Sacconi (SI) a TS: “Abbiamo numeri per vincere e non intendiamo rinunciare a questa opportunità”

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Sono settimane calde a Sesto Fiorentino da un punto di vista politico, con le elezioni comunali di giugno sempre più dietro l’angolo. Negli scorsi mesi è nata Sinistra Italiana, il cui candidato sindaco è Lorenzo Falchi, appoggiato anche dall’associazione Per Sesto. Tuttosesto.net ha intervistato Antonio Sacconi, ex Pd, ora membro di SI:

Iniziamo da Sinistra Italiana. A che punto siamo con la costituzione di questo nuovo soggetto politico a Sesto?
“Si avverte grande interesse fra la gente con cui parliamo perché Sesto, contrariamente alla sua tradizione, è rimasta orfana di un soggetto politico capace di interpretare le istanze della sinistra. Al contempo questo fervore è frenato dalla paura di vedere tradite le proprie aspettative, troppo recente la bruciante delusione per la svolta a destra del Pd, anche a livello locale, e il trasformismo di liste civiche e partiti che annusano il vento prima di ogni elezione, indifferenti a qualsiasi principio di coerenza. Comunque molte sono le persone che si sono avvicinate e anche le richieste di adesione stanno aumentando, i presupposti sono buoni e il nostro orizzonte temporale per tracciare un primo consuntivo sarà il congresso costitutivo di dicembre”.

SI, formalmente, è solo un gruppo parlamentare, eppure, in attesa della trasformazione in partito, avete deciso di partecipare alle elezioni comunali qui come a Roma. Senza una linea nazionale condivisa, non può essere un rischio
“No, la linea nazionale è quella tracciata dalle battaglie di questi due anni in Parlamento e nel Paese, un orizzonte di valori e di scelte condiviso all’atto pratico. Manca senz’altro un momento di elaborazione che inizierà con il congresso. A livello locale contano i programmi e su questi riteniamo di avere idee chiare e persone capaci di attuarli. Ci proponiamo con la presunzione di poter governare bene questa città e, lasciatemelo dire, non è patrimonio di tutti come è stato dimostrato dalla disastrosa esperienza dell’ultimo sindaco”.

A Sesto tutti si aspettavamo un’unità di intenti tra le forze alla sinistra del Pd e invece vi presenterete divisi. Cos’è successo?
“Anche noi ci aspettavamo un’unica coalizione di sinistra e per questo ci siamo messi da subito a disposizione in maniera seria e attenta alle questioni, avanzando una proposta su cinque punti programmatici condivisi. Eravamo e siamo ancora disponibili a sottoscrivere pubblicamente un patto di lealtà fra forze politiche e con i cittadini su questi punti programmatici. Abbiamo indicato un nome, Lorenzo Falchi, e il metodo delle primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco, pensando che un confronto trasparente di legittimazione con i cittadini e i militanti fosse in questo particolare contesto il migliore. A un certo punto abbiamo trovato solo porte chiuse e nessuna proposta alternativa seria, ne prendiamo atto con la massima serenità.
Il nostro avversario comune rimane il Pd per le sue politiche nazionali e locali e su questo punto la convergenza con Quercioli e la coalizione che lo appoggia troverà comunque il suo compimento, che sia ora o che sia al secondo turno elettorale, al ballottaggio, perché una cosa è certa: abbiamo numeri per vincere e non intendiamo rinunciare a questa opportunità”.    

Il mancato accordo indebolisce le forze che si oppongono, per esempio all’inceneritore e all’aeroporto. Come lo spiegherete ai cittadini che volevano un impegno preciso su questi temi?
“Ripeto, siamo disponibili a sottoscrivere pubblicamente un patto di lealtà fra forze politiche e con i cittadini su questi punti. Il nostro impegno sta nel programma e nei fatti: non dimentichiamo che su aeroporto e inceneritore alcuni ex consiglieri passati a SI hanno votato la sfiducia alla sindaca. C’è chi sbandiera il no a queste opere come uno slogan, per noi, invece, il no a queste infrastrutture è una scelta consapevole da attuare con tutti gli strumenti politici e amministrativi possibili”.

Lorenzo Falchi sarà il vostro candidato sindaco. In molti si aspettavano nomi diversi. Quali sono le ragioni della scelta?
“Veniamo da un’esperienza di governo di questa città fallita miseramente perché è stata caratterizzata da ambiguità e bugie, ad esempio sui temi di aeroporto, inceneritore e bilancio, unite ad arroganza e incapacità nei rapporti con la città, con i consiglieri comunali e più in generale con tutta la cosiddetta macchina comunale. Avendo a mente ciò abbiamo ricercato una candidatura che avesse quelle qualità necessarie a guidare la complessa realtà di Sesto Fiorentino all’interno dell’Area Metropolitana: il nome di Lorenzo Falchi è venuto naturale per molti di noi ed ha ottenuto la fiducia di SI e PerSesto.

Molti cittadini sestesi dell’area progressista non riescono, da tempo, a trovare una loro “casa”. Cosa offre Sinistra Italiana  a questi nostri concittadini? Perché dovrebbero votarvi?
“L’idea di uguaglianza e quella di pensiero critico sono state cancellate dal lessico della rottamazione. Si sono tolti diritti e dignità sociale ai cittadini, ai lavoratori a favore di poteri economici dominanti giustificandolo con l’assunto che eravamo tutti vissuti al di sopra dei propri mezzi ed utilizzando efficacemente i media per la diffusione del ‘pensiero unico’. Tagli alla sanità, alle pensioni, all’istruzione e peggioramento delle condizioni di lavoro sono stati fatti passare per ineludibili mettendo in contrapposizione i diritti dei padri con il destino dei figli. Anche le imposizioni sulle infrastrutture locali come ad esempio l’aeroporto sono asservite a questi poteri economici dominanti. Sinistra Italiana vuole ribaltare questa prospettiva, per rimettere al centro lavoro, diritti, persone. E’ un compito difficile, ma abbiamo chiaro da che parte stare”.

STEFANO NICCOLI

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