I residenti del centro di Sesto sul piede di guerra. E spunta l’ipotesi di un comitato

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La pazienza è finita. Nella stanza volano parole grosse. I residenti nella zona sosta controllata (Zcs) si sono ritrovati nella serata di martedì 4 dicembre al Circolo 8 Marzo in viale Ariosto per dire no al nuovo piano della sosta approvato dalla giunta comunale nel marzo scorso. I provvedimenti dovrebbero scattare a gennaio.

Il nodo della discordia è il pagamento di un abbonamento di 180 euro l’anno (15 euro mensili) per i proprietari della seconda vettura, gratuita fino ad oggi.

Se andremo avanti di questo passo, ci toglieranno tutti i nostri diritti“: questo, in sostanza, il concetto espresso dai residenti, imbufaliti con l’amministrazione comunale, in particolare con l’assessore alla mobilità e alla viabilità Diana Kapo.

Gli abitanti del centro hanno deciso di passare dalle parole ai fatti, sottoscrivendo una petizione da presentare al più presto al sindaco Lorenzo Falchi. La raccolta firme potrebbe, però, non essere l’unica azione. I residenti nella zona sosta controllata, riuniti in un gruppo Facebook composto da più di 360 membri, potrebbero costituirsi in un comitato con uno statuto e un presidente. Non solo perché, durante un intervento, un cittadino ha proposto di scrivere “Sindaco vergogna” su uno striscione.

Erika Berrino

Dobbiamo protestare, non dobbiamo farci comandare, abbiamo il diritto ad avere gratis la seconda macchina. Perché dobbiamo pagare 180 euro? I nostri vicini di strada questo diritto ce l’hanno gratuitamente – accusa Erika Berrino, fondatrice del gruppo Facebook “Permesso di Parcheggio per i Residenti del Centro di Sesto” -. Il sindaco deve capire le nostre esigenze. Mi sono confrontata con un legale per sapere cosa fare. Abbiamo ricevuto solo una lettera da Consiag che annunciava le modifiche alla sosta. Ci possiamo appellare al fatto che non ci è stato notificato niente, ma il ricorso costa troppo e la vittoria non è sicura. Spero che l’amministrazione veda come i cittadini si sono organizzati in forma spontanea. A Soffiano i residenti hanno il permesso addirittura per cinque macchine e pagano trenta euro per quattro anni. Noi non siamo cittadini di serie B. Abbiamo anche scritto una lettera ai commercianti chiedendo loro di firmare la nostra petizione”. 

STEFANO NICCOLI

 

 

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