Lodovini (ex Sestese) a TS: “Bello il record d’imbattibilità nel 1987-88”

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In questi giorni si fa un gran parlare del record d’imbattibilità di Gianluigi Buffon. Il portiere della Juventus ha tenuto la porta inviolata per 973 minuti, battendo così Sebastiano Rossi, 929 minuti senza subire reti nella stagione 1993-94 col Milan.

A livello dilettantistico a detenere il primato d’imbattibilità è Andrea Lodovini. Classe 1965, originario di Subbiano, l’ex portiere non prese gol per ben 2.243 minuti nel 1987-88 ai tempi della Sestese. Tuttosesto.net l’ha intervistato in esclusiva.

Ho un sacco di ricordi belli, fu un’annata bellissima. Questo record ci diede una grande notorietà. Purtroppo perdemmo il campionato perché la squadra badava più a difendere che a vincere. In generale, però, eravamo un bel gruppo con una società ottima. Il record iniziò alla quarta giornata contro il Soci e si interruppe alla ventinovesima contro il Cavriglia. Mi ricordo che la notorietà aveva assunto livelli eccezionali, era molto più alta rispetto a quella che mi meritavo. Il portiere era il simbolo del primato, ma il merito era della squadra“.

Al di là del record come descriveresti la tua esperienza alla Sestese? Hai qualche aneddoto?
Ho un bellissimo ricordo della Sestese. La stagione dopo il record vincemmo la Coppa Italia. Poi, purtroppo, dovetti abbandonare per motivi lavorativi. Furono due anni bellissimi in una società ben organizzata e che aspirava a grandi traguardi. Aneddoti? Mi ricordo che in trasferta, per quanto riguarda il record, erano più le offese pesanti che le belle parole nei miei confronti. Non ho mai capito il motivo, forse perché non rimanevo simpatico, ma sono cose che ci stanno, fanno parte del gioco“.

A livello professionistico, la scorsa settimana Gianluigi Buffon ha superato il record di imbattibilità che apparteneva a Sebastiano Rossi.
Si parla di tutt’altro livello. Faccio i complimenti ad un grande campione. Si merita questa gioia. E’ una delle tante soddisfazioni che si è tolto in carriera. Buffon è il migliore“.

Segui ancora la Sestese?
Sì, sempre. Leggo i risultati e ogni tanto mi sento con il mio amico Pippo (il presidente Filippo Giusti, ndr). Sono tornato a Sesto qualche volta, ma mai per vedere una partita. Sono tornato da avversario quando vestivo la maglia del Subbiano. In quell’occasione fui anche premiato dalla Sestese. Ho sempre mantenuto un bel rapporto con la società. Inoltre sono tornato per il ventesimo anniversario della vittoria della Coppa Italia“.

Come giudichi la Sestese di adesso?
Non sono in grado di giudicare bene, leggo solo i risultati sui giornali. Mi sembra una società che investe molto sui giovani. Con questo tipo di politica non tutti gli anni si raggiungono i risultati sportivi, ma di sicuro si raggiungono a livello economico a lungo termine. Ai miei tempi la situazione era un po’ diversa perché la società era in mano a grossi imprenditori che puntavano a ottenere fin da subito risultati sportivi importanti, acquistando anche giocatori famosi. La filosofia mi sembra cambiata, ma in questo Filippo Giusti è un maestro. Mi dispiace che la Sestese non sia da tempo in Serie D, ma può capitare con la politica dei giovani“.

Cosa fa oggi Andrea Lodovini a livello calcistico?
Avevo smesso col calcio da tre anni, ma a novembre ho ricominciato diventando allenatore del Pratovecchio in Promozione. I risultati per ora sono ottimi, mi sto divertendo. Siamo in una situazione abbastanza sicura per quanto riguarda la salvezza, quasi al limite della zona play off. Quando arrivai, la squadra era penultima, quindi i risultati sono stati ottimi fin qui“.

In evidenza: la Sestese nella stagione 1987-88.

In piedi, da sinistra: Delli Santi, Silvestri, Pelagatti, Poggesi (allentore), Lodovini, Masi, Guidotti, Renzi, Novell.
Accosciati, da sinistra: Pratesi, Dreoni, Menchetti, Marconi, Sartini, Orsi, Pozzi.

STEFANO NICCOLI

 

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