Un sestese a Roma: il regalo del fotografo Alessandro Mayer a Papa Francesco

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Papa-Alessandro Mayer

Un sestese a Roma. Non è il titolo di un film o di un libro. Semplicemente è quanto accaduto mercoledì 19 ottobre quando Papa Francesco, nell’ambito dell’Udienza generale del Santo Padre in piazza San Pietro, ha ricevuto la delegazione toscana che da oltre quarant’anni aiuta il popolo Saharawi.

A rappresentare il Comune di Sesto Fiorentino c’era il fotografo Alessandro Mayer che ha donato al Papa il suo libro fotografico “I bambini sorridono al futuro” e due tele rappresentanti una la copertina dell’opera, l’altra il gruppo dei bambini con il palazzo comunale sullo sfondo.

I piccoli della Repubblica Saharawi sono stati ospiti per l’ultima volta della nostra città nel 2019. Gli scatti di Alessandro Mayer risalgono proprio a tre anni fa. Lo scorso luglio il palazzo comunale di Sesto Fiorentino ha ospitato la presentazione della sua pubblicazione.

Originario del deserto“: è questo il significato della parola Saharawi. Un popolo fiero, legittimo abitante del Sahara Occidentale, che il 27 febbraio 1976, nei pressi di Bir Lahlu, diede vita alla Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD). Una data segna l’inizio del rapporto con la comunità sestese: 2 settembre 1984. Quel giorno il Comune di Sesto Fiorentino, primo in Italia, siglò un patto d’amicizia con la RASD. A firmare lo storico gemellaggio fu il sindaco Elio Marini, l’indimenticabile “Cipollino”. Per i dettagli su questa lunga storia d’amicizia vi rimandiamo all’articolo pubblicato il 19 dicembre 2018.

Torniamo al libro donato da Alessandro Mayer al Santo Padre. Ci siamo messi in contatto proprio col fotografo sestese per farci raccontare com’è nato il progetto e l’esperienza romana.

Il progetto è nato nel 2019 dopo aver conosciuto i bambini Saharawi durante una cena alla Casa del Popolo di Colonnata. Volevo donare qualcosa e così chiesi a Sandro Volpe e a Fiorella Bendoni se potevo regalare loro una fotografia ritratto fatta nel mio studio. Il progetto, nato quasi per caso, è diventato col tempo sempre più importante. Il libro che ho donato al Papa è stato fatto da più mani. Io mi sono dedicato alla parte fotografica, le poesie sono di Alessandra Bruscagli, mentre le prefazioni sono a cura di firme autorevoli. Avevamo intenzione di divulgare l’opera il più possibile, per questo motivo abbiamo deciso di realizzare anche la versione inglese.

Sempre nel 2019, ad agosto, si è tenuta la cerimonia di consegna delle fotografie ai bambini Saharawi nella sala Pilade Biondi del palazzo comunale. E’ stato un evento bellissimo, la sala era tutta esaurita nonostante il caldo.

Nel settembre 2020, poi, il centro espositivo Antonio Berti di Sesto Fiorentino ha ospitato, per un’intera giornata, la mostra e uno spettacolo teatrale con gli attori sestesi Andrea Bruni e Alessandra De Rosa che hanno recitato le poesie. A seguire un balletto con Caterina Banchelli, anche lei di Sesto.

Questo progetto mi ha portato addirittura dal Papa, a testimonianza che, quando si opera bene e col cuore, vieni ripagato e le persone ti aiutano a portare a termine il lavoro. Non ci fermiamo qua, abbiamo contatti con Comuni e personaggi importanti. 

L’incontro col Papa? E’ stato emozionante stare accanto a lui, in piazza si respirava un clima di positività. Mentre guardava le foto era entusiasta. Il Santo Padre non è solo un capo di Stato, stiamo parlando di una persona di caratura mondiale. E’ stata una grande soddisfazione per me. Penso di aver svolto un buon lavoro, per me e per questo popolo martorizzato. Ho fotografato i bambini Saharawi come se fossero i nostri. Con questo progetto non chiediamo l’elemosina, ma mostriamo arte visiva e letteraria”.

STEFANO NICCOLI

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