoto non nasconde ma impara,
si dispone a prescindere da chiunque
vediamo se può essere consistente e proviamone la forza.
Se ne gioca solo l’ultimo stralcio.

Sabato 29 marzo 2025 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Peer Coaching
Peer Coaching (conduzione alla pari) da anni offre ad artisti e giovani professionisti di lavorare in teatro sulle proprie progettualità; permette loro di arricchirsi reciprocamente attraverso la pratica e la conoscenza delle esperienze proprie e altrui, e di portare la propria ricerca sul campo.

Radici di Luna
di e con Iolanda Del Vecchio

Indagine sull’identità femminile nel legame con la natura ed il concetto di cura.
Muovere e lasciarsi muovere dallo spazio e dal tempo.
Abitare la carne, che diventa celebrativa, in un processo di trasformazione per esplorare l’interezza.

a seguire

Di-Battiti Corporei
di Mara Roberto
a cura di Collettivo CRAC
con Mara Roberto, Silvia Brazzale, Andrea Bianca Maragliano
Sonorizzazioni a cura di Pietro Borsò

Lo spazio sarà allestito con tre postazioni composte da una seduta e un tavolo con sopra una
macchina da scrivere funzionante. Il pubblico potrà osservare come “spettatore passivo”,
oppure potrà – quando e se lo desidera – di entrare all’interno dell’installazione macchina da scrivere.
Il suono, il ritmo, provocato dall’azione dello scrivere diventerà il tappeto sonoro per coloro che
vorranno danzare e muoversi in tutto lo spazio attorno ai tavoli.
L’atto dello scrivere queste parole farà emergere un ritmo, una sonorità, un tempo, che potrà essere tappeto sonoro di tutte le persone che decideranno di entrare nello spazio e muoversi su e con esso.
Tra fogli, parole, lettere d’amore… in mezzo, tutto può accadere.

Sabato 5 aprile 2025 – ore 20:30
[rassegna a cura di Atto Due]

Woman before a glass
Intorno a Peggy Guggenheim
testo Lanie Robertson
traduzione italiana Gloria Bianchi
interprete Caterina Casini
costumi Stemal Entertainment srl
scenografia Stefano Macaione
regia Giles Smith
produzione Laboratori Permanenti

Performance per una sola attrice, divisa in quattro quadri che raccontano momenti degli ultimi anni di Peggy Guggenheim, quando comprò Palazzo Venier dei Leoni a Venezia dove raccolse la sua collezione d‘Arte moderna. Il linguaggio è disinvolto e trasgressivo, com’era la stessa Peggy. Viene offerta l’opportunità di vivere momenti della vita privata di Peggy Guggenheim, collezionista di Arte Moderna del ventesimo secolo che ha dato una forte impronta alla percezione dell’Arte in Italia e nel mondo. Emergono i suoi punti di forza e le sue debolezze: i sentimenti altalenanti tra mariti e amanti, il rapporto con i figli; le trattative con gallerie e musei; i rimpianti, le nostalgie e lo scivolare lento verso la serenità della fine.
Uno spettacolo basato sul rapporto tra testo e multimedialità, un racconto quasi intimo di Peggy, dove tutto il mondo che la circonda passa attraverso le immagini che scorrono sulla scena tramite la tecnica del video-mapping.

Sabato 12 aprile 2025 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

One, Two, Through
di e con Sara Capanna, Barbara Carulli
produzione Company Blu

“Alle immagini si rimprovera di offrire la possibilità di guardare la sofferenza da lontano, come se ci fosse qualche altro modo di farlo. Ma anche guardare da vicino – senza la mediazione di un’immagine – resta sempre e soltanto guardare”. 
Susan Sontag

Ispirato al testo “Davanti al dolore degli altri” di Susan Sontag che affronta il crudo tema della spettacolarizzazione della violenza. 
A partire dalla domanda “può la rappresentazione del dolore mantenere la sua veridicità?”, le due danzatrici indagano la relazione di due corpi in contatto che si fanno specchio, immagine, forma l’uno dell’altro, per affrontare una sofferenza lontana, e lasciare da parte, seppur per un istante, l’abitudine di distogliere lo sguardo.

a seguire

Potassio (K)
Ideato da Fabio Bergaglio

Il potassio è un ottimo rimedio contro i crampi. I crampi sono un ottimo rimedio contro
l’autodistruzione, ci limitano e obbligano a scegliere le nostre battaglie.
POTASSIO (K) è un manifesto contro la coerenza in quanto semplificante della realtà, caotica e variegata, inconoscibile a causa proprio della sua immensità; un urlo immotivato, un consiglio non richiesto e, in ogni caso, dato maldestramente. POTASSIO (K) è anche un manifesto generazionale: quello dei millenials e della generazione Y, in quanto primi esseri umani ad essere nati all’interno di una delle più grandi rivoluzioni della storia – internet. Figli della possibilità di poter vedere tutto, fare, esplorare ed essere ciò che desideriamo essere… ereditieri di un mondo in cui tutto ci è promesso anche dove l’eredità è stata consumata dalla stessa filosofia e follia capitalista che prometteva la felicità.

Domenica 13 aprile 2025 – ore 17:00
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Performance discorsiva e interattiva di danza
Progetto di Juri Konjar

Contact Improvisation per sua natura è una pratica comunitaria, dove “ciò che è benefico per te è benefico per me, è benefico anche per tutti…”.
Insieme cerchiamo modi di collaborare, di creare contenuti insieme e di convivere. Tuttavia, quando i cittadini di tutto il mondo si incontrano in un piccolo luogo, la politica e altri temi di attualità non possono essere evitati. E così questo incontro nel qui e ora diventa una misura attuale del mondo.
Cosa succede quando, magari dopo un po’ di tempo, le persone si incontrano per vedersi, parlare, praticare insieme e danzare? Quanti argomenti si aprono e vengono elaborati, quante storie si dipanano in quel breve lasso di tempo?
Questo è il resoconto di una pratica ed è anche parte della preparazione di un libro sulla Contact Improvisation che sarà pubblicato l’anno prossimo.

Sabato 26 aprile 2025 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Rizoma
di e con Cecilia Fontanesi e Sara Galassini
Sostenuto da Company Blu, progetto Artisti nei territori Art. 43 / 2024 – MiC e Regione Toscana

“Rizoma” è un progetto collaborativo di Cecilia Fontanesi, danzatrice, coreografa e neuroscienziata e l’artista visivo Fred Hatt. L’iniziato nel 2019 segna la genesi di un’esplorazione delle molteplici intelligenze nei regni animale e vegetale.
“Rizoma” estende il suo ambito tematico immergendosi nel complesso mondo delle reti sotterranee formate dalle radici delle piante e dai funghi.
La performance sfida le definizioni preconcette di intelligenza, mettendo in luce relazioni simbiotiche e di interdipendenza che manifestano differenti e chiare forme di intelligenza biologica, non strettamente umane. Lo spettacolo offre un sentito invito al pubblico, ad assumere altri punti di vista e ad abbracciare organicamente l’intero sistema di interconnessione che lega tutti gli esseri viventi ed è un adattamento per un pubblico italiano con la polistrumentista, vocalista e attrice Sara Galassini, basato sulla versione che impiega testi e musiche in lingua Inglese.

a seguire

Esercizio d’ascolto
Idea e danza Valentino Porcu e Alessio Barbarossa
Musiche Artisti Vari
Compagnia Barbarossa Danza

Salvaguardare la natura significa entrare in una relazione autentica con essa, osservandola, lasciando che il sangue torni a danzare nelle vene seguendo il ritmo del suo pulsare: guizzo, profumo, pioggia di pollini, aria, battiti d’ala. Quando l’eco si sostituisce all’ego, ci rendiamo conto che la natura siamo noi, siete voi, sono loro. Siamo il tutto.
Rielaboriamo la nostra ricerca in natura in un ambiente teatrale: un allenamento dei sensi, un esercizio di radicamento e un richiamo all’istinto e alla conoscenza intuitiva. Una manifestazione esclusiva, unica, vissuta e disegnata in quell’istante che nasce attraverso l’interazione tra l’ambiente e la nostra presenza.
I Momenti: Risveglio della Natura, Incontro con l’Aria, Vento e Tempesta, Calma e Riflesso, Fusione con la Natura, Ritorno alla Terra.

Sabato 24 e domenica 25 maggio 2025 – ore 20:30
[rassegna a cura di Teatro della Limonaia ETS]

Resistere
Dedicato a Sesto Fiorentino
di Barbara Nativi
scene, costumi, luci e regia Dimitri Milopulos
cast da definire
una produzione didattico – spettacolare della Scuola di Teatro Intercity / Teatro della Limonaia ETS

Resistere. Parola più semplice, meno nobile di quella “resistenza” che ha una connotazione chiara sul piano storico e politico; parola che ricorre più spesso nel linguaggio quotidiano (resistere alla noia, alle malattie, ad una fatica). Resistere è sempre necessario, anche oggi.
Resistere è uno spettacolo sulla memoria. È nato nel 1995 ed ha dietro di sé decine di interviste a diretti testimoni degli avvenimenti. È nato dopo mesi di racconti di giovani attori che ripercorrevano i racconti fatti dai loro nonni, dai genitori: chi si era arrabbiato, chi si era commosso, chi sembrava ormai stanco, senza energie, chi si ostinava a negare tutto, anche la guerra.
Resistere non è uno spettacolo che documenta: la sequenza di scene non segue l’ordine cronologico dei fatti, ma l’accavallarsi delle emozioni e delle narrazioni dei singoli, che ci riportano quello che è rimasto più vivo nelle loro memorie, senza preoccuparsi di far concorrenza ai libri di storia.

Sabato 14 giugno 2025 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Dawn from deep night walk
di e con Massimiliano Barachini e Elena Giannotti
musica Spartaco Cortesi
luci Massimiliano Calvetti

Siamo due forse tre: il camminare senza sforzo
Predicare il sostenere il passo che scivola
Non porta che perdere quasi tutto il già fatto.
A ciascuno spetta di ritrovare l’altro, anche se spento
Pretendere di averlo ritrovato non può essere che alleggerito.

Mercoledì 18 giugno 2025 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

Grape Juice Dop
Evento speciale
con gli iscritti alla formazione DOP – Danza d’Origine Personale di Company Blu

Questo lavoro esplora i percorsi insoliti che i nostri movimenti interiori hanno da offrire e l’interesse del percorso desiderato da ogni persona coinvolta, creando una rete di potenzialità. Il movimento più minuto può creare il più grande effetto a catena e come raggiunge molti angoli nascosti.
Come possono i movimenti microcosmici evolversi in ampie linee di energia?

Da una prospettiva di accoglienza delle imperfezioni e dell’impermanenza, invito me stesso, le partecipanti DOP e gli spettatori a una danza di cambiamento e di mobilità profonda. Come possiamo creare mobilità tanto tra le parti del corpo quanto tra le idee e lasciare che l’attrito e la dissonanza prendano il loro posto all’interno della performance?

Sabato 21 giugno 2025 – ore 20:30
[programma DANZA a cura di Company Blu]

BAD – Being in the Act of Doing
coreografia e danza Paola Bianchi
suono Stefano Murgia
produzione PinDoc
coproduzione Masque Teatro | Crisalide Festival con il contributo di MiC e Regione Siciliana

Manifesto dell’essenza. Stati del corpo che si alternano. Stati del corpo che nascono per morire un istante dopo. Stati del corpo che persistono. Narrazione interna del corpo. Motivazione interna al corpo. Munita di auricolari mi lascio guidare dalla mia stessa voce registrata che in ogni istante mi costringe a modificare la postura con il tentativo di annullare la mia volontà. In un bosco, su un prato, sul greto di un fiume, in una piazza. BAD è aldilà del luogo. BAD non si adatta.

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