Torna in Tv la saga de I Medici. I racconti di TuttoSesto

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Firenze

Torna lunedì 2 dicembre la saga de I Medici, i signori di Firenze protagonisti della storia di Firenze e del Rinascimento. Da domani vi riproporremo alcuni articoli, a loro dedicati, che abbiamo pubblicato in occasione delle prime due serie.

Intanto vi proponiamo un passo di Firenze 365 di Daniele Niccoli sull’origine della famiglia:

Le prime notizie della famiglia Medici a Firenze risalgono al XII secolo, quando, insieme alla famiglia Sizi, si rese protagonista della costruzione di una torre nella zona del mercato Vecchio (l’odierna Piazza della Repubblica). Tradizione vuole che la famiglia fosse proveniente dal Mugello, ma non esistono prove a convalida del fatto. Certo è che in questa vallata possedevano terreni e ville come quelle di Cafaggiolo di Potrone e del Trebbio.

Secondo uno scritto del 1600 di Cosimo Baroncelli il capostipite della casata sarebbe un certo Averardo, un combattente molto impegnato nella liberazione del territorio fiorentino dagli invasori longobardi. Averardo avrebbe sconfitto un gigantesco soldato barbaro, chiamato Mugello, che terrorizzava la zona dell’Alta val di Sieve. Durante lo scontro, il gigante avrebbe conficcato le palle del flagello nello scudo dorato di Averardo: i segni rimasti impressi sull’arma del cavaliere avrebbero rappresentato da quel momento l’emblema araldico della famiglia.

Tutto molto bello. Peccato che l’autore del racconto fosse cameriere di Don Giovanni de’Medici e quindi largamente di parte e, magari, poco attendibile.

Qualunque fosse la loro origine e i Medici, intorno al 1300, avviarono un’attività commerciale e bancaria che li rese rapidamente ricchi.

Fu Giovanni di Bicci, tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento, a dare lustro ad uno dei rami della famiglia che così diventò una tra le più influenti della città. Giovanni, grazie ai rapporti con la Curia romana, diventò un banchiere ricchissimo e creò una rete di amicizie e parentele che tornarono molto utili al figlio Cosimo dopo la sua morte avvenuta nel 1429. 

Con Cosimo il Banco dei Medici divenne uno dei principali istituti d’Europa con filiali a Londra, Bruges, Barcellona, Valencia, Ginevra, Avignone, Roma, Venezia e Pisa.

 

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