150 anni di Biblioteca Circolante di Sesto: incontro Raina Kabaivanska

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Facciata della Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino
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Sarà l’incontro con il soprano Raina Kabaivanska che si terrà sabato 16 febbraio alle 16,30 in biblioteca ad inaugurare il ciclo di iniziative organizzate dalla Società per la Biblioteca Circolante in occasione del 150esimo anniversario della nascita. “Vissi d’arte, vissi d’amore” è il titolo dell’appuntamento, a ingresso libero, condotto da Giovanni Vitali, responsabile della promozione culturale del Maggio Musicale Fiorentino. Seguirà un concerto con gli allievi.

Tra gli altri appuntamenti promossi dalla Società per la Biblioteca Circolante per festeggiare l’importante traguardo ci saranno gli spettacoli “Storia di una biblioteca”, in programma il 2 marzo alle ore 21 in Sala Meucci e realizzato dall’Associazione Metropolis, e “Bredulo ovvero il Che Guevara delle colline” di e con Silvia Frasson che andrà in scena sabato 4 maggio alle ore 21.

Dal 3 marzo, inoltre, il logo della Società per la Biblioteca Circolante sarà proiettato per un mese sulla facciata della Biblioteca Ernesto Ragionieri.

La Biblioteca Circolante è stata fondata nel 1869 da un gruppo di cittadini sestesi animati da un forte spirito sociale, da quella che allora appariva, senza timore di esagerare, una vera e propria missione – spiega la presidente dell’associazione Monica EschiniNon esistevano biblioteche pubbliche, al tempo. Poteva leggere chi aveva la possibilità di comprare i libri o chi poteva accedere alle biblioteche di studio o universitarie. La lettura aveva una forte connotazione di classe, non era un ‘diritto’ ma, in larga misura, un privilegio che non tutti potevano permettersi.

Fu proprio in questo contesto – prosegue – che, in quegli anni, le esperienze delle Biblioteche Circolanti iniziarono a fiorire un po’ ovunque, animate dall’attività generosa di soli volontari; in Toscana, a Prato, nel 1861, fu fondata la prima. La Biblioteca Circolante di Sesto Fiorentino, come le sue “sorelle”, nacque animata dalla volontà di rendere possibile, a quei ceti popolari che ne erano esclusi nell’Italia liberale da poco unita, l’accesso ai libri e alla cultura. L’intuizione, rivoluzionaria al tempo, sulla scorta di altre esperienze europee e statunitensi, fu quella di far ‘circolare’ i libri, immetterli in un circuito di prestito diffuso, a cui, per la prima volta, potevano accedere gli operai, le donne, a prescindere da ogni distinzione di ceto.

Le Biblioteche Circolanti e popolari, proprio per questa loro attività, furono oggetto non di rado di tentativi, anche molto violenti, di censura – spiega ancora – Uno in particolare, ricostruito e drammatizzato dagli amici di Metropolis nel pezzo teatrale di ‘Storia di una biblioteca’, che è stato realizzato appositamente per festeggiare il nostro compleanno, avvenne sullo scorcio del 1938 e fu una vera e propria operazione censoria orchestrata dai rappresentanti locali del regime fascista per mettere la museruola ad una voce libera e sottrarle la sua indipendenza. La Biblioteca Circolante sopravvisse al fascismo e nel dopoguerra continuò ad espandere e rafforzare la propria azione, in sempre più stretta sintonia con il Comune di Sesto Fiorentino. Alla metà degli anni Settanta, quando iniziarono a fiorire le Biblioteche pubbliche, eredi dirette della storia delle Biblioteche Circolanti, la nostra Biblioteca non cessò la propria attività e, sulla base di un accordo molto innovativo, mise a disposizione di tutti i cittadini il proprio ingente patrimonio librario e documentario, nonché l’attività preziosa di tutti i suoi volontari che oggi, come nell’anno della fondazione, consentono all’associazione di svolgere la propria attività nel medesimo spirito che animò i fondatori.

A nostra conoscenza – aggiunge Eschinila Biblioteca Circolante di Sesto Fiorentino è l’unica oggi attiva in Italia. Ha attraversato la storia d’Italia, le sue evoluzioni, spesso drammatiche; oggi la pubblica lettura è una conquista che nessuno penserebbe di mettere in discussione. Quando buona parte dell’informazione e della conoscenza viaggia in rete e attraverso i social network, adesso che la sede dell’associazione è stata trasferita da qualche anno nella bellissima Biblioteca di Doccia, credo sia giusto rivolgere un pensiero grato a quanti, centocinquanta anni fa, lottarono con convinzione perché leggere e conoscere fosse un diritto di tutti, e per tutti strumento di emancipazione e di libertà”.

 

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