Il testo a favore della legalità promosso da Libera

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Libera di Sesto Fiorentino, l’associazione che s’impegna nella lotta contro le mafie, ha preparato un documento per i candidati sindaco alle elezioni amministrative di domenica 25 maggio. Il “manifesto” è stato presentato domenica 4 maggio nel giorno del conferimento della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Sesto a Silvia Ruotolo, vittima di mafia.

Ecco il testo completo:

Libera: associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è per statuto apartitica e aconfessionale. Proprio per questo motivo, invitiamo tutti i candidati, di ogni fazione e colore politico, ad impegnarsi per la promozione della legalità sul nostro territorio, collaborando con la cittadinanza e il tessuto associativo per costruire una città libera e liberata dalle infiltrazioni mafiose. L’amministrazione uscente ha iniziato un percorso positivo in tal senso, aderendo ad Avviso Pubblico e sottoscrivendo la Carta di Pisa. Come presidio di Libera chiediamo al futuro governo della città non solo di rinnovare gli impegni presi (auspichiamo il rinnovo del Piano di prevenzione della corruzione, in scadenza nel 2016), ma di fare ulteriori passi concreti nella direzione della lotta ai poteri mafiosi.
Come primo punto, ‘trasparenza’, l’associazione chiede ai candidati al Consiglio comunale e ai candidati sindaco ‘di pubblicare online il proprio curriculum vitae, che includa tutti gli incarichi ricoperti, siano essi politici o professionali. I candidati sono chiamati a pubblicare la propria storia giudiziaria, nel caso di procedimenti penali in corso o conclusi con una condanna (anche lieve), a pubblicare la propria situazione reddituale e patrimoniale e a dichiarare i potenziali conflitti d’interesse, facendo riferimento non solo a se stessi ma anche a congiunti e familiari’.
Come secondo punto, ‘lotta alla corruzione’, Libera chiede ‘ai candidati eletti di impegnarsi, a elaborare strumenti e strategie per aumentare e migliorare i controlli su appalti e subappalti comunali; chiediamo che vengano ridiscusse le norme per le gare d’appalto al massimo ribasso’ e che sia premiata nel punteggio l’assenza di condanne per reati legati alla sicurezza e al lavoro nero. Sesto Fiorentino e tutta la Toscana sono territori dove sempre di più le mafie investono e riciclano ingenti somme di denaro, proprio attraverso il canale degli appalti pubblici.
C’è poi l’educazione alla legalità come terzo punto: ‘chiediamo alla futura amministrazione di continuare ad impegnarsi sul fronte dell’educazione alla legalità per le nuove generazioni. Chiediamo ai politici della nostra città di incentivare i campi di lavoro sui beni confiscati ai mafiosi, promuovendo viaggi di istruzione nei luoghi e nelle realtà che testimoniano la lotta alle mafie, impegnandosi concretamente a favorire i gemellaggi tra istituti scolastici presenti nel territorio sestese e istituti scolastici di territori storicamente minacciati dalla presenza delle organizzazioni mafiose. Infine, chiediamo che venga incentivato il tesseramento delle scuole sestesi all’associazione ‘Libera: associazioni, nomi e numeri contro le mafie’, come atto di solidarietà e condivisione dei valori della legalità democratica e della giustizia”.

Foto: (wikipedia.org)

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