In piazza Dante a Campi Bisenzio ci sono un migliaio di persone nonostante il mal tempo e il giorno lavorativo. Tanta, d’altronde, è la voglia dei suoi sostenitori di stargli vicino e di ascoltare la sua arringa. Poco dopo le 14 Matteo Salvini esce dalla macchina a finestrini oscurati e sale sul palco per tirare la volata a Maria Serena Quercioli, candidata sindaco per il centrodestra, avversaria di Emiliano Fossi al ballottaggio di domenica 24 giugno.
“Sei un grande“, “Matteo, Matteo!”, “Matteo santo subito“, “Sei il numero uno“, “Capitano“: il comizio del segretario della Lega e ministro dell’interno è accompagnato da cori da stadio.
“Non sono un grande. Sono una persona perfettamente normale e l’Italia ha bisogno di persone normali che fanno cose normali, non di eroi. Quelli del Pd dicono che non abbiamo fatto niente, ma loro hanno dormito per dieci anni.
Speriamo che anche a Campi Bisenzio arrivi il cambiamento, lo chiedo col cuore. Apriamo le finestre, abbiamo bisogno di aria pulita. Se l’ospite puzza dopo tre giorni, figuriamoci il sindaco dopo trent’anni, con un principio comune: quel poco che c’è nelle casse dei Comuni, deve andare prima ai cittadini italiani, non è egoismo, ma buon senso. L’unica forma di razzismo è quello della sinistra contro gli italiani. Scegliete il sindaco giusto a Campi, è arrivato il momento di cambiare la storia della vostra comunità. Domenica lasciate a casa i poltronari. Scegliete il coraggio e il cambiamento. Contate su di me, io conto su di voi, non mollo di un millimetro, avete la mia parola. Viva Campi!”.
STEFANO NICCOLI
Salvini a Campi
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Salvini a Campi parte seconda
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