Adriano Chini alla resa dei conti con Emiliano Fossi. Conti, si badi bene, intesi nel senso letterale del termine. E’ un duro attacco quello che l’ex sindaco di Campi Bisenzio – candidato per FareCittà, Sinistra Italiana e Sì Parco-No aeroporto, No inceneritore – rivolge all’attuale primo cittadino sulla situazione economica-finanziaria del Comune campigiano.
“Un amministratore deve sforzarsi di informare la gente correttamente. Inutile fare un bilancio partecipato se i presupposti non sono reali, senza considerare che per me il bilancio partecipato a Campi è una barzelletta perché lo si fa su 200-300mila euro”, dice Adriano Chini -. Il sindaco ha raccontato la sua verità che non è quella che corrisponde agli atti ufficiali del Comune, soprattutto per quanto riguarda le questioni economiche-finanziarie ereditate dal 2013. Io gli avrei lasciato sette milioni di debiti, poi saliti a dieci e infine a dodici. Il sindaco non ha mai accettato un confronto su questo tema“.
L’Imperatore pretende chiarezza. Non a caso rivolge ad Emiliano Fossi dieci domande – che vi riportiamo qui sotto – sul rendiconto economico del Comune lasciato da Chini all’attuale sindaco.
“Lascio un avanzo di amministrazione certificato dal Ministero degli Interni, quattro piani attuativi approvati di circa 4 milioni di euro e interventi andati a buon fine fra Mef, Asmana e Poliarma – aggiunge Chini -. Con me il Comune ha realizzato la palestra della scuola media Matteucci e la passerella a San Donnino sul Fosso Macinante. Inoltre lascio in eredità vari accordi: quello con Arcus di 600mila euro, quello per la realizzazione, a carico di privati, della circonvallazione di Capalle, quello con la Regione Toscana per il finanziamento totale, esclusi gli espropri, della circonvallazione ovest e quello con “I Gigli” per la costruzione di un parcheggio pubblico. Infine lasciai due milioni, anch’essi spesi, al Consorzio di bonifica per un primo intervento sul torrente Marina“.
Chini è stato rimproverato dai suoi avversari politici anche per la situazione debitoria del Comune riguardo i mutui. L’ex primo cittadino fa chiarezza anche su questo punto: “Faccio riferimento ad alcuni documenti del 2004, 2005, 2006 e 2007. All’epoca ero consigliere regionale. In giunta c’erano Fossi, Salvi, Saccardi, Monni e Nucciotti era consigliere comunale. Loro, in due anni e mezzo, hanno assunto 28 milioni di mutui per opere e bilancio corrente. 28 milioni di mutui in poco più di due anni mi sembrano eccessivi. Uno che consapevolmente dà notizie false, non ha la dignità di fare il sindaco di una città di 50mila abitante, ma nemmeno di una di 20mila. Su questo punto sono disponibile a confrontarmi con tutti. Su questa vicenda ci gioca anche il centrodestra“.
Secondo Chini, Fossi ha fatto poco per Campi negli ultimi cinque anni: “Nei prossimi giorni chiederò al sindaco com’è cambiata la città dal 2013 ad oggi. Ad eccezione della palestra della scuola Matteucci e del parcheggio in piazza Gramsci non vedo altre opere pubbliche. Campi è in picchiata sul piano del prestigio e autorevolezza.
Il primo atto della giunta è stato quello di annullare la gara d’appalto, già finanziata, per fornire le lavagne Lim alle classi delle scuole medie ed elementari.
La giunta ha chiuso il liceo Agnoletti, nel 2012 coloro che avevano un reddito di quindicimila euro non pagavano l’addizionale Iperf, poi l’amministrazione ha deciso di farla pagare con un’aliquota alta ed è più che dimezzato il contributo affitto, da 525mila euro nel 2012 a circa 200mila euro. Nel frattempo si fa impiantare una struttura di trattamento liquami nella zona produttiva di via Allende“.
Adriano Chini consegnerà alla cittadinanza i documenti economici nel corso di un’assemblea pubblica in programma la prossima settimana (data e luogo ancora da definire).
STEFANO NICCOLI