Un anno dall’esplosione al deposito ENI: Calenzano ricorda le cinque vittime

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5 - Monumento caduti esplosione ENI
Foto: TuttoSesto

9 dicembre 2024-9 dicembre 2025: è passato un anno dall’esplosione al deposito di carburanti ENI in via Erbosa a Calenzano. Nella strage persero la vita Davide Baronti, Franco Cirelli, Carmelo Corso, Vincenzo Martinelli e Gerardo Pepe. I loro nomi sono scolpiti nel monumento realizzato a cura del Comune su proposta dell’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro di Firenze (ANMIL) e posizionato nell’area del Parco della Fogliaia, in via di Prato all’altezza di via Larga.

1 - Monumento caduti esplosione ENI
Foto: TuttoSesto

Alla cerimonia, a cui hanno partecipato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, la sindaca di Firenze, Sara Funaro, e il primo cittadino di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, vi erano anche le famiglie dei cinque lavoratori, ANMIL e le aziende che hanno contribuito alla realizzazione e all’installazione dell’opera: Calenzano Asfalti, Bt. Trasporti, Conticelli Marco, Co.Tra.S, Folignoli, Gavio, Mavet srl, R.A.T., Sbg Trasporti e Transadriatico.

Ringrazio ANMIL che fin dall’inizio è stata a fianco dell’amministrazione comunale con l’obiettivo di creare qualcosa che ogni anno ci consentisse di riflettere su questa tragedia sul lavoro” ha detto il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, prima di ricordare i nomi delle cinque vittime. Un elenco a cui è seguito un caloroso applauso da parte dei tanti cittadini presente all’evento.

3 - Monumento caduti esplosione ENI
Foto: TuttoSesto

Queste persone sono partite la mattina per andare al lavoro, ma purtroppo non sono mai tornate a casa. Questo a causa della mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro. Solo attraverso la formazione e l’informazione è possibile evitare infortuni del genere. I familiari delle cinque vittime devono ricostruirsi la vita e metabolizzare cos’è successo. Cos’ha fatto lo Stato? C’erano tutte le precauzioni per non far accadere ciò? Solo con la formazione e l’informazione non avremo più morti bianche“, ha aggiunto Graziella Nori, vice presidente nazionale ANMIL.

2 - Monumento caduti esplosione ENI
Foto: TuttoSesto

A pochi metri dal monumento sorge una panchina scoperchiata da Giuseppe Carovani, Eugenio Giani e Sara Funaro. “Ai caduti sul lavoro” c’è scritto sulla targa apposta in uno dei due angoli in alto.

Un’occasione di ricordo e riflessione a pochi giorni dalla notizia sul futuro del deposito ENI sito in via Erbosa a Calenzano. Al suo posto, infatti, sarà realizzata una grande centrale fotovoltaica da 20 Mwp corrispondente al consumo elettrico di circa 10mila famiglie.

STEFANO NICCOLI

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