25 settembre 1881 – Arriva il tramway

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Sesto com'era

Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino, i giorni della nostra storia

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

Sesto giorno per giorno

25 settembre 1881 – Arriva il tramway

Negli ultimi trent’anni dell’Ottocento tutte le più importanti città europee si dotarono di un nuovo mezzo di trasporto: il tram. A Firenze la prima proposta in tal senso fu di Leopoldo Ovary che nel 1868 progettò il collegamento Cascine-Porta La Croce. L’anno dopo arrivò anche la prima idea di collegamento Firenze-Sesto, ma la sua realizzazione avvenne solo nel 1881 grazie alla Sociètè Anonyme des Tramways de Florence che la inaugurò il 25 settembre.

Così ricorda l’evento Enrico Giusti nei sui Lunari:

 

Oggi ha cominciato a correre a cavalli il tramvvai da Firenze a Sesto

 

Si trattava di un tram trainato da una coppia di cavalli con il vetturino che sedeva a cassetta Il capolinea di Firenze era in via de’Pecori; quello di Sesto in via Vittorio Emanuele II all’altezza di via de’ Cancelli. Con il passare degli anni e l’adeguamento della viabilità il capolinea sestese fu spostato prima in piazza Ginori e poi sempre sulla Strada, in prossimità dell’osteria Trinci e del bar di Butimba, dove fu realizzato anche il baratto.

La prima corsa da Firenze era alle 7 del mattino. I sestesi, che a Firenze magari ci andavano per lavorare e non per diletto, potevano partire anche alle 6. Le partenze da Firenze erano previste ogni mezz’ora per ciascun senso di marcia. Il prezzo del biglietto dipendeva dalla classe. La più economica, costava 30 centesimi nei giorni feriali e 35 in quelli festivi. Ogni carrozza disponeva di 24 posti ma quasi sempre veniva tollerato un numero più alto di persone.

Nel 1881 il tram per Sesto avrebbe dovuto passare alla trazione a vapore, ma gli abitanti di Rifredi e Castello si opposero all’innovazione: troppo rumore e troppo fumo. I cavalli dovettero sgobbare fino al 1898 quando la linea fu elettrificata. Nel 1907 alla linea per Sesto fu affidato il numero 18, che fu cambiato con il 28 nel 1946. L’elettrificazione della linea tranviaria aumentò il numero delle corse da e per Firenze, ma determinò anche la crisi della società degli omnibus che fu liquidata dal Comune il 27 dicembre 1912. I tempi de La diligenza di Sesto descritti dal pittore macchiaiolo Giovanni Fattori erano definitivamente finiti.

Diventato elemento indispensabile per la quotidianità di molti cittadini il tramway, o meglio, il pedaggio del tramway, divenne motivo di proteste ogni qualvolta veniva deciso un aumento delle tariffe. Neanche il fascismo riuscì a soffocarle del tutto. Lo conferma un articolo del Corriere della Sera del 14 maggio 1925 che comunque per sminuire l’accaduto e, si potrebbe dire, per non disturbare il manovratore, parla di chiassose proteste operaie:

 

In questi giorni la società tramviaria belga ha aumentato le tariffe dando origine ad un’agitazione che stamane ha provocato alcuni clamorosi incidenti nei paesi della periferia. A Sesto Fiorentino davanti al deposito dei trams, nelle prime ore del mattino si è radunata una discreta folla di operai i quali hanno impedito l’uscita delle vetture. Sono intervenuti i carabinieri i quali hanno cercato di indurre i dimostranti alla calma… Soltanto alle 9 dopo lunghe trattative coi dimostranti è stata possibile l’uscita dal deposito delle vetture tramviarie, con conseguente ripresa del servizio

 

Numerosi sono stati gli incidenti. Qualcuno anche grave. Di uno di questi riporta notizia il Corriere della sera del 19 gennaio 1939:

 

Una gravissima sciagura è avvenuta stasera in via Panzani: Un giovane ufficiale, il capomanipolo A. F. di 29 anni, volendo prendere in corsa il tranvai della linea 18 diretto a Sesto Fiorentino, si aggrappava alla maniglia della motrice ma scivolava andando a cadere sotto il rimorchio. Le ruote lo hanno nettamente decapitato

 

Il tram tra Sesto e Firenze compì la sua ultima corsa alle 10,30 del 12 giugno 1952. Fu sostituito da quattro autobus Lancia Esatau V10. Il capolinea fu spostato in piazza Vittorio Veneto davanti alla vecchia Casa del Popolo. Si chiudeva un’epoca.

Daniele Niccoli

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