Parrini gela i ribelli dem: “Siete il caos”

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Cari ex consiglieri, la vostra ricostruzione è inaccettabile: il pluralismo senza senso di responsabilità non è democrazia ma caos anarchico“. Il segretario toscano del Pd Dario Parrini risponde così ai cosiddetti otto “ribelli” dem firmatari della mozione di sfiducia nei confronti dell’ormai ex sindaco di Sesto Sara Biagiotti e autori, ieri (lunedì 7 settembre, ndr), di un articolo pubblicato su la Repubblica (LEGGI QUI).

Domani (mercoledì 9 settembre, ndr) si terrà il faccia a faccia tra la commissione di garanzia del Pd e i “dissidenti”. Nei giorni successivi sarà comunicata la decisione finale. Che, con buona probabilità, rischia di essere quella dell’espulsione dal partito.

Io non devo scrivere sentenze, non spetta a me. Gli organi di garanzia hanno la loro autonomia e va rigorosamente rispettata. Ma qualche puntino sulle ‘i’ lo voglio mettere — ha detto Parrini a la Repubblica —. L’unica sconfitta che finora tutto il Pd ha subìto è il commissariamento del Comune. E si fatica ad accettare lezioni di metodo da chi ha di fatto commissariato il proprio Comune. Garantire l’unità è un dovere ma garantire l’unità non può mai voler dire giustificare l’irresponsabilità”. L’obiettivo è “ricostruire il Pd. Ci sarà posto per tutti quelli che vogliono dare una mano e un contributo di passione politica e di idee. È il tempo di ricostruire. E non si costruisce niente se non si parte dalla consapevolezza che la lotta politica interna non può in nessun caso assumere forme autodistruttive. Dire vogliamo bene al Pd, come fanno gli 8 firmatari della sfiducia, e poi fargli del male colpendo il sindaco della città vuol dire che si è incoerenti o confusi o entrambe le cose. Certo non è un atto d’amore“.

A rincarare la dose dal palco della Festa de l’Unità di Firenze ci ha pensato Enrico Rossi. L’espulsione è l’unica via possibile, secondo il presidente della Regione Toscana. “È quello che mi sentirei di dire di fronte a chi ha mandato a casa Sara Biagiotti dopo appena pochi mesi“, ha detto il governatore.

STEFANO NICCOLI

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