D’Elia (M5S): “Nuova chiesa di Calenzano, solidarietà a Don Paolo Cioni”

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di Americo D’Elia, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Calenzano.

E’ da mesi ormai che stiamo assistendo sulle due maggiori pagine locali del social Facebook a commenti ad offese gratuite in merito alla realizzazione della nuova chiesa di Calenzano che negli ultimi giorni si sono trasformate ad offese pesanti anche alla persona del nostro parroco Don Paolo Cioni.
Offese gravissime lette in commenti beceri e privi di ogni fondamento.
In tale progetto come avrebbe dovuto fare il Sindaco da tempo ribadisco che IL COMUNE NON HA SBORSATO UN EURO anzi, ha guadagnato come in una qualsiasi costruzione privata.
Privata infatti ,perché di questo si tratta , una struttura ed un progetto che ha pagato regolarmente gli oneri previsti secondo legge per le costruzioni religiose alle casse comunali .
Una costruzione pagata interamente dalla Chiesa con i fondi dell’8 x 100 e delle donazioni dei fedeli .
La scarsa informazione e la mancanza di risposta dell’amministrazione sempre pronta ad intervenire su altri temi all’interno dei social , che doveva difendere quella maggioranza di cittadini che sono fieri di questo progetto che va negli interessi della Comunità , sta alzando il livello becero di quel gruppo di persone che senza vergogna apostrofano non solo la struttura in se’ ma sfociando in attacchi alla religione cattolica e alla stesso parroco con frasi che dovrebbero essere perseguite dalla legge .
Spero che l’Arma locale abbia acquisito tali affermazioni ed insinuazioni talvolta pesanti , in quanto in questi giorni si è passati dalle offese alla struttura che può piacere o no, a frasi come quelle che citano le crociate o addirittura a quelle di chi spera che vanga un prete per bene in quanto accanto ci sono giardini pubblici frequentati dei bambini alludendo a fatti di cronaca vergognosi, Non si può più tollerare una cosa del genere e l’amministrazione ha il dovere di informare la cittadinanza e di segnalare alle autorità tali soggetti.
A Don Paolo Cioni con cui ho avuto modo di parlare dell’accaduto va la mia solidarietà e il mio grazie personale per questa grande Opera che sta regalando al Paese che sono sicuro accoglierà con amore tutti.

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