CMP di viale Togliatti, interrogazione parlamentare di tre ex-grillini

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Gli ex grillini Bencini, Romani e Mastrangeli hanno presentato un’interrogazione parlamentare al Ministri del lavoro e delle politiche sociali (Giuliano Poletti) e al Ministro dello Sviluppo economico (Federica Guidi) relativa al CMP di Sesto Fiorentino

Questo il testo integrale:

Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico- Premesso che:

Poste Italiane è la più grande infrastruttura di servizi in Italia, impiega 135.000 addetti ed ha segnato, nella relazione semestrale presentata il 31 luglio 2015 un utile netto di 435 milioni di euro. Attualmente fornisce servizi logistico-postali, di risparmio e pagamento, assicurativi e di comunicazione digitale a oltre 32 milioni di clienti.

Il centro meccanizzazione postale (CMP) di Sesto Fiorentino occupa attualmente circa 650 persone alle quali si aggiunge un cospicuomindotto occupazionale per un totale di oltre 850 lavoratori impiegati, direttamente o indirettamente, e che lo rendono il più grosso sito industriale postale della Toscana

considerato che:

il piano industriale del nuovo Amministratore delegato Caio, presentato il 24 giugno 2015, prevede una riduzione del numero dei CMP presenti in Italia e, conseguentemente, il declassamento del CMP di Sesto Fiorentino che verrebbe così trasformato in semplice centro prioritario.

A detta dei sindacati, mancherebbe nel piano industriale una concreta prospettiva di rilancio per il CMP di Sesto Fiorentino che, destinato ad occuparsi solo della corrispondenza di tipo 1, in uno scenario economico caratterizzato dal continuo calo dei volumi, finirebbe per avere un futuro quanto mai incerto con la messa a rischio dei posti di lavoro;

Il recente invio di lettere di licenziamento e la sospensione dal servizio di alcuni dipendenti, applicati ai CMP, che hanno in comune una situazione di idoneità parziale alle mansioni certificata dal medico competente, è interpretato da alcune organizzazioni sindacali come un effetto del piano d’impresa e la dimostrazione delle intenzioni dell’azienda di disfarsi degli occupati, non investendo nel cambio di destinazione d’uso del CMP.

I lavoratori rivendicano invece per il CMP di Sesto Fiorentino un cambio di destinazione d’uso che dia una risposta al crescente fabbisogno di un polo logistico nell’area e che, utilizzando le infrastrutture della piana industriale di Firenze, colga l’opportunità di sviluppo di servizi delle tante realtà produttive, in una posizione strategica per la vicinanza con infrastrutture importanti,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione;

quali azioni di loro competenza intendano promuovere affinché sia garantito il futuro produttivo del CMP di Sesto Fiorentino e tutelati i posti di lavoro

 

 

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