Una start up dell’incubatore universitario nel progetto per lo sfruttamento geotermico dell’alga spirulina

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È la prima serra per la coltivazione di alga spirulina con il calore geotermico: si trova a Chiusdino, in provincia di Siena, a fianco di una delle piu’ moderne centrali geotermiche della Toscana, e sara’ inaugurata ufficialmente venerdi’ 13 ottobre, alle ore 12, alla presenza del presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, del
responsabile Geotermia Enel Green Power Massimo Montemaggi, del
presidente del Co.Svi.G. (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche)
Piero Ceccarelli, Mario Tredici del Dipartimento di scienze produzioni agroalimentari e dell’ambiente dell’Universita’ di Firenze, il responsabile settore energia Confindustria Toscana Sud Mario Bernardini, il sindaco di Chiusdino Luciana Bartaletti, gli altri sindaci dei Comuni geotermici, rappresentanti dell’Universita’ di Siena e autorita’ civili e militari.
 

L’attivita’ nasce dall’accordo firmato a gennaio tra Enel Green Power e Co.Svi.G. per l’attivita’ di sperimentazione sulla risorsa geotermica applicata alla coltivazione di alghe”: le due parti hanno stanziato 100mila euro a testa per la realizzazione dell’impianto pilota di Chiusdino, una piccola serra in cui viene coltivata alga spirulina utilizzando sia il calore geotermico che la CO2 carbon free, prodotta dal processo di produzione geotermico e sostitutiva di emissioni naturali, utile nel favorire l’attivita’ di coltura delle alghe.
A curare la sperimentazione, insieme a Enel Green Power e Co.Svi.G., sono il Dipartimento di scienze produzioni agroalimentari e dell’ambiente dell’Universita’ di Firenze, che attraverso una start up dell’Incubatore Universitario di Sesto Fiorentino curera’ lo sviluppo degli inoculi e la formazione del personale impiegato nell’impianto, e il CNR per quanto riguarda la parte di monitoraggio e la caratterizzazione delle colture. Il progetto ha l’obiettivo di dimostrare la possibilita’ di sviluppare colture ad alto valore commerciale, in adiacenza alle
centrali geotermoelettriche, aumentando le ricadute economiche e
occupazionali, connesse alla geotermia. 
 

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