Un’altra Sesto è possibile: “Successo per il dibattito su inceneritore e rifiuti zero. L’unione fa la forza”

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Mercoledì 22 marzo alla Casa del Popolo di Querceto si è tenuto un dibattito su inceneritore-rifiuti zero organizzato da Un’altra Sesto è Possibile. Di seguito il comunicato stampa dell’associazione:

 

 

Mercoledì 22 marzo 2017 alle h 21,00 presso la Casa del Popolo di Querceto, Via Napoli 79, Sesto Fiorentino, la nostra Associazione ha promosso un dibattito pubblico. Lo scopo, per fare il punto della situazione su Inceneritore/Rifiuti Zero con Lorenzo Falchi, Sindaco di Sesto Fiorentino, Rossano Ercolini, Rete Nazionale Rifiuti Zero, Claudio Tamburini, Coordinamento Comitati Piana, per capire cosa è stato fatto, cosa non è stato fatto, le evoluzioni a 8 mesi dall’insediamento della nuova Giunta e dalla firma per adesione al protocollo “Rifiuti Zero”.

Successo dell’iniziativa e sala affollata alla Casa del Popolo di Querceto.Tanti i contributi propositivi offerti al Sindaco da parte degli ospiti Rossano Ercolini e Claudio Tamburini, ma anche dai rappresentanti di altre forze politiche, di movimenti, associazioni e anche da semplici cittadini.

Dopo aver raccolto e indirizzato ben oltre 4000 firme di cittadini di Sesto e Comuni limitrofi nella lettera aperta “Noi non siamo cavie” ai Commissari Europei e Ministri della Salute e Ambiente, al Presidente della Regione Toscana, al Sindaco della Città Metropolitana Nardella, sono state consegnate ufficialmente, lettera e firme, anche al Sindaco di Sesto Fiorentino.

E’ un segnale positivo che l’incontro si sia protratto fino oltre la mezzanotte con la presenza di quasi tutta la platea.

Ci auguriamo quindi che questo rinnovato desiderio di coinvolgimento da parte dei cittadini di Sesto nella gestione del “bene comune”, sia colto come una grande opportunità dalle Istituzioni che governano attualmente il nostro Comune.

Nei prossimi mesi promuoveremo altri eventi. Ci auguriamo di vedere un ulteriore crescente interesse da parte di tutti i cittadini.

Non è banale ma: l’UNIONE FA LA FORZA“.

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